Le stelle siamo noi.

Capitolo 36

Oggi sarebbe stato un giorno diverso.
Mi sarei sentito bene. Volevo sentirmi bene.
Basta con il passato, con i ricordi. Io sono ciò che sono. Basta pregiudizi. Io sono Zayn e sono.. IN RITARDO CAZZO.

"ZAYN TU VUOI MUOVERE?" Sentii Niall imprecare dal piano di sotto. Erano le 8:17 e ormai la lezione era iniziata da mezz'ora, perciò, sarei rimasto a casa anche oggi.
Mi misi un braccio sugli occhi mentre aspettavo che quest'iPhone di merda si accendesse. Ormai era andato in frantumi e dire che il sistema operativo era più lento di una lumaca era poco. Dopo cinque minuti finalmente si connesse al wifi e potei entrare su WhatsApp. Liam mi inviò 186 messaggi più 4 nella chat del gruppo per sapere dove cazzo fossi.
SONO A LETTO. Perchè era tanto difficile da intuire. Decisi di rispondere più tardi. Andai di sotto dove trovai un Niall furioso con un.. coltello in mano. Deglutii.

"Prima di sgridarmi posa quell'affare." Dissi deglutendo.

"Certo, perchè mi divertirò di più ad ammazzarti con le mie mani." Disse.

"Mi sono addormentato capita dai!" Dissi e così ricominciò la stessa routine che andava avanti da diversi anni ogni fottutissima mattina.
Feci colazione e mi buttai in divano a guardare un po' di tv e a sfogliare una rivista. Vidi molte offerte e una mi incuriosì molto. Corsi in camera,svuotai il salvadanaio e contai quanti soldi avessi messo da parte.

"Che fai?" Disse Niall mentre si distese nel mio letto.

"Fermo! Non muoverti! Altrimenti perdo il conto." Urlai.

Dopo pochi secondi rimisi tutti i soldi dentro il salvadanaio.

"Allora? Hai rapinato qualche distributore automatico e stai contando il tuo profitto o devi fare acquisti?" Chiese.

"Si vorrei prendermi un cellulare nuovo." Dissi.

"Il tuo non funziona più?"

"No va da culo. Posso paparino?" Chiesi con la voce e gli occhi da cucciolo.

"Si bastardo, puoi." Disse dandomi un bacio sulla guancia.

Presi il telefono e risposi a Liam.

-Ehi scusa per il ritardo ma questa mattina mi sono davvero troppo addormentato. Oggi sei libero? x-

Gettai il telefono nel letto e andai a farmi una doccia. Accesi lo stereo e lasciai che i miei muscoli si rilassassero sotto il getto dell'acqua calda. Cercai con la mano il mio asciugamano ma non lo trovai così uscii.

"NIALL MA CHE CAZZO!" Urlai.
Quel coglione si stava facendo la tinta nel mio bagno ed io ero completamente nudo davanti a lui.

"Come se non avessi mai visto il tuo pene." Disse.

"Ma a Mullingar la privacy non esiste?" Dissi mentre mi coprii con l'accappatoio. Rise.
Mi asciugai in fretta e perlomeno riuscii a infilarmi qualche vestito addosso.
Presi il telefono in mano e vidi che Liam aveva risposto.

-Dormiglione❤️ Tranquillo, oggi però avevo un impegno però se vuoi puoi venire con me!-

Digitai velocemente.

-Oh, beh allora vado adesso dovevo volevo andare e oggi ti accompagno ok? Scusa ma ho avuto un incontro sgradevole in bagno.-

-Va bene! Che incontro? haha-

-Nulla di che, Niall mi ha solo visto nudo appena uscito dalla doccia!-

-povero-

-Povero chi? Ni?-

-No povero me che non ero al suo posto x-

-Idiota!-

-Ti amo anch'io!

Verso le 10:30 andai a prendere il telefono. Presi un iPhone nero e blu visto che erano i miei colori preferiti e poi vidi una cover dei Lakers, squadra di basket preferita di Liam così la acquistai.
Quando tornai a casa sincronizzai il telefono passando app, foto e musiche. Praticamente lo avevo già riempito.

Alle 15 raggiunsi Liam al parco.

"Ehi!"

"Ciao nudista!"

"Smettila cretino, non è divertente." Risposi freddo.

"Scusami." Disse baciandomi.

"Questa è per te!" Dissi estraendo la cover dal giubbotto.

"Oh mio dio grazie amore! È bellissima!" E mi abbracciò.

"Figurati, appena l'ho vista mi sono detto "devo prendergliela"." Dissi "Ma ehm, dove dobbiamo andare oggi?"

"In un posto che non andresti tutti i giorni di sicuro!" Disse.

"Ok allora non è un centro commerciale."

"Proprio no! Haha è il canile. Voglio adottare un cane!" Disse con gli occhi pieni di gioia.

Liam amava gli animali, specialmente i cani e so che se ne avesse adottato uno un raggio di sole sarebbe entrato nella sua vita scacciando via i brutti pensieri di suo padre.

"Oh mio dio! Che bella cosa!" Dissi.
Ci dirigemmo verso il canile.

Dopo qualche ora tra gli abbai e le tante leccate in faccia mi ritrovai a mano con il mio ragazzo nel tragitto verso casa assieme a Loki, un pelosetto amico a quattro zampe bianco e nero che sprizzava gioia e amore da tutti i pori, proprio come il suo padrone.