(parte 20)

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Sabato pomeriggio, intorno alle quattro, arrivammo tutti e tre allo stadio; io, Zayn e Safaa. Ero un po' ansiosa, come al solito, ma forse non né avevo davvero motivo stavolta.

«Vado a cambiarmi allora» disse Zayn, dopo che io e la piccola ci fossimo sedute sulle gradinate. La partita sarebbe iniziata tra mezzora, eppure lo stadio si era già riempito.

«A meno che..» accennò un sorrisetto, «tu non vuoi venire con me»

Scoppiai a ridere, «ne ho abbastanza degli spogliatoi maschili, grazie»

Ricambiò la risata, mi stampò un veloce bacio sulle labbra, scompigliò i capelli di Safaa, e poi si diresse verso lo spogliatoio. Ci sarebbe stato anche Niall, era questo ciò che mi rendeva ansiosa.

«Allora, sei contenta di stare qui?» chiesi a Safaa.

«Per niente» sbuffò.

«Cosa? Perché?» chiesi.

«Non mi piace il calcio» abbassò lo sguardo.

Sorrisi, «neanche a me, però lo faccio per tuo fratello»

«Lui non si merita una ragazza dolce come te» disse d'un tratto.

«Perché dici così?» la guardai.

Alzò lo sguardo verso di me, «perché lui non è dolce»

«Qualche volta sì» sorrisi.

«Con me no» fece una smorfia.

«Però ti vuole tanto bene, lo sai vero?» 

«Se lo dici tu..» alzò le spalle.

Stavo per risponderle, quando venni interrotta dalla visuale di Niall che arrivava ed entrava nello spogliatoio.

«Niall!» lo chiamai, d'istinto.

Si voltò, ma non capì chi l'aveva chiamato.

«Torno subito» dissi a Safaa, «non muoverti»

E detto questo scesi dalle gradinate dello stadio e corsi da Niall.

«Ehi!» lo chiamai, di nuovo.

«Oh» sussurrò, «ciao»

«Sei pronto per la partita?» chiesi.

«Prontissimo» disse, mostrando un sorrisetto soddisfatto.

«Bene» alzai le spalle.

«Sei qui da sola?» chiese, guardandosi intorno.

«Con la sorellina di Zayn» risposi.

«Capisco» il suo sguardo si fece serio.

«Beh» feci una pausa, «volevo solo dirti buona fortuna»

«Grazie» rispose, «ci vediamo» ed entrò nello spogliatoio.

Rimasi lì immobile per un po', sopraffatta dai vari pensieri. La nostra era una situazione così strana. Insomma, volevo bene a Niall ma sentivo che non eravamo né amici né altro.

«Era lui? Il ragazzo biondo sulla foto nel tuo telefono?» chiese, quando tornai a sedermi affianco a lei.

Annuii.

«Anche lui gioca a calcio? Con Zayn?» chiese.

«Giocherà contro Zayn» risposi, temendo una sua brutta reazione.

«Tifo per lui allora» disse di colpo, «come si chiama?»

Scoppiai a ridere, «tu dovresti tifare per tuo fratello»

«Lui mi tratta male ed è cattivo» borbottò, «invece quel biondino è carino»

Risi di nuovo, era davvero una bambina buffa, «si chiama Niall, e poi te lo presenterò, promesso»

«Evvai!» esclamò.

Scoppiai a ridere ancora, finché non sentimmo l'arbitro fischiare in mezzo al campo. La partita era ufficialmente iniziata. Vidi da lontano entrare in campo Zayn e la sua squadra, e dall'altro lato Niall e la sua.

Zayn era bellissimo in uniforme sportiva, più del solito, se fosse possibile. La prima mezzora della partita fu una noia totale, non ci fu nessuna azione particolarmente importante e Niall e Zayn per di più si evitavano. L'arbitro suonò la fine del primo tempo, e io e Safaa scendemmo dalle gradinate per andare a salutare Zayn durante la pausa.

«Sta andando di merda» borbottò Zayn.

«Non è vero» gli risposi, passandogli una bottiglietta d'acqua.

«Vi state annoiando?» chiese, guardando prima Safaa poi me.

«No» scossi la testa, «stai tranquillo, ok? pensa a divertirti»

Stava per rispondermi, ma in quel momento passò Niall.

«Ora capisci perché non mi diverto?» fece Zayn.

«Che ti importa di lui?» feci una smorfia, «noi siamo qui per te»

«Io no» sbuffò Safaa.

«E per chi staresti tu?» Zayn alzò un sopracciglio.

«Niall è più bello di te!» esclamò la piccola.

«Cosa hai detto?» borbottò Zayn.

«Safaa, tesoro, vai a sederti, sta per riniziare la partita» intervenni, «io arrivo subito»

Safaa sbuffò e tornò sulle gradinate.

«Da quando parla di Niall?» sospirò Zayn.

«Da quando lo ha visto qui» risposi.

«Ce l'ha con me, vero?» chiese.

«Un po'» risposi, «dice che la tratti male»

«Non sono bravo con i bambini» abbassò lo sguardo.

Sorrisi, «devi solo essere più gentile, lei ti vuole bene»

E in quel momento l'arbitro suonò l'inizio del secondo tempo.

«Devo andare..» sussurrò.

Presi il suo viso tra le mani e gli stampai un lungo bacio.

«Vai, e divertiti» sorrisi.

Ricambiò il sorriso, e tornò in campo.

Lo vidi divertirsi molto di più stavolta, finché Niall non fece goal. La sua espressione cambiò radicalmente, e lui l'aveva presa come una sfida tra lui e Niall, non più come una partita di calcio. Voleva dimostrare di essere migliore di lui, forse per me, non so. Mi distrassi un attimo per parlare con Safaa, e quando mi voltai vidi Niall a terra con Zayn affianco e l'arbitro che correva verso di loro.

«Che è successo?» mi chiese Safaa.

«Spero non quello che penso» sospirai.

E invece sì, Zayn aveva fatto un fallo a Niall, che era caduto e adesso era stato ammonito. Niall si rialzò zoppicante ed andò incontro a Zayn come se volesse picchiarlo ma fortunatamente l'arbitro riuscì a dividerli.

Dio, ero stufa di questa situazione.

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