• Capitolo quindici •

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Jimin's point of view

È sempre stata una cosa così naturale per me,ascoltare le persone,le loro emozioni,i loro ricordi..le loro storie.

Ma il mio più grande difetto è quello di non riuscire a non farmi coinvolgere emotivamente dai racconti,sono sempre lì pronto ad ascoltare e pronto a lasciarmi andare alle emozioni che mi trasmette il narratore,in questo caso mi sento così triste nel leggere la malinconia negli occhi di Jungkook.

Sento tutto il suo dolore,lo sento nello sguardo,nel tono della voce,nei gesti che compie,come adesso che siamo fermi alle casse e rigira intorno al suo indice quel piccolo anellino argento,la sua mente starà sicuramente vagando in qualche altro ricordo,starà sicuramente rivivendo un felice momento in compagnia di sua madre.

Resto in silenzio posizionando il contenuto del carrello sul rullo,lasciandolo in balia dei dolci ricordi e decido di non proferire parola.
Conosco molto bene quello sguardo,quello stato di trance,dove cerchi con tutto te stesso emozioni e immagini attraverso i ricordi,attraverso il passato.

'Come io cerco te,lui è molto fortunato sai?
Può ancora abbracciare la mamma,può ancora sentire il suono della sua voce..io posso solo avvinghiarmi ai ricordi.
Ma forse lui non è consapevole di questa sua fortuna se così possiamo chiamarla...magari ha bisogno di qualcuno,che gli faccia aprire gli occhi..magari posso fargli capire che non tutto è perduto,come lo è per me.'

Jungkook afferra due sacchetti di plastica ed usciamo dall'uscita secondaria del supermercato.
Un leggero e caldo vento accarezza i nostri volti,spettinando i lisci capelli del dolce e malinconico ragazzo al mio fianco,mostrando la sua fronte chiara.
Il suo silenzio e la sua espressione rendono il suo aspetto a tratti più..giovane?
In questo momento può essere scambiato per un diciassettenne,la larga felpa verde militare e i pesanti stivali,lo sguardo basso.

"Yun è fuori per un appuntamento ed è ora di cena ormai,a pochi passi c'è un buon locale d'asporto,che ne dici di prendere qualcosa?
Magari dopo mi fai assaggiare i biscotti dalla confezione verde"
Riporto leggermente il capo nella sua direzione,come per svegliarlo dai suoi mille e tormentati pensieri.
"Lo so che hai fame"
Sorrido,cercando di sollevare solo per qualche secondo il suo brutto umore con un secchio ricolmo di pollo fritto magari,un po' di compagnia.

Rialza lo sguardo stanco,spento ed arreso nella mia direzione stirando leggermente la sua espressione in un sorriso,accentuando maggiormente quella sua area da ragazzino,che gli incornicia il volto.

Una volta entrati in casa poggiamo i sacchetti contenenti la spesa al suolo.
"Lasciali pure lì,ci penso dopo a riporre il tutto adesso mangiamo oppure si raffredda il pollo!"
Apro il frigo,prendendo delle bibite,posizionando poi due tovagliette sul tavolo in cucina,prendo qualche tovagliolo in carta e sistemo i secchielli tiepidi fuori dalla busta dell'asporto,due ricolmi di pollo fritto e due confezioni di contorni,due bibite alla spina e qualche confezione di salse.

Jungkook prende timidamente posto di fronte,qualche sorso della sua bibita.
"Io in genere così faccio"
Ammette ad un tratto gettando la sua confezione di contorni all'interno del secchio di pollo iniziando ad agitarlo per mescolare per bene il tutto,sorridendo proprio come un bambino,prendendo il tutto tra le dita per poi intingerlo nelle salse e prendere un grosso boccone annuendo di gusto socchiudendo le palpebre.

Mi prendo qualche secondo per osservare la scena,le guance piene e le dita unte e ricoperte dal sale,il sottofondo di uno stupido programma in prima serata,il sorriso di Jungkook.

Sono riuscito,con poco,ad alleviare la sua tristezza.
Lo spero.
"Mi hai convinto,provo anche io"
Decido di seguire i suoi movimenti,afferro la mia confezione imitando il suo stesso procedimento.

 • Electrical Storm • (Jikook•Kookmin)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora