• Capitolo cinquantadue •

654 63 48
                                    


'Amarti m'affatica,mi svuota dentro.
Qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto...
Amarti m'affatica,mi dà malinconia.
Che vuoi farci è la vita.'

Jungkook's point of view •

La penombra causata dal totale buio del salone misto all'unica fonte di luce,il solito televisore.

L'appartamento silenzioso,il basso sottofondo dei dialoghi,sicuramente uno dei suoi film preferiti,che conoscerà a memoria.

Il cardigan maltrattato,per le lunghe ore passate sul divano,la spessa montatura nera da vista perfettamente in contrasto con la piccola porzione di naso.

La classica aria indecifrabile mista al profondo ed intenso profumo,il mio preferito ormai,unico e solo,attualmente,in grado di rassicurarmi...diffondere nel mio petto un vento di calore.

Perplesso ripenso alla sua affermazione,slacciandomi ormai esausto il cravattino alla gola.
"Cosa..che intendi dire?"
Lascio vagare le dita umidicce lungo la giacca,slacciando anch'essa,sempre più esausto di essere fasciato dal ridicolo completo,che sembra risucchiarmi secondo dopo secondo aria.

"Tu cosa hai da dirmi? C'è qualcosa che ti turba?"
E senza mai smettere di osservarmi con tutta l'indecifrabilità del mondo,versa lentamente alcune dita d'acqua in un bicchiere,lasciandolo scivolare nella mia direzione.

Un intero universo,tutto contro.

Il solito vortice di pensieri affolla e si dirama nella mia mente,cercando le giuste parole con cui esprimermi.
Ripenso alla serata,ai minuti nel bagno,alla serata in cui ho lasciato Jimin sul ciglio della strada,a tutto.

Ancora ed ancora.

"Credo di non sapere da dove partire....Yun è stata brava,ancora devo ringraziarla..siamo scappati via,l'ho accompagnata dal.."

"Si dal coglione,nonostante mi faccia molto piacere parlarne male ora non è questa la mia priorità e tanto meno parlare delle abilità teatrali e convincenti di Yun."
Il mordersi le labbra e roteare gli occhi.

Uno dei tanti segni negativi,intrinsechi di superiorità o antipatia che fanno parte di Jimin,i tratti ed atteggiamenti che assume quando é nervoso,quando ha una tesi da portare avanti o semplicemente è annoiato.

"C'era non è così?"
L'espressione piatta,annoiata inizia a colorarsi di impazienza,di curiosità nel tirarmi quanti più pensieri dalle labbra.

C'era...

"Non ti sto seguendo..."
Poggio il bicchiere ormai vuoto sulla piccola superficie chiara,allargando le palpebre,con fare interrogativo.
"Lo sai a chi mi riferisco,credi che sia stupido?
Che non mi sia accorto di tutto il nervosismo qualche ora fa?
Il tennista,l'allenatore o non ho ben capito cosa fa nella vita,che ruolo occupa...di lui sto parlando."

Sorride.
Un cattivo segno,il piccolo sorriso teso.
Il sorriso che preannuncia una delle risate isteriche,complici di malessere,discussioni.

Sorride.
Un buon segno,è teso e nervoso,velatamente esprime qualcosa.
Gelosia?
Rabbia?
Preoccupazione per me?

"Si...c'è ad ogni evento organizzato da mia nonna,quindi si."
Fisso il bordo del bicchiere umido,sentendo lo stomaco prendersi gioco di me e non per l'alcol,ma per i pochi insignificanti minuti al bagno.

"Jungkook inutile girarci intorno conosco come i palmi delle mie mani quegli occhi,il tuo sguardo basso ed il tono della tua voce,cosa è accaduto?"
Con un balzo riporto lo sguardo nella sua direzione,alzando il mento più veloce che mai,un volto serio e duro al di sotto degli spesso occhiali neri,narici dilatate ad ogni respiro.

 • Electrical Storm • (Jikook•Kookmin)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora