Capitolo 11

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Mi alzai prima del previsto, presi iPhone e corsi in bagno a farmi una bella doccia calda.

Guardai lo schermo.

126 messaggi.

MA CHE CAZZ?

La maggior parte erano di quel coglione di Harry che mi raccontava la sua scopata con Louis, di Nicole che mi chiede cosa potrebbe comprare al suo ragazzo e..

LIAM! OH CAZZO! MI HA SCRITTO!

"Buongiorno Zayn "

Il mio cuore sussultò e non finì più di battere all'impazzata.

Anche il mio sorriso non smetteva di allargarsi sempre di più.

Decisi di rispondergli.

"Buongiorno a te, Payno caro."

Dinn (odiavo quella suoneria ma era l'unica che si potesse sentire)

Liam rispose:"Ti ho tenuto il posto in autobus. Tra un po' arriva."

Oddio io e lui vicini. In autobus.

Mi feci la doccia molto più velocemente di quanto facessi nei restanti giorni dell'anno tanto che pure Niall si sorprese della mia velocità.

"Wo siamo di buon umore" disse Niall.

"Si" risposi allegramente.

"Il tuo nuovo ragazzo ti ha fatto qualche proposta di matrimonio? Oppure un abbinamento di sesso?"

Arrossii.

"Non mi ha fatto nessuna proproposta e nessun abbonamento, e, non è il mio ragazzo."

Niall mi guardò.

"Non lo è ma non puoi nascondermi che tu prova qualcosa."

"Io..io.. beh..insomma.."

"Ti sei innamorato."

"Forse.."

"Ma lui è.."

*Puuuuuuuu*

Fiùhh, il clacson dell'autobus mi salvò.

"D..devo andare ciao."

Corsi fuori e salí nell'autobus.

Liam era in fondo che mi aspettava e quando lo vidi mi velocizzai a prendere posto accanto a lui.

"Ciao Zayn"

"Ciao Liam, come stai?"

"Meglio, ma ancora un po' dolorante. Tu?"

"Normale."

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La scuola fu pesante. Tra interrogazioni e puttanate di gruppo non sapevo se suicidarmi o chiedere a qualcuno di ammazzarmi.

Io e Liam andammo al parco finita scuola.

"Prendimi." Disse Liam e schizzò via.

"No Liam! Ti fai male."

"Daii prendimiii"

Inziai a rincorrerlo.

Cazzo quanto correva veloce.

Scavalcò la ringhiera ma gli si impiglìo la maglia.

Io ebbi tempo di raggiungerlo e di prenderlo.

"Ti ho presoooo"urlai.

Lui mi fece il solletico sul fianco e io dal troppo ridere avevo mollato la presa e lui scappò di nuovo.

Questa volta riuscii a prenderlo e a chiuderlo tra le mie braccia e il tronco dell'albero.

Lui mi guardò fisso negli occhi.

"Adesso che fai?" Dissi.

Lui mi guardò e poi disse:"Questo."

Mi prese per i fianchi, mi avvicinò a se e le sue labbra si posarono dolcemente sulle mie.

Le stelle siamo noi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora