Capitolo 56

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Louis pov

Harry arrivò con un po' di anticipo così potemmo rilassarci nella vasca e poi pensare a come vestirci. Liam ci aveva invitati a casa sua per un "compleanno tra amici" e noi non esitammo un minuto ad accettare.
Dopo esserci asciugati, andammo in camera mia a scegliere cosa metterci.
Io optai per una felpa rossa e degli skinny neri con le vans a quadrati. Harry invece si mise in tiro. Giacchino in pelle nera, jeans strettissimi neri con stivaletti a tronchetto beige.

"Sei bellissimo." Dissi.

"Tu sei uno splendore." Mi rispose.

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28 Agosto.

Caro diario,

Oggi sono stato uno schifo. Mi sono pesato e ho notato come, in pochi mesi, sia riuscito a dimagrire altri undici chili. Ormai sono uno scheletro, 52 chili di sole ossa.
Mi faccio schifo.
Sono uno schifo.
Sono riuscito a mangiare appena un pezzo di pane e per poco non vomitavo pure quello. Ormai il mio stomaco non regge più niente se non tutta la droga che prendo. Per pura noia, oggi sono andato su internet a leggere ciò che porta l'essere anoressici e, nella maggior parte dei casi, questa malattia porta alla morte molto velocemente. I medici, per chi proprio non riesce a fare a meno di vomitare tutto ciò che mangia, suggeriscono di fumare marijuana per una questione di fame chimica. Io ne fumo, anche troppa ma proprio la fame non mi viene e credo proprio di sapere il perchè.

Domani è il suo compleanno sai? Anzi lo è tra poche ore. 365 giorni fa, eravamo insieme, a festeggiare, come coppia. Una coppia che si amava, mente ora.. Ora siamo solo due pezzi di puzzle divisi.
Due pezzi di puzzle che non potevano stare incollati, a meno che..
***

Presi il telefono e composi il numero di Harry.

"We cugino!" Rispose.

"Ehi Haz, come stai?"

"Bene, tu?" Si fece serio.

"B-bene. Hai da fare?" Chiesi.

"Ehm.."

"Non preoccuparti, scusa il disturbo." Dissi.

"Sono al compleanno di Liam." Rispose.

Sentii una fitta al cuore.

"A casa sua?" Chiesi.

"Si. Pensavo venissi anche tu."

"Non voglio rovinargli il compleanno. Fagli gli auguri da parte mia." Dissi tristemente.

"Col cazzo." Mi rispose.

"Grazie." Risposi in modo serio.

"Tu ora muovi il culo e vieni a farglieli di persona."

"Tu sei scemo." Risposi.

"E tu lo ami da morire."

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Liam's pov

Quando Louis ed Harry arrivarono, ci mettemmo comodi nel mio letto e ci guardammo tutta la serie di Twilight. Cercai di non addormentarmi ma poi Harry ebbe un'ottima idea.
Prendemmo una bottiglia di birra ciascuno e chi se la scolava più velocemente vinceva. Era un gioco idiota ma almeno mi sarei distrutto lo stomaco e divertito prima dei miei 18 anni.

Il telefono di Harry squillò e andò in bagno a rispondere.

"Ti sta tradendo." Dissi scherzosamente a Louis. Lui rispose con un pugno.

"Liam dovresti scendere." Disse serio.

Ad un tratto mi preoccupai. Chi poteva esserci di sotto? Mia madre morta? Un mostro. Quando scesi le scale vidi che mia madre non era in salotto, quindi mi diressi in cucina e ciò che vidi mi spezzò il cuore.
Il suo giubbino nero gli si aderiva perfettamente a quel corpo magrissimo, le mani tremavano e le lacrime continuavano a bagnargli il volto.

"Liam."

"C-cosa ci fai qui?" Risposi sentendo le parole morirmi in gola.

"Lo so che magari questo ti rovinerà il compleanno ma almeno se devi odiarmi lo farai ricordandoti di tutto ciò."

Non feci in tempo a rispondere che le sue labbra incontrarono le mie. Erano calde, morbide. Da troppo tempo non sentivo quella morbidezza, quel calore che i suoi baci lasciavano sulla mia bocca. Lo strinsi maggiormente sui fianchi e quando le nostre lingue si incontrarono, sentii le sue mani stringermi più forte la nuca e le sue lacrime bagnarmi le guance.

"Non piangere." Gli sussurrai.

"Sono lo schifo." Rispose con amarezza nelle mie labbra.

"No Zayn, tu sei la perfezione."

L'orologio suonò.
Finalmente ero maggiorenne anch'io.

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