'Riesci a sentirmi?
Sto comunicando con te,è tardi lì?
Se tu sapessi...quando mi guardi con quegli occhi grandi,forse un po' troppo sinceri,si vede quello che pensi.'•Jungkook's point of view •
Accendo le luci in salone,distrattamente poggio il mazzo di chiavi sulla mensola chiara e con passi meccanici mi dirigo in bagno.
Mi privo di qualsiasi indumento,poggiando il tutto nel grande cesto dei panni sporchi,pieno per metà.
Entro in doccia portando il capo sotto al grande getto tiepido,massaggio i capelli,poi il collo ed infine braccia e petto.Senza rendermene pienamente conto,mi ritrovo fuori il box doccia,asciugo il mio corpo umido e passo subito ad asciugare i capelli fradici.
Indosso successivamente un pantalone morbido di tuta ed una felpa chiusa,il tutto appena stirato dalla dolce donna che da qualche settimana si occupa di tutto l'appartamento,una vera salvezza.Ritorno in cucina e noto l'aspirapolvere accanto al frigo,lascia sempre nel solito posto l'elettrodomestico.
Appoggio il peso accanto al frigo,guardando il pavimento sotto i miei piedi nudi.
Jimin mi ha baciato.
Io ho risposto,ho baciato Jimin.
Ci siamo baciati.Aziono inconsapevolmente l'aspirapolvere iniziando a muoverlo con piccoli movimenti,avanti ed indietro.
Tenendo il peso contro il frigo ed i piedi uniti.Mi perdo nei miei stessi movimenti e nel suono che produce l'elettrodomestico tra la mia mano.
Non so il perché,ma sin da bambino il suono mi ha sempre rilassato.
Ed ora mi ritrovo a fissare il pavimento,fermo come una statua mentre muovo leggermente il polso facendo oscillare di pochi centimetri l'oggetto sul pavimento.Jimin mi ha baciato.
È il mio unico pensiero.
Ripeto la frase nella mia mente,associata alle immagini.
Jimin che mi richiama.
Il suo silenzio.
Le sue labbra sulle mie.Le sue labbra.
Inaspettate,morbide e piene al punto giusto.
Precise,inumidite dal balsamo ciliegia.
E la sua lingua....paradisiaca.
Così lenta ma decisa nei movimenti,dal retrogusto di caramelle gommose,così meravigliosamente da Jimin.I miei pensieri muti vengono cullati dal continuo e grosso rumore elettrico.
Ormai non so da quanti minuti il mio braccio accompagna i movimenti,senza preoccuparmi di disturbare i vicini.
Non mi importa di nulla,perché...Perché Jimin mi ha baciato.
Doveva andare così?
Lo avrà pensato da giorni?
È stato spontaneo?
Perché lo ha fatto proprio ora?
Gli sarò sembrato disperato?
Gli sarà piaciuto?
Perché è andato via senza rivolgermi la parola?Trascorro ancora altri minuti tra la penombra del salone,ripensando a tutto e continuando a farmi domande su domande.
Un piccolo fischio,seguito da un piccolo botto.
L'aspirapolvere cessa di produrre suoni,di funzionare.Mi riprendo dal mio stato di trans,fissando prima l'orologio e poi l'elettrodomestico ormai rotto tra le mie mani.
Ho passato ben quaranta minuti in questo stato."Bene....dovrò comprarne una nuova.."
Mi gratto la nuca,lasciando il salone alle mie spalle,diretto in camera.04:50
Sveglio da ore fisso il soffitto.
Devo vedere Jimin,ho bisogno di rivederlo.
E stare in questo letto mentre lui è al lavoro non è la soluzione più adatta.
Corro velocemente via dalle lenzuola,indosso calzini e scarpe,sistemo la mia felpa e recupero una giacca di jeans.
Chiavi di casa,chiavi dell'auto e recupero dal cassetto in cucina i due cucchiaini da gelato,portati da Jimin la sera in cui abbiamo cenato qui.
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• Electrical Storm • (Jikook•Kookmin)
Teen Fiction'Nei giorni di pioggia andiamo fuori a nuotare, nuotando nel suono,sei sempre nella mia testa. So che non è abbastanza,se il cielo si apre, ci deve essere un modo di tornare ad amare e solo amare. L'allarme dell'auto non ti farà dormire,sei tenuto s...