• Capitolo ventisei •

744 56 37
                                    

'Le cose preziose e fragili,
hanno bisogno di mani speciali'

Ho passato tutto il pomeriggio tra piccole forbicine e gancetti,sono stato sbadato come sempre e si era impigliato in questa stupida coperta verde acqua.

Ma ci sono riuscito,adesso è come nuovo.
È sempre qui con me,stretto al mio polso.

Jungkook's point of view •

Un arancio totalmente in contrasto col precedente grigio,anche il taglio ha subito qualche piccola modifica,una frangia verso la fronte spettinata e allo stesso tempo ricercata.
È un colore davvero molto azzardato,ma gli dona veramente molto,si.
Gli da una nuova luce.

"O mi prometti di farmela guidare nei prossimi giorni o non ci salgo ora."
Passa una mano tra i capelli lucidi,forse per accentuare,ai miei occhi,la nuova chioma.
Ho imparato a riconoscere pian piano i suoi piccoli gesti.
Dal toccarsi spesso i capelli,per tenerli sempre in ordine,dal ripassare di tanto in tanto il balsamo per le labbra custodito preziosamente sempre in una delle tasche degli stretti pantaloni.
Dallo schioccare le dita,in situazioni non molto piacevoli e dai suoi movimenti per accentuare un particolare outfit,è da Jimin.
È  Jimin.

Tante piccole sfumature che sto annotando mentalmente giorno dopo giorno.

"Perché devi sempre minacciarmi? Hai almeno la giusta patente?"
Recupero il mio casco grigio dal sedile,porgendo a Jimin quello totalmente nero.

"Non so nemmeno come si mette in moto,ma ci sei tu.
Voglio assolutamente delle lezioni in questi giorni,non accetto un no come risposta"
Punta l'indice contro il mio petto,battendolo più volte per marcare le sue stesse parole.

"Ehi mandarino,per poterla guidare sai che c'è bisogno della apposita patente.."
Indico con gli occhi la chioma colorata facendo nascere in Jimin un'espressione totalmente buffa,carica di rabbia per il nomignolo.

"Non chiamarmi mandarino,sono bellissimi."
Le piccole vene sul collo leggermente in rilievo per la rabbia,che sta cercando di reprimere.

Sono bellissimi.
Non ha tutti i torti.
Come può non risultare bellissimo?
Qualsiasi cosa su di lui lo è.
Riesce sempre ad essere impeccabile e ben abbinato in qualsiasi occasione.
Sempre.

"Stai bene Jimin,scherzavo"
Ammetto,per un attimo serio.
Beccandomi un piccolo sorriso compiaciuto.

"Dove andiamo? Non mi hai detto l'indirizzo e non ho il navigatore come in auto qui.."
Continuo cercando le mie cuffie tra la giacca,una da porgergli.

"Ti indicherò io,non è molto distante,cos.."
Guardacon confusione la cuffia che gli sto porgendo,scrutando con attenzione.

"Prendila,in assenza dello stereo,mettila sotto il casco non cadrà e questa volta sceglierò io!"
Sistemo la cuffia e successivamente il casco sopra il mio capo,posizionandomi sopra la sella.

Avvio una delle mie solite playlist prima di riposare il cellulare nella tasca della giacca,il vuoto dietro la mia schiena annullato dalla presenza di Jimin,porto entrambe le mie mani al manubrio dando una primo scatto al motore,per fargli capire di reggersi per poi partire.
Annulla la poca distanza rimasta sulla sella scivolando contro la mia figura,aggrappandosi con le cosce ai miei fianchi e stringendo il mio busto in un forte abbraccio.
Dovevo pensarci assolutamente prima,dovevo recuperare questo ammasso di motori dal garage molto tempo fa.

Non ne ho mai desiderata una,non sono mai stato un amante dei motori.
Il perché di questa motocicletta tra le mie mani?
Il solo gusto di richiedere qualcosa di totalmente contrario alla persona di mio padre,alla sua calma,alla sua compostezza.
Alla fine del mio ultimo anno delle superiori,per il mio diploma,instaurai una sorta di patto,il massimo dei voti in cambio di una motocicletta.
Il ricordo della sua  faccia è sempre stampato qui,la sua faccia soddisfatta perché sapeva di vincere lo stupido ricatto.
Ed accettò.

 • Electrical Storm • (Jikook•Kookmin)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora