(parte 29)

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Era strano come il tempo passasse così lentamente quando lui non c’era, e così velocemente quando invece era qui con me. I giorni passavano, e l’aria natalizia si faceva sempre più vicina.
«Allora, a che ora vengo da te?» chiese Zayn, tutto esaltato.
«Devi per forza tornare a casa adesso?» sbuffai.
«Sì» annuì, «devo fare una cosa»
«Ok» sospirai, «ma è solo un pranzo, Zayn..»
«Conoscerò la mamma della mia ragazza» insistette, «è importante»
Sorrisi, «va bene, allora ci vediamo tra poco»
Mi stampò un bacio e poi entrò in macchina. Mi guardai intorno e vidi Niall nel cortile; eravamo appena usciti da scuola, e onestamente adesso non avevo molta voglia di parlare con lui.

«Sei agitata?» chiese mia madre, quando tornai a casa.
«Io?» sussultai, «no, per niente»
Sorrise. E infatti aveva ragione, ero un po’ agitata perché non sapevo come Zayn si sarebbe comportato. Non mi vergognavo affatto di lui, volevo soltanto che mia mamma riuscisse a capire che persona meravigliosa fosse. Suonò il campanello e mi precipitai ad aprire.
Quando aprii la porta sbarrai gli occhi nel vedere Zayn con una camicia e tenere in mano un mazzo di fiori.
«Che stai facendo?» esclamai.
«Non ti piaccio?» sbuffò.
«Tu con una camicia?» scoppiai a ridere.
«L’ho fatto per te piccola, apprezzalo» borbottò, entrando in casa.
Sorrisi guardandolo, «e questi fiori?» chiesi.
«Eh no, questi sono per la mamma» replicò, porgendoli a mia madre.
Sbarrai gli occhi nuovamente, e arrossii. Era stato dolcissimo.
«Oh grazie, che bel gesto» rispose lei, mettendoli in un recipiente.
Presi un attimo Zayn da parte, «grazie» dissi.
«Per cosa?» chiese.
«Per questo» sorrisi, «non pensavo l’avessi preso così seriamente»
«Prendo seriamente qualsiasi cosa riguarda te» sussurrò.
Stavo letteralmente per sciogliermi, ma fortunatamente mia madre ci chiamò a tavola.
Era strano starmene lì seduta con loro due, e Zayn fu meraviglioso. Parlammo di tutto e di più, mia madre ci fece una specie di interrogatorio, dal come ci fossimo conosciuti, fino a parlare della famiglia di Zayn. Ma tutto sommato mi divertii, Zayn fece lo spiritoso come al solito e sembrava che a mia madre piacesse.

«Sei stato bene?» chiesi a Zayn, più tardi in camera mia.
«Benissimo» rispose, stiracchiandosi sul mio letto.
Sorrisi, «mia madre non è il massimo della simpatia, lo so, ma..»
«Non è vero, è stata gentilissima» mi interruppe, «ed è anche una bella donna»
Alzai un sopracciglio, «Zayn!» esclamai.
Scoppiò a ridere, «era un innocuo complimento» brontolò.
Lo guardai strano e misi le braccia conserte.
«Davvero, scherzavo» sorrise, «ho perso interesse nelle donne adulte tempo fa»
Lo guardai con aria interrogativa di nuovo, «e questo cosa dovrebbe significare?»
«Niente, niente» ridacchiò.
«Avevi interesse per le donne adulte, per caso?» feci una smorfia.
«Sono stato con una più grande, niente di che» alzò le spalle.
Rimasi in silenzio per un po’, «ok, adesso mi sento una perfetta estranea»
«Che vuoi dire?» sospirò.
«Che non so poi così tanto del tuo passato» replicai, «voglio sapere delle tue storie passate» dissi di colpo.
«Jess..» sbuffò.
«Hai iniziato tu con questo argomento, quindi adesso voglio sapere» insistetti.
«Cosa dovrei dirti?» chiese.
Mi avvicinai e mi sedetti sul letto affianco a lui, «con quante ragazze sei stato?»
Scoppiò a ridere.
«Ho il diritto di saperlo, no?» alzai gli occhi al cielo.
«Lo stesso vale per me allora» fece un sorrisetto soddisfatto.
«Certo» risposi, «ma tocca prima a te»
Sbuffò, «non mi va molto di parlarne, sinceramente»
«A me sì, però» insistetti.
«Che importanza ha?» borbottò, «siamo io e te adesso, è questo quello che conta» continuò, posando la sua mano sopra la mia.
«Ti prego» sussurrai, «è importante per me»
«Ma non ti è mai importato delle mie ex prima d’ora» ribatté.
«Adesso mi importa, ok?» sbottai.
Sospirò, «ho avuto giusto un paio di ragazze» 
«Per un paio intendi due» feci una pausa, «o venti?»
Scoppiò a ridere, «sei fantastica, giuro»
«Sto parlando seriamente» feci una smorfia.
«Ok» borbottò, «sono stato con diverse ragazze, ma ho avuto solo una storia seria»
«Mh, e poi com’è finita?» chiesi.
«Jess, non mi va di parlarne» adesso il suo tono di voce si fece più cupo.
«Va bene, lasciamo stare che è meglio» mi alzai dal letto e iniziai a camminare su e giù per la mia stanza.
«Eh no, adesso tocca a te» ridacchiò.
Mi voltai verso di lui, «cosa vuoi sapere?»
«Quello che mi hai chiesto tu» replicò.
«Ho avuto solo un ragazzo, prima di te» risposi.
«Me lo vuoi dire cos’è successo o preferisci..» fece, ma lo interruppi.
«Mi ha lasciata» dissi, di colpo, «così, di punto in bianco..»
Si alzò dal letto e mi venne incontro, «senza motivo?» chiese.
Annuii silenziosamente, abbassando lo sguardo.
«Semplicemente si era stancato di me» alzai le spalle.
Zayn prese la mia mano e mi strinse tra le sue braccia. Feci un lungo sospiro e lo abbracciai forte, posando la testa sulla sua spalla.
«Devo dirti una cosa..» mormorò, d’un tratto.
Mi staccai leggermente da lui, «che succede?» balbettai.
Rimase in silenzio per un po’, «devo ripartire»
Sentii come un tonfo nello stomaco. Non volevo credere alle mie orecchie.
«Cosa? Quando?» chiesi.
«Prima di Natale..» rispose, riafferrando la mia mano.
«Ma sei tornato soltanto una settimana fa!» ribattei.
«Lo so, lo so..» mormorò.
Non dissi nulla per un po’, «dovrò finire di nuovo in ospedale per farti tornare?»
«Non dirlo neanche per scherzo» mi rimproverò.
Sospirai. Non so se ce l’avrei fatta a stare lontana da lui, di nuovo.

Non possiamo stare lontani.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora