"Ma vai a cagare Zayn. Tua madre avrà più droga che sangue in corpo." Disse.
Lo guardai per un momento.
"Infatti alloggia nella struttura di Edimburgo." Dissi.
"Non è morta di overdose? No? Peccato." Disse arrabbiato.
"Grazie! Grazie per voler mia madre morta!" Urlai.
"E cosa dovrei dirti Zayn? Sentiamo! Avevi appena 11 anni quando ti hanno abbandonato. Ho dovuto tirarti su io perchè non avevi più nessuno che ti volesse per ciò che sei e tu ora saresti felice per qualcuno che ha abbandonato suo figlio? Dov'è finito il Zayn che aveva la testa sulle spalle?"
"É cresciuto."
Lui mi guardò per un attimo senza saper cosa rispondere.
"Si ed è diventato un deficiente." Disse.
Mi aveva ferito. Non si era mai permesso di parlarmi così e davvero io non me lo aspettavo.
Dalla rabbia iniziai a riempire di vestiti la mia borsa e poi passai nella camera di Niall."Non aspettarmi per cena." Dissi, chiudendo la porta con tutta la forza che avessi. Presi la prima corriera che arrivò e andai ad Edimburgo.
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Niall's povAvevo esagerato, lo so ma tutto ciò che gli avevo detto era vero. Perché doveva tornare ad amarla dopo averlo abbandonato? Se fosse stata una brava madre non avrebbe mai lasciato suo figlio di 12 anni da solo. Non lo avrebbe fatto, avrebbe lottato e sapevo che Trisha ce l'avrebbe fatta.
Decisi di chiamare Liam. Sfogliai nella rubrica e quando trovai il suo contatto non esitai a chiamarlo."Ehi Niall." Disse.
La sua voce era roca, evidentemente era ancora distrutto per la gita."Ehi Lee."
"Tutto bene?" Chiese.
"Ho appena litigato con Zayn e se n'è andato." Dissi.
"Oh." Disse Liam "mi dispiace, immagino sia per sua madre."
Non risposi.
"Ehi, lascialo libero. Ha bisogno di spazio. In pullman gli ho detto che quando sarei arrivato a casa avrei dormito perchè ero stanco ma non è vero. Un po' si stanco lo sono ma volevo restasse da solo per elaborare questa cosa. Lo sai meglio di me quanto fragile sia."
"Hai ragione. Scusa se ho disturbato.." Dissi.
"Non ti preoccupare! Se hai bisogno sono qua."
"Ho bisogno di qualcuno che venga a giocare a Fifa con me." Dissi.
"Arrivo." Rispose.
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Avevo 15 chiamate perse di Liam nel display. Evidentemente aveva parlato con Niall.Il pullman a breve sarebbe arrivato ed io ero pronto per incontrare mia mamma.
Dopo mezz'ora arrivai sul posto. Presi un panino al volo, lo mangiai e mi diressi verso la struttura. Chiamai mia madre prima di arrivare per accertarmi che fosse libera."Ciao Zayn! Che bello rivederti!" Esclamò raggiungendomi nei divanetti dove cinque minuti prima un signore mi offrì uno spinello che rifiutai. Se quella era una struttura per disintossicazione sarebbe andata a puttane nel giro di, ehm, un'ora.
"Ciao mamma."
"Come stai?" Chiese sorridente.
"Bene." Dissi freddamente.
"Tornerai a trovarmi tutti i giorni?"
"No." Dissi.
"Oh." Rimase senza parole.
"Io volevo solo ringraziarti." Dissi.
"E di cosa?"
"Di avermi abbandonato a 12 anni. Di non esserti mai preoccupata di me."
"Ma Zayn io.."
"Scusa, ma ora torno a Bradford dalla mia vera famiglia."
"Ma Zayn!" Urlò.
"Addio."
Salutai il signore.
" È gratis?"
"Si figliolo."
Passai per la reception.
"È comunque complimenti per la vostra riabilitazione. Forse, se un giorno diventerò come quella puttana che mi ha messo al mondo, mi farò ricoverare qui." Dissi accendendomi lo spinello.
Con un accenno di testa salutai il signore ringraziandolo e me andai.
Quando fui in corriera misi le cuffie a tutto volume e mi lasciai trasportare da quel ritmo e da quella sensazione che mi invadeva il corpo e mi faceva sentire vivo.

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Le stelle siamo noi.
RomanceZayn è ancora piccolo quando capisce che le ragazze per lui possono solo essere amiche, nulla di più. È difficile per lui vedere la sua vita fatta di felicitá dopo aver perso la sua famiglia ma presto rimpiangerà di pensare a ciò. Sará il ragazzo sb...