Liam's pov 3

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Alle 6:35 la sveglia suonò come ogni mattina.
Mi alzai lentamente da letto così Niall potesse riposare ancora. Mi feci una doccia, lavai i denti e scrissi un post-it che lasciai attaccato allo schermo del suo cellulare.

-Vado a scuola, se hai bisogno chiamami.-

Uscii dalla porta di casa e aspettai l'autobus come ogni mattina. Arrivai in anticipo a scuola perciò chiesi a Lou se venisse con me a far colazione da Starbucks. Appena lo vidi in lontananza corsi da lui.
Arrivati da Starbucks lui ordinò un cappuccino io una camomilla, magari mi avrebbe tranquillizzato un po'.

"Come stai?" Chiese Louis.

"Bene." Mentii.

"Prendi per il culo qualcun altro, non me Liam. Come stai?" Richiese.

Lo guardai cercando di non sprofondare nella depressione.

"Andiamo via da qui." Disse.

Andammo verso il parco e appena vidi quell'albero mi ci buttai contro accarezzando la corteccia dove Zayn aveva inciso quella frase che ricorderò per tutta la vita. Mi accasciai contro l'albero e l'unica cosa che riuscivo a fare era piangere, piangere sempre di più e urlare.

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Il pomeriggio andai a trovarlo in ospedale. Mia madre mi mandò un messaggio dicendomi che tornava a casa così poteva riposarsi un po'.
Quando arrivai trovai Harry.

"Harry!" Dissi.

Alzò la testa e appena mi vide un pizzico di gioia avvolse i suoi occhi.
"Ehi." Mi abbracciò.

"Come stai?"

"Sono molto stanco ma non voglio abbandonarlo." Disse.
Ci sedemmo un attimo e poi entrai nella camera di Zayn.

"Ma perchè hai combinato tutto questo." Dissi.

"Perchè ti devi rovinare così Zayn."

"Perchè sono un idiota." Rispose.

"Zayn" una lacrima mi rigò il viso. "stai-stai bene" dissi.

"Liam.." disse.

"Si?"

"Scusami ti prego." Disse mentre le lacrime gli bagnarono gli occhi per terminare lateralmente nelle orecchie.

Le stelle siamo noi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora