Capitolo 47

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Finita la cerimonia per il diploma io e Niall non esitammo un secondo e corremmo dritti all'aereoporto.
Destinazione? Los Angeles.
Avremmo passato la maggior parte dell'estate nella costa californiana assieme ad amici di Niall e io non vedevo l'ora di abbandonare quella stupida cittadina per potermi sentire libero tra surf, spiaggia e sole in quello che io classificavo come "lo stato più bello del mondo." D'ora in poi, niente rimpianti, niente ansia, niente dolore. Solo libertà.
Salutai in fretta Harry e salii in macchina.
Niall sfrecciò verso l'aeroporto con la radio a tutto volume.

"Si parteee!!" Urlò.

"Yeeeee." Gli risposi prima di ridere come uno scemo assieme a lui.
Il tempo passò in fretta e in men che non si dica raggiungemmo l'aeroporto.
Il volo sarebbe partito tra 45 minuti perciò ci sbrigammo a passare per il check in, per il metal detector e poi andammo verso il gate per imbarcarci.
Sull'aereo cercammo il nostro posto.
Fila F posti 14-15.
Io mi sedei dalla parte del finestrino, accesi il portatile e scelsi che film guardare durante il viaggio.
Dopo una ventina di minuti l'aereo decollò. Niall decise subito cosa ordinare, io misi le cuffie, avviai il film e per almeno due orette di sicuro non mi sarei annoiato.

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Liam's pov

"Ehi Lou allora io parto!"

"Due secondi e arrivo!" Mi rispose.

Aspettai quei due secondi che alla fine diventarono 3-4 minuti di attesa, poi lo vidi avvicinarsi a me.

"Ehi passa una buona vacanza!" Disse abbracciandomi.

"Anche tu, mi raccomando!" Risposi.

"Dai! La prima meta quale sarà?"

"San Francisco, poi Los Angeles!" Dissi.

"America on the road! Divertiti!"

"Lo spero, almeno sarò lontano da lui. Magari lo dimenticherò." Dissi tristemente.

"Ehi. Guardami. Se hai bisogno io avrò sempre skype a portata di mano. Anche se qua saranno le due di notte tu non esitare a chiamarmi, forse ti maledirò per avermi svegliato ma per te ci sono sempre, Liam."

"Grazie davvero Louis."

"Figurati piccolo."

Mi abbracciò e poi mentre corsi a casa mi voltai verso di lui.

"Per te ci sono Louis!" Urlai.

Lui alzò la mano per salutarmi e io continuai la mia corsa per andare a preparare le valigie.

"Mamma sono a casa!" Urlai.

"Ehi!" Rispose.

Era ancora truccata e vestita dalla cerimonia anche se ormai i capelli erano tutti scompigliati.

"Allora, Loki ha già preso i calmanti per il volo. La mia valigia è pronta la tua..LIAM NON HAI ANCORA FATTO LA VALIGIA?!" Mi urlò.

"Mamma ora la faccio! Tranquilla!"

"Ricordami perchè il cane ha preso il calmante e io no?" Disse camminando avanti per il corridoio.
Corsi in camera, aprii la valigia poi l'armadio e scelsi cosa mettere.
In America avrebbe fatto molto più caldo di qui perciò presi magliette, canotte e shorts e le infilai dentro, infilai anche un paio d'infradito. Andai in bagno. Nel beauty misi crema da barba, lametta, gel, cera e lacca per capelli. All'interno della valigia misi anche due libri, magari mi sarei pure annoiato, chi lo sa.
Passai alla tracolla. Avrei dovuto portare poche cose con me in aereo perciò misi il portatile, qualche cd, cuffie e un dvd.
Dopo un'ora scesi con la valigia, la caricai nel bagagliaio e partimmo. L'aereo sarebbe partito tra quattro ore dall'aereoporto di Londra perciò prendemmo il treno e dopo un viaggio stancante, una fila assurda al gate, ci ritrovammo nell'aereo. Presi posto assieme alla mamma, ordinammo qualcosa da mangiare e mentre aspettammo l'hostess mia madre iniziò a leggere un libro.

"Hai già scelto cosa vedere la?" Mi chiese.

"Beh, vorrei andare a qualche partita di football, mangiare da Mc Donald's fino a diventare obeso. Poi..ehm, vediamo.. Ah si ! Vorrei farmi un tatuaggio." Dissi.

"Un tatuaggio? E che ti vuoi fare?" Chiese mia mamma.

"Una scritta. Everything I wanted but nothing I'll ever need."

"Carino!" Disse. " e il regalo per il tuo compleanno l'hai già deciso?"

Si mamma, vorrei una vita felice senza casini, poter cancellare il passato e poter riavere l'amore della mia vita.

"Non ancora." Dissi.

"Beh pensaci, i diciotto anni sono importanti perciò hanno bisogno di un regalo altrettanto importante."

"Grazie, ma non preoccuparti mamma!"

Anche perchè, solo una cosa per me era davvero importante e ora chissà dove sarà, chissà che starà facendo e magari, chissà se starà bene.

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