• Capitolo quarantatrè •

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'Sto cadendo,con la gente che sta intorno..
Ma prima che toccherò il fondo,ci sarà tempo?
Potrò trovare qualcuno lì fuori che..'

Jimin's point of view•

"Ragazze scusate ancora per essermi presentato trenta minuti prima della chiusura,ma si è trattata di un'urgenza"

Sorrido,cedendo alla cassa del salone probabilmente le mie quasi ultime banconote della giornata.
"Figurati Jimin,per te siamo sempre disponibili e ti stanno benissimo,come ogni colore del resto.."

Ma certo,sempre disponibili per me.
Chi avrebbe avuto mai il coraggio di rifiutare il pazzo squilibrato che cambia colore di capelli ogni paio di settimane,il pazzo dal ragazzo defunto.
Inutile nasconderlo,sono gentili con me solo per le voci che corrono in giro,perché non sfruttare in momenti come questo per tali favoritismi?

Ritorno velocemente in casa correndo in bagno,per specchiarmi al meglio.
Il gonfiore agli occhi persiste,i segni del pianto ancora evidenti sul mio volto.

Sarà stato anche questo ad impietosirle?
Nel calarmi velocemente la tinta sul capo nonostante l'ora di chiusura?

"Jimin..cosa hai fatto? Dove sei stato?"
Ignoro l'incessante bussare di Yun alla porta,alzando il volume del cellulare,colmando il silenzio del bagno,canticchiando,seguendo la melodia.

Lavo al meglio il mio corpo,applicando successivamente della crema su ogni centimetro di pelle,sorridendo al mio stesso riflesso.
Perso totalmente nella confusione e nella melodia,inizio a correggere in difetti sul mio volto,compiacendomi ad ogni dettaglio aggiunto.
Sorrido ai miei occhi,contornati dall'ombretto scuro,alle mie labbra impregnate di gloss color pesca.
Mi lascio avvolgere dalla mezza boccetta di profumo che velocemente spruzzo su tutto il corpo,cambio i pendenti argento alle mie orecchie,sostituendoli con alcuni più grossi e neri.

"Jimin..mi dici che succede?"
Cammino per il corridoio,andando in camera dove inizio a frugare cercando qualcosa di pulito.

"Jimin potresti smetterla di ignorarmi?"
Yun batte una mano contro la mia scrivania,rialzo lentamente lo sguardo,annoiato,sorreggendo dei pantaloni lucidi,seguiti da una canotta grigia.

"Lavoro Yun.
Devo lavorare"
Alzo le spalle infilando le cosce nel tessuto freddo,coprendo il petto con la canotta e coprendo successivamente le spalle con una camicia di velo,lasciata aperta e libera contro i miei fianchi.

"Lavori? Lavori e sei scappato di casa per tingerti i capelli di rosa,ritornare ed ignorarmi con della musica?"

Sistemo la mia figura allo specchio ancora una volta,riapplicando una sottile linea scura all'interno degli occhi,battendo il piede a ritmo di musica.
"È stata una giornata stancante per tutti ok? Riposati io vado a lavoro"

Continuo a fissare la mia immagine allo specchio,dando qualche colpo di lacca alla nuova chioma zuccherata,in perfetto contrasto con la scura palette di abiti e trucco.
Perdendomi semplicemente nel materiale,nel sistemare al meglio i miei abiti,il trucco,qualsiasi cosa.

Non penso ad altro.

Non penso ad altro,al nulla,nemmeno mentre guido verso la villa.

La porta principale si apre,rivelando una delle solite domestiche.
"B..buonasera,questa sera non c'è nessun evento..non lavora qui giusto questa sera? Desidera?"

Le dico velocemente di non essere qui per nessuna delle solite serate di beneficenza,party,nulla di nulla.
Chiedo velocemente del secondo padrone di casa,il giovane e strambo,il piccolo figlio viziato e fuori dalle righe.

 • Electrical Storm • (Jikook•Kookmin)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora