Quel pomeriggio uscii a fare una passeggiata. Sembrava strano, ma amavo uscire da sola. Indossavo la solita sciarpona che mi teneva al caldo, infilavo un paio di cuffiette e passeggiavo nel silenzio. Mi aiutava a riflettere.
Da un lato ero felice, perchè Zayn era stato sincero con me, mi aveva rivelato una parte importante del suo passato, ma dall'altro lato mi sentivo come se avessipaura per lui.
Sentivo che c'era qualcosa che lo preoccupava, e che non mi avesse detto.
Ero seduta su degli scalini, quando sentii dei passi dietro di me. Niall si sedette accanto a me.
«Te ne vai sempre in giro tutta sola?» chiese.
Mi tolsi le cuffiette dalle orecchie, e mi voltai verso di lui.
«Potrei dire lo stesso di te» alzai un sopracciglio.
Sorrise, «stavo tornando a casa»
«Mh, ok» risposi, afferrando il cellulare dalla tasca.
«Posso?» chiese, facendo segno di prenderlo.
Non feci neppure in tempo a dire di no, che me lo prese.
Niall lo accese e apparve lo sfondo del telefono.
La foto che mi ero fatta con Zayn qualche giorno prima.
Lui che mi dava un bacio sulla guancia, ed io che ridevo.
«Ok, forse è meglio se lo riprendo» sospirai, prendendo il mio cellulare dalle sue mani.
«Bella foto» sussurrò.
«Smettila» feci una smorfia.
«Sono serio» disse, «il tuo sorriso è bellissimo»
Arrossii lievemente, «smettila di nuovo»
«Va bene» borbottò, alzandosi dagli scalini su cui eravamo seduti.
«Aspetta» dissi, alzandomi anch'io.
Niall mi guardò, in attesa che facessi qualcosa.
«Mh» feci una pausa, «sarà meglio che torni a casa, inizio a sentire freddo» simulai un brivido.
«Sì, vado anch'io» rispose, freddo.
Abbassai lo sguardo, lo salutai con la mano e mi incamminai verso casa. Il cielo era scuro, sembrava stesse per piovere, e le vie della città erano quasi deserte.
Stavo camminando spensierata quando ad un tratto vidi un ragazzo incappucciato dall'altro lato della strada. Sgranai gli occhi. Non era un ragazzo qualsiasi, era Zayn.
Attraversai la strada e gli andai incontro.
«Zayn?» esclamai.
«Oh» Zayn mi guardò sorpreso, poi si guardò intorno.
«Che ci fai qui?» chiesi.
«Sto andando in palestra» fece un sorrisetto, mostrando il borsone che aveva in mano, «tu che fai? esci da sola?»
Alzai le spalle, «sì, ogni tanto lo faccio»
«Vieni con me?» chiese.
«Che vengo a fare in una palestra maschile?» ridacchiai.
«Ti siedi e guardi il tuo ragazzo che si allena» sorrise, prendendomi per mano.
«E' assurdo, ma non riesco a dirti di no» sbuffai.
Sorrise tutto fiero di sé, e mi portò dentro.
«Adesso dovrei andare a cambiarmi..» disse.
«Va bene, ti aspetto dillà» risposi.
«E se invece» fece una pausa, avvicinandomisi, «vieni con me?»
Scoppiai a ridere, «non ci vengo nello spogliatoio dei maschi, Zayn!»
«Dai, non ti dice niente nessuno» fece una faccia da cucciolo innocente. Era irresistibilmente bello, dio.
«Queste facce non attaccano con me» mentii, mettendomi a braccia conserte.
Zayn mi si avvicinò ancora di più, continuando a fare una faccia dolce e offesa allo stesso tempo.
«La smetti?» sospirai.
«Solo se vieni con me» insistette.
«Ma che diranno gli altri?»
«Diremo che sei la mia sorellina» ridacchiò.
«Bene, allora non puoi starmi così vicino» dissi soddisfatta, indietreggiando.
«Va bene, allora..» si guardò intorno, «mi accompagni nello spogliatoio, sorellina?» fece con una vocina assurda.
Scoppiai a ridere, «va bene, fratellino» risposi.
Non sapevo neanche cosa stessimo facendo, ma quando ero con lui non mi importava di nient'altro. Non mi importava di quello che potesse pensare la gente, di quello che potessero dire, lui mi faceva ridere e con lui, sì, ero me stessa.
Entrammo nello spogliatoio ed ero circondata da ragazzi mezzi nudi. Dio, cosa stavo facendo? Mi coprì gli occhi e afferrai Zayn per il braccio, «non ce la posso fare, io esco» dissi.
«Tranquilla» ridacchiò, «vieni, andiamo qui» mi prese per mano ed entrammo in una specie di cabina. Ce ne erano tante, ed erano quelle per chi volesse cambiarsi in privato.
Era abbastanza stretta, c'era una panchina, dove Zayn poggiò il borsone e iniziò ad aprirlo.
«Spiegami cosa sono venuta a fare» sbuffai.
«Dai, ogni tanto qualche pazzia non fa male» borbottò, togliendosi la maglia. Non potei fare a meno di guardarlo, ed era sempre così bello.
«Ti muovi? Fa caldo qui dentro» sbuffai.
«Se rimanessimo qui dentro per un po'?» accennò un sorrisetto, avvicinandomisi.
«Direi che non sarebbe affatto una buona idea» scossi la testa.
«Io dico di sì» mi si avvicinò sempre di più, e poggiò i pugni contro il muro, impedendomi di muovermi. Posò le sue labbra sulle mie, per poi scendere dolcemente fino al collo.
Posai le braccia intorno al suo collo, per poi accarezzargli la sua schiena nuda e ripresi a baciarlo. Sentii mille farfalle svolazzarmi nello stomaco, cosa che accadeva ogni volta che c'era un contatto tra noi. Lui mi faceva sempre quest'effetto.
Gli schiamazzi dei ragazzi che provenivano dallo spogliatoio mi riportarono alla realtà. Mi staccai da Zayn, «vestiti» dissi.
Sbuffò, si tolse i pantaloni per poi infilarsi dei pantaloncini e una canottiera che evidenziavano ancora di più il suo fisico e i tatuaggi.
«Te l'ho mai detto che sei bellissimo?» chiesi.
Zayn stava per aprire la porta della cabina dove eravamo, ma si fermò. Si voltò e mi sorrise, «mh, direi di no»
«Beh» feci una pausa, «però l'ho sempre pensato»
«Quella bellissima sei tu, amore» rispose.
Arrossii, lo presi per mano ed uscimmo velocemente da lì.
Il resto del pomeriggio fu abbastanza noioso, Zayn si allenava ed io ero seduta su una sedia, tra gli schiamazzi della gente; fortunatamente non ero l'unica ragazza nella stanza. Ad un tratto una bambina mi venne incontro, «tu sei amica di quel ragazzo?» indicò Zayn.
Aggrottai la fronte, «sì, perchè?» risposi, sorridendo.
«Io sono sua sorella!» esclamò.
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Non possiamo stare lontani.
FanficSi parla di due normalissimi ragazzi, lei Anna e lui Zayn. Due ragazzi apparentemente normali.. con un passato diverso, famiglie poco amate e altre messe al primo posto.. ma tutto cambia fino a quando..