Act 27

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Vago per i corridoi, non riuscendo a stare ferma.

Per quanto terribile sia il La Junta General Hospital, una minuscola parte di me si rilassa un poco.

A differenza del resto del nostro viaggio attraverso il paese, questo è un territorio conosciuto.
Un posto dove so navigare.
E forse sono contenta di avere di nuovo un tetto sulla testa.

?:"Ti piace camminare?"
Domanda un infermiera dal sorriso amichevole, quando passo per la ventesima volta davanti alla loro postazione.

Sorrido anche io.

"Mi dispiace. Sto solo sgranchendo le gambe"

?:"Non ti preoccupare, fa' pure. Un po' di esercizio fisico fa bene"

Non avrebbe fatto male neanche a lei, un po' di esercizio fisico, ma è troppo impegnata a giocare a Freecell sul computer.

Torno da Salvatore, per vedere se sta bene.
Appena mi vede, mi sorride.

Mi accarezza una guancia, e traccia una sottile linea sotto un occhio, dove probabilmente c'è un solco scuro.

Sal:"Dovresti riposarti, non sembri stare bene"

Sospiro, e prendo la sua mano.

"Sto bene, davvero"

Salvatore scuote la testa.

Sal:"Non mentire, Axi"

Rimango a osservare i suoi occhi attenti che scrutano il mio viso.

Poi si scosta un po', con molta fatica.
Provo a fermarlo, ma me lo impedisce.
Non voglio che si sforzi per me.

Sal:"Su, vieni"

Prendo un respiro e mi stendo accanto a lui.
Per il poco spazio, sono costretta ad appoggiare la testa sulla sua spalla.

Sal:"Sta tranquilla, andrà tutto bene"
Sussurra, coccolandomi tra le sue braccia.

Le palpebre pesanti si abbassano, e mi addormento tra le sue braccia, tra le sue carezza, con il calore del suo corpo che mi scalda.

Lo so, è stra corto, sorry :(

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Con te sarà per sempre||Salvatore Cinquegrana (surry)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora