Capitolo 17

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Driiiin.

Fanculo sveglia.

Oggi è il mio compleanno.

Il mio diciottesimo compleanno.

Che gioia..

Sono sempre stati compleanni monotoni i miei.

Ti svegliavi, andavi a fare colazione, ti facevamo gli auguri. Aprivi i regali, a pranzo mangiavi la torta e la sera una pizza e poi a letto.

E oggi sarà la stessa solfa.

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Dopo innumerevoli sforzi mi alzai dal letto, mi feci una doccia e andai a fare colazione con tutta calma tanto oggi la scuola poteva fottersi.

Mentre mangiavo i cereali delle braccia pallide di un irlandese pazzo mi abbracciarono forte.

"Auguri testa di cazzo. Finalmente maggiorenne!!" Disse o meglio, urlò Niall.

"Grazie ma preferirei festeggiarli senza diventare sordo." Risposi freddo.

"Eddaii." Mi sorrise.

Io gli sorrisi.

Era bello stare con lui. Mi chiedevo di continuo come potesse sorridere in ogni momento.

Era un ragazzo solare e affrontava i problemi a testa alta.

Era uno splendore di persona.

Niall frugò nella borsa ed estrasse una scatola.

"Questo è per te!"

"Wo wo wo Niall, sono fidanzato con Liam e avremmo problemi legali se poi mi chiedesse pure lui di sposarlo." Dissi.

"Hahaha, cretino, dai aprilo!"

Lo aprii e una lacrima mi scese sul viso.

Era un bracciale in cuoio con la targhetta in acciaio con sopra inciso "18-4-2002". La data in cui ci conoscemmo.

"N..niall è..è stupendo. Grazie!" Gli staltai addosso e lo abbracciai.

"Figurati." Disse.

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Accesi il telefono e non smise di vibrare per 5 minuti buoni. Credevo esplodesse.

Mi arrivarono tantissimi messaggi di auguri.

Harry scrisse un poema che di sicuro gli sarà stato dettato da Louis visto che era lui quello poetico tra i due.

Tutti i miei compagni di classe mi fecero gli auguri. Tutti tranne..

Liam.

Perché non mi aveva fatto gli auguri?

Lo sapeva che oggi sarebbe stato il mio compleanno..

Si fece ora di pranzo e ancora nulla.

Avevo passato la mattinata a giocare con Subway Surf e a girare per i canali della tv aspettando un suo messaggio.

Finito pranzo tornai in camera, mi sdraiai sul letto e in un batti baleno caddi in un sonno profondo.

Ad un tratto venmi svegliato dal telefono che squillò.

Evidentemente stavo facendo un incubo perché quando partì la suoneria mi alzai di scatto con il cuore che martellava in gola.

Era Liam.

Oh si era degnato di farsi vivo.

"Hai 10 minuti di tempo per prepararti."

Dove cazzo voleva andare il 12 di Gennaio alle 14 e 30? Fuori si gelava! A meno che non volesse diventare un ghiacciolo non trovavo una scusa per uscire.

"Buongiorno anche a te." Risposi seccato.

"Sto venendo a prenderti Malik. Cerca di trovarti pronto."

"Dove cazzo vuoi andare? Fuori si gela!"

E sarebbe anche il mio compleanno coglione.

"Non mi interessa, dopo lo scopri. Muoviti."

Chiusi la chiamata e lo vidi svoltare per entrare nel vialetto di casa mia.

Mi infilai un maglione, guanti, sciarpa e il giubbotto Napapijri che mi aveva regalato il negozio in cui ho fatto il "modello" l'inverno scorso.

"Corri siamo in ritardo." Liam mi prese per mano e mi strattonò.

"Ehi ma che ti prende? Io non corro! Mi sto già gelando ora."

"Se corri ti viene caldo dai."

Dopo aver corso come dementi mi ritrovai con il fiatone davanti ad un negoz..

Ma che cazz? Dal tatuatore?

"Liam ma che..?"

"I dettagli dopo. Ho chiesto al tatuatore di farti un tatuaggio. Tu non lo vedrai fino a quando non sarà finito."

"C..cosa?!?!? Tu sei pazzo! E poi ti sei dimenticato di una cosa.."

"Prego accomodatevi.." ci interruppe un ragazzo.

Era Mike.

"Ciao zay!"

"Ehi mike. Ho appena saputo che mi devo far tatuare ma non so cosa."

"Ahh non preoccuparti, so tutto io."

"Ehm..ok."

Entrai nella saletta e mi voltai per vedere se c'era Liam ma era sparito.

"Mike scusa ma ho smarrito il mio ragazzo."

"Non ti preoccupare é nell'altra saletta."

Iniziò a tatuarmi sul polso sinistro qualcosa che non potevo vedere e di cui non potevo chiedere indizi.

"Finito."

"Posso guardare ora?!"

"No. Te lo dirà Liam quando devi farlo."

Quel bastardo mi doveva delle spiegazioni.

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Usciti dal negozio Liam mi portò al parco.

"Posso vedere il tatuaggio ora?"

"Prima vorrei dirti una cosa Zayn"

"Dimmi pure"

"Lo so, ti ho rovinato l'adolescenza a forza di tutti quei giochetti, offese e chi più ne ha più ne metta però come già sai sei un ragazzo perfetto e io ho perso la testa per te. Mi sono innamorato così tanto di te che spero duri per sempre ed è per questo che ti ho e mi sono regalato questo. Alza la manica."

Alzai la manica e nel mio polso c'era un infinito che teneva unite una Z e una L.

Lo stesso tatuaggio ce l'aveva lui nello stesso posto.

Mi misi una mano sulla bocca e iniziai a piangere.

Gli presi il viso tra le mani e lo baciai come non avevo mai fatto prima.

"Ti amo piccolo mio." Disse.

"Ti amo anch'io tesoro."

"Buon compleanno amore."

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