• Capitolo quarantasette •

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'Ti ho ferito ma c'è sangue mio a terra.'

Jungkook's point of view

"Avanti! È facilissimo! Tu gli offri un bicchiere d'acqua e ripulisci il bordo del suo bicchiere con questo tampone!"
Ar agita le braccia al cielo,agitando a sua volta le bacchette tra le sue dita.

"Abbassa la voce...e poi dimmi dove hai preso questo kit?"
Inarco un sopracciglio,ringraziando la cameriera per le successive portate consegnateci.
Siamo a pranzo,sotto continue chiamate e messaggi ricevuti da Ar,con la solita urgenza di parlarmi.

"La madre di una mia amica è infermiera"
Taglia corto,portando un secondo grosso boccone alle labbra tinte di blu scuro.
"Amica? Non mi avevi detto di odiare le galline al tuo istituto?"
Passo lo sguardo dal suo volto rosso al kit che fuoriesce dalla sua borsa.

"Ehm...quelle in istituto..ma ho altre conoscenze.."
"Ar...."
"Non ho fatto niente di illegale Jungkook! Prendi questo kit e fai come ti dico!"
Spalanca gli occhi unendo le mani in una sorta di preghiera,agitando le spesse ciglia.
"Ti prego,ti offro il pranzo oggi!"
Cantilena agitando le spesse trecce blu,che fuoriescono dal berretto.

Sospiro annuendo lentamente il capo.
"Ok...lo farò..."
"Siiiiiiii!!! Sei fantastico!!! Sapevo che prima o poi accettavi!!!!"
"Ti ho detto di non urlare....e non c'è bisogno che mi offri il pranzo,lo farò comunque....."
Porto gli occhi al cielo,pensando già alle conseguenze di questa mia decisione....

"Perfetto allora se paghi tu,prendiamo un'altra porzione di questi qui? Si,ti voglio bene!"
Lancia un piccolo occhiolino,prendendo un secondo assaggio.

Ti voglio bene....

Perché fa così strano sentirselo dire?
Perché mi fa così tanto piacere pranzare in compagnia della stramba ragazzina dai capelli blu?
Non ho mai pensato,in tutti questi anni,a come ci si sente a non essere soli,ad avere una spalla,una persona speciale su cui puoi sempre contare,una persona a cui dirle che le vuoi bene,dal cuore.

"Ar..."
Sussurro,poggiando le bacchette per un secondo.
"Ok....lo sapevo....ci hai ripensato...."
"No,non ci ho ripensato."
Rialzo lo sguardo,incontrando il suo,confuso.
"Hai mai pensato a come potrebbe essere il tutto?
Dico nel caso in cui..in cui sul serio siamo fratelli...tu..tu ci hai pensato?"
Lascio vagare lo sguardo oltre la sua figura,perdendomi in un vortice pieno di confusione e di pensieri.

"Si,sarebbe bello e tu?"
Sorride,timidamente per la prima volta,contagiandomi in un sorriso tenero e spontaneo.
"Credo,si anche per me sarebbe bello...ma..in caso contrario?"
Riporto nuovamente lo sguardo sul suo volto,lasciandole intravedere la mia totale confusione.

"In caso contrario ti va di essere il mio non fratello?
Mi sono affezionata a te Jungkook,davvero...posso continuare a romperti lo stesso vero?"
Scoppia in una grossa risata,nascondendo i grugniti divertiti dietro una mano.

Sono felice,non so il perché,ma credo di esserlo.
Ho trovato il coraggio di rivelare a me stesso,che forse avere sempre qualcuno intorno,non è poi così male.
E forse tutta questa storia,potrà portarmi un sorella,potrà portarmi un'amica sincera,un qualsiasi cosa il destino voglia...

Jimin's point of view

"Stai zitta,Yun stai zitta non farmi ridere!"
Nascondo le risate attraverso la spalla di Yun,mentre Iseul addenta una fetta di plum-cake.

Sono le diciannove.
In Corea l'orologio segna le tre del mattino circa.

Amsterdam è davvero molto carina,abbiamo pranzato in un piccolo ristorante lungo il canale,ho scattato innumerevoli foto ed ora siamo seduti in uno dei tanti coffee-shop della città.
Mok è al bancone che si consulta su quale e quanta erba acquistare,mentre io e le ragazze siamo al tavolo,bevendo e mangiando alcuni dolci non tanto convenzionali ecco.

 • Electrical Storm • (Jikook•Kookmin)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora