Capitolo 50

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Liam's pov

San Francisco era una città meravigliosa. Subito atterrati, mia madre chiamò un taxi che ti avrebbe portati dritto all'hotel dove per pochi giorni alloggiammo. Arrivati, disfai le mie valigie e aspettai che mamma uscisse dalla sua camera. Ci mise più del previsto ad uscire e quando lo fece andammo al ristorante a mangiare qualcosa. Avevo una fame lupi perciò non misi molto a scegliere. Carne grigliata con contorno di insalata e patate. Dopo due ore mi alzai da tavola con la pancia più grossa di un ippopotamo. Ora capivo perchè in America la maggior parte della popolazione fosse obesa. Quando finii di mangiare tornai in camera a riposare un po', così decisi di chiamare Louis.

"Ehieiehiiiii!" Urlò.

"Louis! Come stai?" Chiesi.

"Tutto bene e t-tu?"

"Bene! È successo qualcosa?" Chiesi.

Era strano.

"No Li! Nulla è che..che mi manchi." Disse.

"Ehi, torno presto!"

"Lo so." Rispose.

Sapevo che mi stava nascondendo qualcosa e sapere che non me lo aveva detto mi aveva deluso.

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Io ed Elijah finimmo di chiacchierare del più e del meno fino a quando non chiusero la piscina.
Ci scambiammo i numeri e decidemmo di uscire il giorno dopo.
Salii in camera e vidi Niall disteso a letto mentre giocava con il cellulare.

"Ehi!" Mi buttai affianco a lui.

Non mi rispose.

"Niall è tutto ok?" Chiesi facendomi serio.

"Non è mai tutto ok Zayn." Dissi.

"Che è successo?"

"Mi manca quella ragazza."

"Allie?" Chiesi.

"Si."

"Niall non la conoscevi nemmeno."

"Lo so cazzo, ma.." Non continuò la frase.

"Ti sei innamorato, ti capisco." Dissi.

"Che schifo l'amore."

"Non è vero. Ha i suoi alti e bassi, prima ti sembra di toccare le stelle con un dito e poi finisci nello schifo più totale proprio come ho fatto io."

Mi guardò.

"Sei una merda." Mi disse tirandomi una pacca nel braccio.

"Lo sei anche tu." Risposi sorridendogli.

"Ho visto che parlavi con un ragazzo prima." Disse.

"Oh si, Elijah." Dissi.

"Che nome, sembra egiziano."

Risi. "No è di Atlanta. E domani esco con lui."

"Zayn." Mi rimproverò Niall.

"Che c'è?" Dissi.

"Liam ecco cosa c'è."

Appena pronunciò quel nome sentii una fitta al cuore. Gli avevo promesso che quando sarei cambiato, quando sarei tornato me stesso avrei dovuto chiamarlo ed ora ero qui, a Los Angeles, con un ragazzo che, wow, era la fine del mondo ma che neanche conoscevo.

"Liam, liam può aspettare." Dissi in tono severo.

"Vi siete sentiti?"

"Ha detto che vorrà sentirmi solo quando tornerò me stesso."

" E non hai ancora di tornare così?" Chiese.

"Forse non ha mai conosciuto il vero Zayn." Dissi.

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