Act 32

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Sal:"Il Blue Streak, il Mean Streak e il Millennium Force"
Elenca.
Sal:"Voglio andare su tutti quanti. Tu verrai solo sul Mean Streak, Axi"

Appena oltre i cancelli di Cedar Point, la capitale mondiale delle montagne russe, che si trova a Sandusky, Ohio; io che me la faccio sotto sull'altalena e Salvatore pronto ad affrontare tutto.

"Ho come la sensazione che per me sia più adatta la Junior Gemini"

Lui sbuffa.

Sal:"Axi, ultimamente hai fatto cose molto più spaventose di un giro sulle montagne russe"
Mi punta un dito addosso, mimando una pistola.

"Non me lo ricordare"

Sal:"Allora? Andiamo?"
E mi porge il braccio.

Come posso dirgli di no?
Il mio socio di malefatte, il mio cuore.

Sembra in perfetta saluta.
Lo è davvero?
Non lo so, ma in questo momento voglio solo godermela.

La prima coda dura quasi un'ora.
Siamo circondati da genitori stanchi di correre dietro ai loro figli, da adolescenti dal muso lungo, e da abbronzati anziani, pronti a rischiare un infarto.

Salvatore mi vede tormentare nervosamente l'orlo della maglia.

Sal:"Vedrai che sarà fantastico. Ti piacerà un sacco"

Mi accarezza i capelli, poi le sue dita scendono fino al collo e lo massaggiano dolcemente, in modo rassicurante.

Per poco non gemo di piacere.

"Sarà come dici tu..."

Tutto a un tratto non penso più alle montagne russe, ma alle sue mani.

"Non smettere, ti prego"

Lui ride e comincia a massaggiarmi le spalle, il suo corpo lungo e caldo contro la mia schiena.

Sal:"La tostissima Axi si sta trasformando in un mucchietto tremolante e remissivo, o sbaglio?"

"La tostissima Axi è sempre qui"

Mi abbraccia da dietro e mi attira a sé.

Sal:"Forse non dovremmo farci prendere la mano così"
Sussurra al mio orecchio.

Sospiro.
"Già"

Mi lascia un bacio sul collo.

Sal:"Ma adesso non hai più paura, vero?"

Sussurra lasciando un altro bacio.

"Credo di no"
Rispondo, posando le mie mani sulle sue.

Ovviamente, appena saliamo sull'ultimo vagone del Millennium Force il cuore comincia a martellarmi forte.
Quando cominciamo lentamente a salire, su queste rotaie incredibilmente lisce, gli afferro la mano.
Davanti a noi stanno già strillando.
Le mie nocche intorno alle dita di Salvatore diventano bianche.

Sal:"Ci siamo"

Quando il vagoncino sembra non poter salire più in alto di così, ci fermiamo per un secondo poi precipitiamo.
Giùgiùgiùgiùgiù.

Urlo così forte di quanto avrei mai creduto possibile, e Salvatore accanto a me emette un selvaggio grido di gioia.
Non smetto di urlare nemmeno per un secondo, mentre voliamo e ci avvitiamo in alto sul parco.
E Salvatore ride e ride, lasciando che le mie unghie gli disegnano tante mezzelune nella carne.

Quando finalmente rallentiamo alla fine della corsa e ci fermiamo sotto il tendone, mi volto verso di lui con un enorme sorriso.

"Wow"
Dichiaro.
"Lo voglio fare ancora"

Lui mi guarda trionfante.

Sal:"Sapevo che ti sarebbe piaciuto. Ti conosco meglio di quanto ti conosci tu"

Poi mi tende la mano.

Sal:"Mi puoi aiutare, per favore?"

Mi chino e afferro la sua mano.
Sento tutto il peso del suo palmo nel mio.

Sal:"Grazie"
Mi dice.

Mi allontana i capelli dalla fronte e vi appoggia le labbra, morbide e dolci.

Tenendoci mollemente per mano usciamo nel piazzale, delimitato da aiuole, percorso da un fiume di gente e reso fragrante dagli odori delle fritture.

"Prendiamoci dello zucchero filante"
Propongo.

Sal:"E due bibite da centi litri l'una"
Aggiunge.

"E dei nachos e delle stringhe di liquirizia"
Grido, mettendomi a saltellare.

Salvatore ride e si lascia trascinare appeso alla mia mano.

Sal:"Mi sa che le montagne russe hanno allentato qualche vite. Non è he ti va anche del cavolo riccio?"

"Quello domani! Oggi ci comporteremo come normalissimi teenager!"

Come se non ci sia niente a rendere diversi me e Salvatore: nessuna malattia, nessun crimine, niente.

Sal:"Ti ho già detto che ti amo?"
Domanda, raggiungendomi.

"Sì, ma dimmelo ancora"
Rispondo, fermandomi per stringermi a lui.

Sal:"Ti amo"
"Anch'io ti amo"

E ci baciamo in mezzo alla strada, con fiume di gente che ci gira attorno e i vagoncini delle montagne russe che volteggiano sulle nostre teste.

Troppa dolcezza?

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Con te sarà per sempre||Salvatore Cinquegrana (surry)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora