• Capitolo trentadue •

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'C'è un tempo per mantenere le distanze,un tempo per distogliere lo sguardo.
C'è un tempo per tener giù la testa,per proseguire la tua giornata.'

Fin dove possibile, gli alcolisti cercano di nascondere le difficoltà nel rapporto con l'alcol.
Ciò contribuisce a consolidare la dipendenza da alcol e a renderla più difficile da recuperare.

•Jimin's point of view •

"Cosa vede lei qui? Avanti è la seconda volta che lo ripeto!"

Indico più e più volte il disegno fatto da Hea passeggiando nervosamente all'interno dello studio della dottoressa Choi.

"Jimin...capisci che non puoi piombare qui non rispettando il nostro solito appuntamento?
Per giunta mi chiedi di analizzare un disegno di una bambina che non conosco.."
Allontana lentamente il disegno dal piccolo tavolino porgendomelo gentilmente.

"È seria? Non ha mai avuto problemi con orari o giorni prestabiliti!
Sono sempre piombato qui quando ne avevo più bisogno e ora inizia a fare problemi nel rispettare i giorni prefissati?"
Punto una mano sul mio fianco massaggiandomi i capelli nervosamente.

"Da ora si.
Devi attenerti strettamente ai giorni che concordiamo Jimin..mi dispiace.
E se senti il bisogno di venire qui,da oggi voglio essere contattata e non voglio in alcun modo che ti presenti qui senza preavviso,è chiaro Jimin?"

Sono io che sono impazzito o il suo nuovo comportamento è totalmente strano?

"Si sente bene? Durante questo ultimo anno non ci sono mai stati problemi o richieste del genere..."

Sospira prendendo tra le sottili dita la solita penna,abbassando lo sguardo.

"Mi dispiace Jimin,da oggi queste sono le regole..non posso permettermi troppi pazienti che si accavallano,per questo ti chiedo collaborazione.."
Annuisco,forse ha troppi pazienti da gestire...

"Si ma lei deve dirmi cosa pensa di questo disegno perché sono due notti che non dormo! Lei parla di solletico..di coccole speciali..e mi mostra questo disegno..io sono preoccupato,capisce?"
Credo di aver alzato leggermente il tono della mia voce,sfrego più e più volte i miei palmi aperti sulle ginocchia.

"Jimin.." Prende un lungo respiro "..Io non posso assolutamente mettere mani su questo disegno non conosco la bambina,non è una mia paziente e tu non dovresti andare in giro cercando risposte.
Non posso cacciarmi io nei guai dando un mio parere,non puoi tu cacciarti nei guai prendendo responsabilità che non ti competono per il momento.."

Rigiro tra le mani il disegno e le immagini della cartella dei gemelli scorre senza sosta davanti ai miei occhi.
Il presunto suicidio della madre,per ipotetica depressione.
Le accuse di violenza domestica nei confronti della madre.
Il padre tenuto lontano dai gemelli durante la loro permanenza al centro.
Hea ed il suo continuo ripetermi delle coccole speciali.

"Il solo pensiero mi fa torcere le interiora...c'è qualcosa che non quadra..."
Ammetto sistemando il foglio all'interno del mio zaino.

"Parlane con chi è al centro Jimin.
Esponi tutte le tue osservazioni..io non posso aiutarti mi dispiace...
Per il resto? Come ti senti? Avanti raccontami queste ultime settimane.."

Riprende nuovamente la penna ed il solito taccuino tra le dita.

"Diciamo che questo dimostra il riassunto di queste ultime settimane"
Sorrido leggermente scacciando i pensieri negativi,alzando il telefono a mezz'aria e mostrandole lo schermo illuminato del mio cellulare,il blocca schermo del mio cellulare.

Tre sorrisi che illuminano un piccolo schermo,tre persone che stanno portando della luce dopo così tanto buio,tre persone che rendono le mie giornate leggere,tre persone che mi fanno pensare sempre meno a ciò che giace tra le lapidi bianche.

 • Electrical Storm • (Jikook•Kookmin)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora