Capitolo 43

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Non riuscivo a reggermi in piedi da solo. Non riuscivo a capire più niente.

"Levati." Urlai spingendo via qualcuno.

"No, tu ora vieni a casa." Disse mentre mi prese in braccio. Sentii della lana calda sfiorarmi il viso e mi abbandonai a quella piacevole sensazione. Dopo pochi minuti entrammo a casa e vidi una figura davanti a me.

"Tu brutto idiota, lo avevi promesso." Urlai sapendo che quella figura fosse Harry.

"Già, ma io non ti avevo promesso questo." Disse prima di mettermi ko con un pungo.

"Fanculo." Dissi, lamentandomi nel pavimento.

"Harry basta." Intervenne Niall.

"Ma non lo vedi come ti stai rovinando?" Mi urlò Harry.

"A te non deve fregare un cazzo di me." Dissi.

"A me importa perchè sei mio cugino. Sei come un fratello e ti voglio bene!" Disse.

"Tu mi accetti e ti sforzi a volermi bene solo perchè, come piace a te, piace anche a me il pene." Dissi.

"No io ti voglio bene davvero Zayn." Disse abbracciandomi.
Lo guardai negli occhi come se fosse uno sconosciuto, abbandonai le sue braccia, guardai Niall e andai in camera mia.
Era da quasi una settimana che non ci entravo, l'ultima volta l'avevo passata assieme a Liam.
Alzai le coperte, mi infilai sotto ancora con i vestiti addosso e scoppiai in un pianto senza dolore, senza gioia. Un pianto forse liberatorio.
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Harry's pov

Era da giorni che non parlavo a Louis. Se n'era andato senza spiegazioni e io le volevo. Mi aveva lasciato dozzine di messaggi e chiamate. Decisi di rispondergli.

-Spiegami.-

Misi il telefono in tasca, salutai Niall e mi diressi verso casa mia. La strada era vuota, ormai a Bradford il sole calava presto e le famiglie si riunivano al calduccio in casa, magari davanti ad un telefilm.
Guardai le lucine per la festa cittadina accese e il municipio era tutto decorato con foto delle famiglie fondatrici.
Sentii il telefono vibrare. Era Louis.

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Louis pov

Harry aveva ragione. Basta scuse, solo pura verità. Lo chiamai.

"Ehi." Rispose.

"Ciao piccolo." Dissi.

"Diamine, non chiamarmi così."

"Perchè non potrei?"

"Mi addolcisci e ora devo spezzarti il cuore quindi taci e farmi parlare."

"Ti ascolto." Dissi.

"Parlarne con me? No? Era un optional?"

"Liam, Harry. Liam era a pezzi. Come potevo?"

"Perchè non parlarne prima con me?" Disse alzando la voce.

"Non mi avresti mai lasciato andare."

"No."

"Ecco, appunto." Dissi.

"Lo so, a volte sono troppo iperprotettivo ma ho paura ti succeda qualcosa." Disse.

"Non mi succederà mai nulla amore."

"Quando torni?" Disse.

"Per il diploma."

"Cosa?" Urlò "il diploma è tra una settimana! Io non resisto senza di te!" Disse.

"Nemmeno io ma ce la faremo, ok?"

"Si."

"Hii." Dissi.

"Oops." Rispose lui. "Zayn è tornato a casa." Aggiunse.

"Oh davvero? E come sta?"

"Louis." Disse.

"Che succede?" Dissi.

Sentii il suo respiro accelerare, come se stesse correndo, ma poi capii che non era uno sforzo. Era un pianto.

"Amore che cazzo succede?" Dissi allarmandomi.

Harry non smetteva più di piangere e non capivo ciò che dicesse.

"Harry che cazzo è successo?!" Urlai più forte.

"Zayn è un tossicodipendente." Rispose.

A quelle parole sentii cadere un bicchiere per terra. Di scatto mi voltai e vidi Liam pietrificato davanti al letto. Aveva sentito tutto. Tutto.

"Liam." Dissi.

"D-d-dimmi che non è vero." Disse mentre le lacrime scorrevano a fiumi dai suoi occhi.

"Liam ti prego." Dissi.

"Devo tornare da lui, Louis. Devo tornare da lui." Continuava a dire.

"No amore ascoltami, adesso chiamiamo Niall e ci facciamo spiegare ok?" Dissi. "Liam guardami."

Alzò gli occhi e fece sì con la testa.
In fretta composi il numero di Niall e misi in viva voce.

"Ehi Nì."

"Ehi Lou!" Disse.

"Che cazzo è successo?"

Non rispose.

"Niall." Disse Liam.

"Liam." Rispose.

"C-cos'è successo?" Chiese Liam.

"Liam giurami una cosa."

"Ti giuro quel cazzo che vuoi ma dimmi che è successo." Disse in preda al panico Liam.

"Giura che resterai dove sei fino a quando tutto questo non si sarà calmato." Disse Niall.

"No questo non poss-"

"Giuralo Liam! Cazzo!" Urlò Niall.

"Lo giuro."

"Ieri sera era fatto."

"E?" Disse Liam.

"E.."

"E?!" Accentuò Liam.

"L'hanno quasi violentato."

Le stelle siamo noi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora