(parte 88)

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La cena terminò dopo circa un'ora, erano tutti stanchi quindi ne approfittarono per andare a dormire presto. Zayn restò a chiacchierare con suo cugino, così non persi l'occasione di confidare segretamente a Waliyha quello che era successo poco prima.

«Ashley se ne va?» ripeté incredula, «santo cielo, le mie preghiere sono state ascoltate!»

Trattenni una risatina, «sul serio, sono rimasta piacevolmente sorpresa anch'io»

«E allora cos'è che ti turba?» ribatté, mentre chiudeva la porta della sua stanza per evitare fuga di notizie.

«Perché pensi che ci sia qualcosa che mi turba?» mi mordicchiai il labbro, rendendomi conto di non riuscire a mascherare il mio stato d'animo.

«L'ho capito dal primo momento in cui hai iniziato a raccontarmi» sospirò, «sputa il rospo»

«Ho il presentimento che a Zayn dispiaccia che lei parta» alzai le spalle, «ne sembrava quasi triste»

«A me non è sembrato triste nel resto della serata» ribatté, sedendosi sul suo letto e preparandosi per la notte.

«Forse sono soltanto paranoica, ma lo sai come sono fatta» alzai gli occhi al cielo, sorridendo.

«Senti Jess, è chiaro che Zayn sia rimasto sconvolto quanto te da questa notizia» disse, «è normale, Ashley è stata la sua ragazza e nel bene o nel male hanno condiviso dei momenti insieme, ma questo non significa che lui soffra o provi ancora qualcosa per lei»

Feci un sospiro e poi abbassai lo sguardo, «credo che tu abbia ragione»

«Io ho sempre ragione» mi corresse, ammiccando un sorrisetto compiaciuto simile a quello del fratello.

Ridacchiai, «e tu invece? Come ti vanno le cose con Niall?»

«Ci sentiamo al telefono, ogni tanto» fece una smorfia, «ma non funzionerà mai, siamo troppo distanti e le cose non possono andare avanti così»

«Secondo me dovresti provarci, dagli una possibilità» insistetti, avvicinandomi alla porta.

«Tu dici?» chiese, pensierosa.

Annuii, «buonanotte tesoro»

Quando aprii la porta della stanza di Zayn lo trovai al buio davanti la finestra, con una sigaretta tra le labbra. Un lieve venticello riempiva la stanza causandomi un brivido e, quando Zayn se ne accorse, cacciò un ultimo cerchio di fumo dalla bocca e poi chiuse la finestra, gettando fuori la sigaretta.

«Stai bene?» gli chiesi dopo aver chiuso la porta, avvicinandomi timidamente.

«Sì, certo, perché?» sorrise, tirandomi verso di lui.

«Ultimamente fumi solo quando sei nervoso» gli ricordai, abbassando lo sguardo.

«Avevo voglia di farmi una sigaretta, tutto qui» alzò le spalle, per tranquillizzarmi.

«E Ashley non c'entra niente in tutto questo, sicuro?» gli chiesi con voce tremolante.

Zayn fece una smorfia poi sospirò, «non penso a lei, ok? Non mi importa che se ne vada»

«Sembra che tu lo dica per farmi contenta» borbottai, allontanandomi dalla sua presa.

«No Jess, te lo dico perché è vero e ti conosco» si bagnò le labbra, «immagino quanti complessi ti stia facendo per questa storia e ti dico solo che non servono a niente, perché quella ragazza è uscita dalla mia vita parecchio tempo fa, lasciando spazio ad un'altra..»

Rimasi in silenzio, riportando gli occhi sui suoi.

«Ormai te l'ho ripetuto talmente tante volte, ma sembra che tu non voglia crederci..» continuò.

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