Liam's pov

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Atterrati a Bradford cercai di non incontrarlo mai e per mia fortuna fu così.
Dopo aver recuperato i bagagli tornai a casa.
Disfai le valigie, lavai gli indumenti sporchi e poi mi buttai nel letto. Era da tempo che non sentivo la sua morbidezza, tanto che, in pochi minuti mi addormentai. Riposai per un po' fino a quando non sentii il telefono vibrare. Era Niall.

-Almeno potevi salutarmi, ebete.- Scrisse.

Bloccai lo schermo e gettai il telefono nel tappeto sperando non si fosse rotto. Non avevo voglia di rispondere, non avevo voglia di fare niente. Volevo solo restare con me stesso per un po'.
Aprii il laptop, misi le cuffie e con un mix tra Youtube, Tumblr e Twitter affogai le lacrime che forse da troppo stavo trattenendo.

"Amore è pronta la cena." Disse mia madre entrando in camera.

"Non ho fame mamma. Scusa." Dissi.

"Che succede Liam? Sei silenzioso." Disse.

"È che." nel frattempo pensai. "Tu non sei mai stata delusa? O meglio tradita?"

"Liam lo sai che."

"No mamma, rispondi. Non hai mai aspettato una persona e nel frattempo quella invece di migliorare e tornare si era già fatta una nuova vita?" Chiesi.

"Beh, con tuo padre è così, piccolo." Rispose.

"No mamma non hai capito. Papà è papá io parlo di Za..no nessuno." Dissi interrompendomi.

"Zayn?" Disse.

Sospirai.

"Che è successo?" Chiese.

"L'ho incontrato in aeroporto a Los Angeles mamma e stava baciando un altro." Dissi con le lacrime.

"Liam, lo hai lasciato."

"Lo so che l'ho lasciato." Risposi alzando la voce.

"Ma?" Chiese.

"Ma niente."

"C'è un ma." Disse mia madre.

Mi alzai dal letto lanciando il cuscino contro il muro. Odiavo tutto questo, odiavo tutto ciò mi stava succedendo.

"Me lo aveva promesso, cazzo." Risposi urlando.

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21 Agosto.

Caro diario,
È da tanto che non ti aggiorno.
Sai, in questi anni sono successe molte cose. Dopo l'inizio delle superiori, l'essere abbandonato dai miei genitori per il fatto dell'essere gay, di abitare con il mio migliore amico, di essermi diplomato, sono qui. Sono qui a piangere, a bagnarti le pagine di lacrime che meritano solo di bruciare.
Sai qual'è la cosa bella di te? Non parli, non dici niente. Ed è così che vorrei essere. Non vorrei avere parola, non vorrei soffrire ma purtroppo non è così, non potrà mai essere così.
Purtroppo sono un essere umano, un schifoso lurido essere umano.
Sai diario? Faccio schifo.
Mi faccio schifo perchè mi sono innamorato di una persona a tal punto di rovinarmi la vita.
Mi faccio schifo perchè l'unica cosa che mi fa star bene è la droga e se non ne assumo almeno due dosi al giorno non sto bene.
Mi faccio schifo perchè sono talmente magro da far impressione. Non mangio, a che serve mangiare se posso riempirmi le vene, l'organismo di eroina?
Mi faccio schifo perchè distruggo i sentimenti delle persone, i loro cuori.

A volte mi chiedo se tutto questo è destino. Se tutto questo esiste davvero per mia scelta o per scelta di qualcun altro.
È come se mi trovassi in un bosco dove hai due scelte. O la strada più corta ma pericolosa o quella più lunga ma facile.
Liam e la sofferenza o Elijah il divertimento?

È come quei giochi per bambini dove devi inserire il triangolo nel buco giusto. Il triangolo c'è e lo vedi, è solo poter capire dove metterlo.
Io dove dovrei mettere il mio cuore? O meglio, ciò che ne è rimasto?

Scusa diario se praticamente ora sei tutto umido, pieno di mie lacrime ma che dici? Sempre meglio del sangue nella pagina 14 febbraio 2005, vero? Ora credo che andrò a dormire o magari ci proverò. Domani sarà un nuovo giorno e d'ora in poi proverò a vivere al momento.

Diario? Sai perchè mi sento davvero uno schifo?

Perchè glielo avevo promesso e comunque non smetterò mai di amare lui e la sofferenza che proviamo l'uno per l'altro.

Le stelle siamo noi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora