Le stelle siamo noi.

Capitolo 25

Sentii la sveglia suonare.
Un tempo avrei detto "Cazzo, un altro giorno.", ora ciò che da un pezzo dicevo era "buongiorno amore mio."
Avevo il buongiorno ogni mattino affianco a me.

"Ehi." Farfugliò.

Gli accarezzai il viso ancora addormentato.
Sorrisi involontariamente e lui se ne accorse.

"Ho un alito terribile vero?"

"No amore, stavo solo pensando a quanto bello sei." Sorrisi.

Mi prese la mano ancora appoggiata alla sua guancia e poi se la posò nelle labbra.

Mi alzai dal letto e cercai qualche vestito da indossare altrimenti mi sarei preso un accidente. Liam si era riaddormentato.
Ma quanto dorme quel ragazzo? Pensai.
Presi la pantofola e gliela lanciai.

"Ma che cazzo fai?" Disse.

"Muoviti coglione che Niall rompe se non scendiamo a fare colazione." Risi.

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"Giorno ragazzi!" La voce di Niall squillò nella cucina.

"Giorno!" Dissi.

"Liam ma che hai nella faccia?" Chiese il biondo.

"Mah, chiedilo alla pantofola che ha deciso di essere lanciata dal tuo migliore amico." Disse.

Io e Niall ridemmo come matti e subito dopo rise anche Liam.
Vederlo ridere era l'unica aspirina che avrebbe fatto effetto per mesi, anni, forse per sempre.

Tutte le mattine percorrevamo sempre la stessa strada, anche perché, ormai l'autobus era impossibile da riuscir a prendere.
Arrivammo a scuola e anche se ormai erano passati mesi c'era sempre qualcuno che sottovoce parlava di noi.
Vidi una ragazza che si avvicinò alla sua amica e guardandoci sussurrò qualcosa all'altra e insieme risero. Liam vide la mia espressione e subito disse "Ehi, fregatene.".
Liam aveva ragione ma oggi avevo un non so che. Mi sentivo stronzo.

"Certo amore, entriamo."

Ci avviammo all'entrata ma appena fui vicino alla ragazza presi Liam e lo baciai con un bacio casto. Vidi che ci stava guardando e assieme a lei anche la sua amica. La guardai e con uno sguardo malizioso dissi:

"Scusa se ti ha dato fastidio." Con il sorriso da ebete che avrebbe dato fastidio anche alla persona più calma di questo mondo.

Mentre cercavo Harry con lo sguardo Liam mi strattonò e mi portò nello sgabuzzino dei bidelli.

"Cos'era quello di due secondi fa?" Disse.

"Mmm, nulla di che, sai si chiama fare lo stronzo."

Mi guardò e sulle mie labbra sussurrò un
"Sei maledettamente sexy quando lo fai." per poi scomparire tra la folla.