Lui era l'ultima persona che avrei voluto vedere, che avrei voluto vedere ancora viva.
"Zayn." Disse.
"Ciao, papà." Risposi.
Avevo davanti la persona che in un'ora aveva distrutto la mia famiglia. Un lurido omofobo che io disprezzavo con tutto il cuore.
"Perchè sei qui?"
"Tra poche settimane ti diplomi e serve la figlia di un genitore. Come stai?"
"Da dio." Risposi freddamente.
"Io bene. Grazie per averlo chiesto." Disse.
Io lo guardai poi chiamai Niall.
"Finchè c'è lui in questa casa io non ci resto, che sia chiaro."
"Zayn per fav" Tentò di parlare mio padre.
"No. Per favore un cazzo. Tu per me sei morto e io dovrei esserlo per te. Non vedo l'ora di arrivare al diploma così tu firmerai quel cazzo di foglio arrotolato e te ne andrai da questa città. E ora scusa, ma vado dal mio ragazzo." Accentuando la O finale. Ero un bastardo lo so ma che dovevo fare? Di certo non cadergli ai piedi e dirgli "ohh paparino sei tornato!".
Uscì dalla porta e vidi che Harry mi seguì. A lui era sempre andato tutto bene. Aveva una famiglia che lo amava anche se era gay mentre io, io avevo una madre fatta completamente di droga e un padre che se 6 anni prima avesse potuto, mi avrebbe fatto fuori all'istante.
"Che vuoi Harry?" Dissi.
"Non credi di aver esagerato?"
"Esagerato? Io credo fosse poco anche." Risi.
"Ma è tuo padre!"
A quella frase non resistei e d'impulso lo alzai dal colletto della maglietta.
"Lui non è mio padre hai capito? È solo quel pezzente di merda che ha scopato mia madre senza preservativo. Lui non è mio padre e mai lo sarà e ora lasciami in pace."
Harry era terrorizzato. I suoi occhi erano pieni di terrore ed ansia.
"Ma chi sei diventato Zayn." Disse guardandomi con gli occhi sgranati.
"Ciò che dovrei essere sempre stato." Risposi e me ne andai.
Sapevo che ora avrebbe raccontato tutto a Louis che a sua volta lo avrebbe detto a Liam perciò evitai di chiamarlo per non andare incontro ad un'altra lite. Ormai era buio e io avevo solo voglia di fumare e di starmene da solo. Bradford era piena di gang di teppistelli pieni di erba e trovarli era facile come rubare una caramella ad un bambino.
"Ehi Parker quanto vuoi per quella roba?" Dissi.
"Hai ricominciato Malik?" Chiese.
"Taci. Ne ho bisogno."
"Sta volta è gratis." Disse.
Presi la bustina contenente un po' di eroina e foglie di marijuana e feci per andarmene quando sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla.
"Spero di rivederti Malik."
Andai nel parco abbandonato al confine. Sapevo che nessuno sarebbe venuto a rompermi i coglioni lì percui presi l'accendino, feci su l'erba e mi accesi uno spinello.
Appena ispirai sentii la stessa sensazione che provai ad Edimburgo. Libertà. Mi sentivo libero da tutto, dal male, dai pensieri. Decisi che era poco per cui andai nel bar di liquori più vicino e acquistai una bottiglia di vodka forte.
Appena fuori dal locale cercai un posto poco illuminato e in un sorso mandai giù quella bomba di liquido per poi ispirare tutta l'eroina che avevo.
Sentii il mio organismo piano piano rilassarsi sempre di più. Non sentivo le gambe, le mani, la bocca. Non sentivo più niente fino a quando non sentii un tonfo. Vedevo l'asfalto appena sotto i miei occhi, sentivo l'odore del sangue e poi vidi il buio più totale.

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Le stelle siamo noi.
RomanceZayn è ancora piccolo quando capisce che le ragazze per lui possono solo essere amiche, nulla di più. È difficile per lui vedere la sua vita fatta di felicitá dopo aver perso la sua famiglia ma presto rimpiangerà di pensare a ciò. Sará il ragazzo sb...