La mattina seguente schiusi leggermente gli occhi, ancora assonnata, e mi ritrovai tra le braccia di Zayn. Sorrisi e silenziosamente mi spostai, cercando di non svegliarlo, per vedere l’ora. Era quasi mezzogiorno, avevamo dormito tantissimo. Mi alzai in punta di piedi ma feci scricchiolare il pavimento.
Vidi Zayn muoversi e improvvisamente aprì gli occhi.
«Ops» mormorai, portandomi una mano tra i capelli.
Accennò un sorrisetto, «buongiorno» sussurrò con voce roca.
«Buongiorno» risposi, tornando a sedermi accanto a lui.
«Dove credevi di andare?» mi guardò con sguardo colpevole.
«Non ti volevo svegliare» alzai le spalle, «dormivi come un angioletto»
Sorrise di nuovo e mi stampò un bacio sulla fronte, «che ore sono?» chiese poi.
«E’ mezzogiorno» risposi.
«Merda» disse, alzandosi di colpo dal letto.
«Che succede?» chiesi, confusa.
«Avevo delle cose da fare stamattina» borbottò.
«Cioè?» chiesi.
«Poi ti dico» farfugliò, prendendo una maglia dalla sedia per infilarsela, «ma ti prometto che oggi pomeriggio usciamo un po’ e ti faccio vedere la città»
«Zayn..» lo fermai, andandogli vicino.
«Che c’è?»
«Sei pieno di graffi dietro la schiena» mi coprii gli occhi dalla vergogna.
Zayn scoppiò a ridere, si tolse di nuovo la maglia e si guardò allo specchio.
«E’ merito tuo» ridacchiò, tutto fiero di sé.
«Ti fa male?» chiesi, imbarazzata.
Sorrise, «no, non me ne ero neanche accorto»
Mi mordicchiai il labbro, «beh, ora che tu esci io cosa farò?»
«Quello che vuoi» alzò le spalle, «fa come se fossi a casa tua»
«Ok..» sospirai.
«Ci vediamo tra poco» disse in fretta, mi stampò un veloce bacio sulle labbra e uscì dalla camera.
Mi sistemai un po’ i capelli, mi vestii velocemente ed uscii anche io, trovando Waliyha in cucina.
«Ehi, buongiorno» disse.
«Buongiorno» esclamai.
«Dormito bene?» chiese, venendomi incontro.
«Benissimo» risposi, «era da secoli che non dormivo così tanto»
Sorrise, «Zayn ti avrà contagiata»
«Probabile» ridacchiai.
«Jess!» una vocina squittante mi fece voltare di colpo.
«Ehi piccola» sorrisi, abbracciando Safaa che mi era letteralmente corsa contro.
«Resti con me oggi pomeriggio?» supplicò.
«Certo, umh..» mi portai una mano sulla bocca e chiusi un attimo gli occhi.
«Che succede, Jess?» chiese Waliyha, venendomi incontro.
Non risposi, e mi aggrappai al tavolo, per non cadere.
«Stai bene?» chiese Safaa.
«Sì, credo» mi sedetti su una sedia, «credo di aver avuto un giramento di testa»
«Sei pallida, in effetti» aggiunse lei, toccandomi la fronte.
«Sto bene, non preoccuparti» sussurrai.
«Devi misurarti la febbre» consigliò Safaa.
Sorrisi, «non ce n’è bisogno, tranquilla»
«Sembrava che stessi per svenire» aggiunse Waliyha, preoccupata.
«Ma no» alzai le spalle, «ora mi riposo un po’»
«Brava» rispose lei.
La porta di casa si aprì e vidi Zayn rientrare, avvolto da una tremenda puzza di fumo.
«Dovresti smettere, seriamente» sbuffò Waliyha.
«Ma che è successo qui?» disse Zayn, guardandomi sdraiata sul divano, mentre Safaa mi faceva aria e Waliyha mi stendeva le gambe.
«Jess si è sentita male» squittì Safaa.
Le lanciai un’occhiataccia, «non è vero, sto bene»
«Che vuol dire che ti sei sentita male?» borbottò Zayn, sedendosi accanto a me.
«Mi girava la testa, tutto qui» sospirai.
«E adesso come stai?» mi chiese ancora.
Sorrisi, «sto bene, davvero, non dovete preoccuparvi»
«Secondo me sei incinta» ridacchiò Safaa.
Silenzio di tomba, e Zayn la fulminò con lo sguardo.
«Sta’ zitta» le disse.
Mi alzai dal divano, «davvero ragazze, sto bene adesso»
«Ok» rispose Wali non del tutto convinta, «io adesso dovrei uscire, gli zii non ci sono e neanche Doniya.. perciò potreste restare voi con Safaa fino a stasera?»
«No» sbuffò Zayn, «noi dobbiamo uscire»
«Non importa» gli dissi, «lo faremo un’altra volta, staremo noi con Safaa»
«Ma che cazzo» borbottò lui.
Sospirai, «tranquilla, va’ pure» dissi a Waliyha.
«Sei un angelo» sorrise, prima di salutarci e sgattaiolare fuori casa.
«Allora? Giocate con me?» esclamò Safaa, entusiasta.
«Certo» risposi.
«Non ho tempo per fare il baby sitter» sospirò di nuovo Zayn.
«Dai..» gli presi la mano, «domani usciremo, promesso»
Si inumidì le labbra e si sedette insieme a noi.
«Vado a chiamare mia madre, torno subito» gli dissi, per poi alzarmi e correre in camera.
Quando tornai vidi Zayn e Safaa chiacchierare, e sorrisi nel vederli.
Mi nascosi dietro la porta per sentire cosa stessero dicendo, ero curiosa.
«Sei cattivo e antipatico» brontolò poi lei.
«Ok» la ignorò Zayn, con le braccia dietro la nuca.
«Come fa Jess ad essere innamorata di uno come te?» lo provocò Safaa.
«Chiedilo a lei» Zayn alzò le spalle.
«Tu e lei vi sposerete prima o poi vero?» chiese. Rabbrividii nel sentirle fare questa domanda.
«Ma no, non lo so, che razza di domande sono?» sbuffò lui.
«Rispondimi! E avrete tanti figli? Io voglio essere zia un giorno» continuava Safaa, con gli occhi sognanti.
«Non succederà, va bene?» sbottò lui. Sentii una parte del mio cuore frantumarsi in mille pezzetti.
Senza rendermene conto, una lacrima mi rigò il viso e me la asciugai immediatamente.
«Jess!» esclamò Safaa, vedendomi dietro la colonna.
Finsi un sorriso e andai a sedermi con loro.
«Ehi» mi fece Zayn, «allora, come sta tua madre?»
«Bene» risposi, «ti saluta»
Rimase in silenzio per un po’ a guardarmi, «va tutto bene? è successo qualcosa?»
«No, niente» scossi la testa.
«Hai gli occhi lucidi..» disse, portando una mano sul mio viso.
«Mi è entrato qualcosa nell’occhio» mentii, «sto bene»
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Non possiamo stare lontani.
FanfictionSi parla di due normalissimi ragazzi, lei Anna e lui Zayn. Due ragazzi apparentemente normali.. con un passato diverso, famiglie poco amate e altre messe al primo posto.. ma tutto cambia fino a quando..