• Electrical Storm • (Jikook•Kookmin)

• Capitolo trenta •

Gli obiettivi del percorso di cura sono:
•aumentare la motivazione al cambiamento.
•divenire maggiormente consapevoli della propria problematica.
•trovare nel gruppo un supporto al processo di cambiamento.
•una migliore gestione delle proprie emozioni.

•Jungkook's point of view •

19:40

Chiacchiericcio,aria calda,luce fioca ed accogliente.
Esattamente come lo ricordavo.

Poggio pigramente il mio peso sul piccolo sgabello accanto al bancone in legno.
"Jeon? Bentornato tra il mondo dei vivi,ho sentito molte leggende in questo ultimo anno su di te"
La barista ripulisce le dita con un vecchio straccio verde,solita canotta nera,capelli raccolti in una lunga coda e vivace rossetto rosso.
"Del tipo? Ancora qui tu...devono pagarti molto bene.." passo una mano sul mio volto stanco.

Sono pronto.
Ho bisogno di spegnere tutto il caos che vaga nella mia mente.
Ho sempre frequentato durante lo scorso anno questo locale,è davvero molto accogliente,un piccolo ritrovo tranquillo dove poter bere qualche birra in compagnia.
Oppure un ottimo posto per ordinare senza limiti ottimi liquori senza essere disturbati.

"Del tipo che ti hanno spedito in una di quelle spaventose cliniche per figli di papà troppo indisciplinati nei confronti dei liquidi...che ti hanno rinchiuso in camera per mesi..e..ah si che stavi per lasciare il paese per intraprendere carriera? Quale di queste opzioni è quella giusta? Comunque mi fa piacere rivederti,tieni il primo lo offre la casa."

Riempie un boccale di semplice birra,per gentilezza decido di non rifiutarlo,ma ho decisamente altri gusti.

"Nessuna di queste..."
Mento iniziando ad assaporare il lieve sentore alcolico,decisamente poco per i miei standard. "Avevo solo delle questioni da risolvere in famiglia e personali tutto qui"
Alzo le spalle continuando a tracannare il liquido fresco tra le continue bugie.

Successivamente ordino due bicchieri di gin puri.
Mi soffermo sul fluido trasparete ed amaro,sulla forma del bicchiere,sulle imperfezioni del bancone in legno.
Le risate dei clienti iniziano ad alterare il mio umore.
Io non ho alcun motivo per sorridere,sono noioso?
Sto esagerando? Sono uno stupido bambino che non riesce ad accettare la realtà e stare senza la propria madre?

Sono una pessima persona perché sto spendendo probabilmente una cifra che Jimin questa sera sta sudando per portare a casa con un secondo lavoro?
Sono un codardo perché continuo a mentire?

"Ecco a te..."
Ricevo ormai quello che è il sesto bicchiere di..cosa ho ordinato?
Butto tutto giù assorto nei più confusi pensieri.

È bello.
È questo che nessuno riuscirà mai a capire.
Perché è così sbagliato? Non può essere così sbagliata come cosa.
Non sto commettendo nessun reato,non sto assumendo nulla di illegale e non sto infastidendo nessuno.

Sono solo.
Io e forse il più grande piacere di questo ultimo anno.
Mi sento coccolato,avvolto in una fantastica bolla leggera e amarognola proprio come tutti i liquidi che sto ingerendo.

Forse,su una cosa ho ragione.
Che tutto questo non è sbagliato.
Non lo è mai stato.

"Altri tre,questa volta puoi usare quei bicchieri?" Indico dei bicchieri di dimensioni maggiori,bicchieri appositamente usati per drink.
"Sisi quelli,tutti e tre con del rum bianco. Lisci,senza ghiaccio"
Poggio il volto contro il palmo aperto,beandomi della leggerezza del mio corpo,del calore sulle mie guance.
Del sorriso che involontariamente nasce sul mio volto.

"Torni col solito taxi bei capelli? Sei messo abbastanza male..."
Verso il dolce liquido nei bicchieri da me consigliati.
"Cosa..? Taxi? Ma magari questa sera rientro in casa in grande stile chiamando l'autista di mia nonna....capisci? Io posso chiamare un'autista! Ma non posso fare nulla per lei.....i nostri stupidi soldi non bastano."
Scuoto il capo ridendo contro il vetro del bicchiere.