• Capitolo tre •

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È davvero una brutta giornata oggi sai,
non ho alcuna voglia di alzarmi da questo stupido letto,non ho alcuna voglia di quelle stupide chiacchierate.

Ho solo bisogno di un abbraccio e tu non sei qui con me,mentre io sono qui.
Sono qui per te.

•Jimin's point of view•

"Probabilmente questa sera non tornerò a casa a mani vuote"
Shin indica con il capo verso la sua sinistra indicando una ragazza che gli abbozza un timido sorriso,mentre il cameriere poggia le nostre birre alla spina sul piccolo tavolo,mi porto un sorso alle labbra e cerco di rispondere velocemente al messaggio di Eunji.

Due settimane fa in discoteca,dopo circa cinque giri di tequila,io ed Eunji ci siamo scambiati i numeri, alcuni messaggi giornalieri seguiti da qualche giro sul sedile posteriore della sua auto.

Da Eunji:
Dopo posso accompagnarti a casa se vuoi.

Inoltro la mia posizione e poso il cellulare nella tasca del giubbotto,niente di che,ma passabile per qualche rapporto occasionale,distrarmi e accontentare le naturali richieste del mio corpo.

"Yun mi ha detto di tacere ma non riesco mi conosci!" Shin schiocca le dita nervosamente,roteando gli occhi verso il soffitto.
"Sputa il rospo"
Lo incito,prendendo un secondo sorso.
"Avanti!"

"Posso solo dirti che quest'anno i festeggiamenti inizieranno al pomeriggio"
Avvampa in un solo colpo,schiaffeggiandosi le guance,consapevole di aver appena rivelato dettagli,consapevole di doversi difendere dalla furia di Yun.

Irreparabile furia di Yun.

"Mi ammazzerà lo so mi ammazzerà non dovevamo rivelare assolutamente nulla"
Continua e non posso fare a meno di scoppiare in una grossa risata,osservando il terrore nei suoi occhi,immaginando Yun mentre sul serio riempie il suo volto di sberle,per avermi rivelato un solo dettaglio riguardo i festeggiamenti.

Da trazione ormai Yun organizza per il mio compleanno una festa in tema,curando ogni minimo particolare,quella dello scorso anno...

'Avanti su spegni le candeline!'
La mente ritorna velocemente alle immagini stampate nella mie mente dello scorso anno.
'Questa volta non ci sarai per incitarmi a spegnerle'
Penso,stringendo i pugni per qualche secondo,scaccio via i pensieri e ritorno alla realtà,ritornando tra le pareti del piccolo pub scuro.

"Prometto che non le dirò nulla"
Annuisco distrattamente,sorrido e poggio la mano sul cuore a mo di giuramento.

• Jungkook's point of view •

Ripiego i cartoni oramai vuoti del cibo d'asporto  infilandoli in una busta dei rifiuti facendoli urtare contro le lattine delle bibite gassate,non sono cambiati per nulla,i ragazzi sono andati via senza aiutarmi minimamente nel ripulire il salone.

Classico.

Mi dirigo in camera,prendo un borsone e vi ci infilo dentro un paio di felpe pulite e un jeans e il piccolo borsello contenente alcuni effetti personali.
Domani è mercoledì.

Dedico il mercoledì per ritornare a casa da mamma,passare un pomeriggio con lei e portarle i suoi fiori preferiti,cercare di chiacchierare,quando è possibile...cercare di trascorrere quanto più tempo possibile al suo fianco.

Spero vivamente di non ritrovarla peggiorata,la scorsa settimana era davvero felice e sembrava davvero essere quella di una volta.

Forse.

Asciugo con il dorso della mano una lacrima calda che scende sulla mia guancia,ritrovandomi in lacrime come ogni singola volta,in cui mi ritrovo a soffermarmi sulla realtà che mi circonda,lei è l'unica persona al mondo che conosce il vero Jungkook,è l'amica più cara,la persona più importante della mia vita.
Davvero molto maturo Jungkook,complimenti.
Ritrovarti a frignare come un bambino,disperarti perché l'unica vera persona al mondo a cui sai aggrapparti è tua madre.
Certo,ci sono i ragazzi,ormai sono come fratelli per me ma non riesco più a sopportare la sua assenza,il suo stare male.
Le ho sempre raccontato tutto di me.
Le mie incertezze,le mie paure.
Le mie gioie,i miei primi appuntamenti,con tutte le loro difficoltà adolescenziali.

La mia omosessualità.
Mi ha sempre cullato nel suo infinito amore,proteggendo la mia sessualità lontano dal giudizio estremamente critico e severo di mio padre,totalmente restio sull'argomento.

'Sei un fiore Jungkook,sei tanto bello quanto delicato,non permettere a nessuno di farti appassire,tanto meno da tuo padre'
La sua dolce voce risuona nella mia mente e non posso fare altro che iniziare a singhiozzare sempre più forte,portando la testa tra le ginocchia,il respiro inizia a farsi sempre più corto.
"..Scusa mamma sto sbagliando tutto,mi sto strappando i petali da solo...forse sto appassendo"

• Jimin's point of view •

La pelle fredda delle tappezzeria si scontra contro la mia schiena nuda e stringo alcune ciocche di capelli di Eunji gemendo sentendo la punta della sua lingua sfiorarmi i testicoli,riapro gli occhi per osservare i vetri oramai opachi,li richiudo lasciandomi andare al piacere aumentando la stretta alla folta capigliatura del moro,impegnato tra le mie gambe.

Mi sorride soddisfatto mentre con un dito si ripulisce le labbra unte del mio piacere per poi ritornare alla postazione del guidatore.
Riporto su i miei boxer ed alzo il bacino per poter far risalire su per le cosce i jeans,riprendendo fiato.

"Ti va il secondo round?"
Cerca di riabbassarmi nuovamente i pantaloni,gli sorrido alzando di scatto la lampo dei jeans.
Fermando subito il troppo entusiasmo,la sua troppa libertà decisionale.
"Magari la prossima volta"
Mi volto per recuperare la t-shirt contro la tappezzeria.

Riaccende il motore,sospirando.
"Ti riaccompagno su"
Si guarda allo specchio,cercando di sistemare con le dita la capigliatura oramai disordinata.
"Puoi lasciarmi alla prossima a destra,preferisco fare due passi"
Gli comunico infilando le braccia all'interno del giubbotto,richiudendomi nuovamente nel mio vortice di pensieri.
Perdendomi ad osservare il paesaggio notturno lungo la carreggiata.

Aspetto che l'auto si sia allontanata di qualche metro per iniziare a camminare nel buio,nella leggera frescura notturna.
Dopo pochi minuti arrivo a destinazione,porto il mio peso sull'erba umida,mi guardo intorno sospirando.
Il solito marciapiede,il solito asfalto ed il solito albero abbattuto.
'Proprio in un brutto posto come questo dovevo venire a trovarti'

Penso strappando qualche filo d'erba umida dal suolo,iniziando a giocarci.
'Lo so,non è esattamente il tuo tipo,ma è carino dai'
Continuo tra i miei pensieri riferendomi ad Eunji.

Questo posto ha lo stesso odore di quella maledetta notte dello scorso anno,solo la luna sembra essere diversa,questa sera è piena come non mai,fiera e luminosa al centro del grande cielo scuro.
'Ho sempre detto che eri una frana alla guida' Ironizzo lanciando i ciuffetti di erba nel vuoto davanti a me,stringo le ginocchia al petto riportando i pensieri indietro nel tempo accarezzandomi la piccola,quasi impercettibile cicatrice sul dorso della mano auto procurandomi una serie di piccoli brividi lungo la nuca.

Le urla,il mio tentativo di riportare in carreggiata l'auto..e poi il vuoto.
Il buio.
La disperazione.

 • Electrical Storm • (Jikook•Kookmin)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora