CAPITOLO 114-Si riparte da qui

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"Mio caro amore mio,
ti conosco tutto, ma di viverti non mi stanco mai. Ti guardo, e sempre mi emozioni. Senza di te, la mia vita sarebbe una pietanza insipida, un cielo nuvoloso, una musica incompleta, senza il finale, sospesa a mezz'aria. Ero una melodia stonata, ma tu mi hai reso armonia. E gran parte del senso del mio vivere sei tu: sono le nostre cazzate, il nostro ridere per niente, le nostre confidenze a bassa voce, sotto le lenzuola, il nostro farci gli scherzetti in bagno la mattina, è essere genitori insieme, camminare insieme lungo questo cammino, sentirci sempre una cosa sola. È superare i problemi, le difficoltà. È essere "noi" e basta. Solo noi sappiamo cosa vuol dire essere "noi". Diciamo "noi" e diciamo tutto.
Noi siamo le cose piccole, e quelle grandi. Siamo i sorrisi e gli scherzetti, le battutine, siamo il coraggio di essere genitori in un momento non facile, in un mondo un po' buio. Ma proprio quando è buio, mi insegnasti tu, si vedono meglio le stelle ed io ero buia dentro, e tu hai visto le mie stelle e me le hai fatte scoprire. E, in effetti,  erano proprio tutte lì, dove me le indicavi.
Con te, il futuro mi fa un po' meno paura, perché comunque andrà, tu ci sarai, a sostenermi se cadrò, a darmi forza e slancio, e io farò lo stesso con te. Sarò sempre questo per te.
Crescere i figli è la sfida più grande della vita,dare loro ali forti per poter volare, e una tempra altrettanto forte per fare fronte agli imprevisti, ai problemi, per curarsi le ferite, per resistere ai dardi e per giocare a dadi con la vita, e vincere. È difficile perché noi stessi, genitori, siamo fragili e, del domani, abbiamo paura, ma la speranza è più forte, perché vogliamo vedere come va a finire un'avventura. È come scrivere un libro, e fermarsi a metà, non raggiungere il finale. Non avrebbe senso, nonostante io, tu lo sai, sia stata tentata diverse volte dal farla finita. Ma arrendersi, è da vigliacchi. Ho sopportato il dolore, e sono andata avanti, e poi ho raggiunto l'"oltre", quel luogo superiore dove il passato non ti tocca più, se non per quella piccola,normale, nota di malinconia .
La vita non si può insegnare, su questo siamo d'accordo, ma io con te cercherò di trasmettere ciò che ho imparato e di insegnare alle piccole a scrivere la loro propria avventura, un giorno per volta.
Voglio dirti che, se io ho sempre cercato in un uomo una guida per Giorgia, più che un compagno per me, tu sei proprio ciò che desideravo. E, insieme a te, ho riscoperto il piacere di amare, e di lasciarmi amare a mia volta, capendo sempre di più che era proprio così che io volevo essere amata. Come mi sai amare tu. Tu, che sei un uomo speciale, che sei quel tipo di uomo che, a prima vista, sembra ordinario. Ma poi parla. Scrive. Sorride. Ed è lì che esce tutta la sua straordinarietà.
Non sei il classico "uomo di successo" a cui  ambiscono molte, e che io non riesco a sopportare. Un uomo "arrivato", pieno di sé, che impartisce lezioni agli altri, che si piazza su un fottuto piedistallo, e da lì crede di dominare il mondo, e di parlare alla sua massa informe e adorante. Di uomini così, ne è pieno il mondo. Di persone che si credono grandi perché occupano alte posizioni, perché "loro, sai, si sono fatti da sé........", che magari sono pure un po' disoneste, un po' furbe, un po' raccomandate. Persone che si vestono in giacca e cravatta, e con quel fare di supponenza, ti guardano dall'alto in basso:" tu, misero microbo, tu che sei metri più in basso, o più indietro, che non hai i miliardi in banca, che non sai fare ciò che si fare io, come io solo lo so fare.....Tu, che non carrai mai nulla. Tu, che sei solo un "tu" generico, che non energia, che non vali".
Persone che occupano il posto dei giganti, ma che in realtà sono solo un misero sassolino grigio. Non sono sensibili, non sono intelligenti, non sono colti, perché la persona davvero istruita (non perché ha una laurea alla parete, ma perché, delle nozioni, ha preso la parte migliore, e la laurea non la esibisce, la tiene in un cassetto....). Non sono belle, perché la vera bellezza risiede nell'onesta' di uno sguardo, nella genuinità di un sorriso, e nella sua dolcezza, nella capacità di vedere oltre le cicatrici sul viso di una ragazza che non conosci, come hai fatto tu con me. E, da "brutto" che ti vedevo, anche se non me lo sapevo spiegare, ti ho visto subito "bellissimo", talmente bello che credevo fingessi. Perché era una bellezza troppo rara, la tua.
Tu non sei l'uomo che molte sognerebbero. Tu sei un uomo semplice, di cuore, colto, piacevole, che non segue le mode e che, quindi, è un evergreen😜😂😂.
Tu non sei un arrivista. Tu sei come me. Ed è per questo, amore mio bello, che sono più che orgogliosa di crescere dei figli con te, per ciò che tu sei, e che sempre sarai.
Ci terremo la mano e divideremo a metà le preoccupazioni genitoriali, cammineremo con i nostri figli, con la nostra umiltà, senza la presunzione di "essere", ma con l'ambizione, assieme a loro, di "diventare".
E poi, sì,li lasceremo andare. Giungerà il momento...... Sarà quando saranno più alti di noi e a stento li riconosceremo nei fagottini che abbiamo tenuto tra le braccia, cullato, imboccato, tenuti per mano quando andavano a scuola, che abbiamo fatto ridere facendogli le smorfie. Avranno una voce adulta che noi ascolteremo, e sarà molto diversa da quella acuta che riempiva la casa.
E, se avremo fatto un buon lavoro di squadra io e te, avranno saputo riconoscere i loro talenti, e li avranno esercitati con costanza, e soprattutto sapranno cosa significa essere un fallito. "Fallito" è chi, della vita, non ha capito niente. È chi vive di boria se è "arrivato", e di insoddisfazione ed invidia se ha raggiunto "traguardi diversi" da quelli che per la società sono "traguardi". È fallito un manager pieno di sé, egoista. È un fallito un uomo "normale", frustrato dalla sua normalità. Entrambi perderanno il buono della vita.
Se loro, un domani sapranno cavarsela, saranno consapevoli di loro stessi, e riusciranno ad essere unici, per quanto alto sia il prezzo nella società sempre più "isolante" benché sempre connessa, che abiteranno, noi saremo stati dei buoni genitori. Sarà la riprova del nostro VERO successo nella vita, non i tuoi dischi, non i miei libri, ma ciò che i nostri figli avranno recepito di noi, ciò che gli lasceremo perché, piaccia o no, andrà così. Noi saremo esempio per i posteri. Esempio morale, di onestà, di bellezza interiore, di umiltà.
Giorgia, l'altro giorno, ti ha chiesto a che cosa servissero i libri e la musica, ciò che noi facciamo.......E tu le hai risposto che non servono a niente, perché si può sopravvivere benissimo senza ascoltare musica o leggere un libro, cosa che non accade per l'acqua, o il cibo, ad esempio.
-Ma allora voi fate un lavoro che non serve a niente?....- ha chiesto, legittimamente, Giorgia, con anche Miria che ascoltava, e interveniva.
-L'operaio "fa" un oggetto che poi serve, un cuoco fa un pasto che poi si mangia, una casalinga pensa alla famiglia, a tenere pulita la casa, un architetto arreda un locale, un ingegnere progetta una casa, un muratore la costruisce, un parrucchiere ti lavave e ti pettina, un negoziante ti vende roba, un medico ti cura, un avvocato ti aiuta se sei nei guai, un insegnante ti insegna le cose, una tata si prende cura dei bimbi piccoli se non ci sono i genitori......Ma un musicista e una scrittrice?????? Ne abbiamo parlato a scuola prima delle vacanze, e qualcuno ha detto che quello serve per far divertire le persone, o per diventare famoso.-
-La musica, o scrivere libri serve a darti emozioni che, magari, non sapevi neanche di conoscere.-
La tua risposta, non te l'ho detto, ma sarebbe stata anche la mia.💚
È trascorso un altro Natale insieme a te, amore, e stavolta anche insieme a mia madre: sai, è bastato quasi buffo vedervi a chiacchierare senza che vi prendeste reciprocamente a insulti😂 o iniziaste a litigare.
Lei adesso ti vede un po' diversamente, anche se non ha lo stesso piena fiducia in te: le sembri un "esaltato" e uno che "fa il ragazzino", ma alla fine ha capito anche lei (e convincere lei....ce ne vuole!!! Sospettosa per natura con chiunque abbia a che fare con me o con Giorgy....) che sei pienamente sincero e che, senza risparmiarti, ti dai. Ha visto che non sei egoista, egocentrico, ma che sei affettuoso, maturo, colto, abbastanza equilibrato. E che ti prendi cura di me nelle più piccole cose: mi versi l'acqua a tavola, adesso che sono incinta non mi fai affaticare, mi pulisci con la mano se mi rimane una briciolina all'angolo della bocca, dici subito:-Dimmi, amore...!- appena senti che io ti chiamo, tieni sulle ginocchia Sofia e la fai ballare, sai raccogliere i capelli di Giorgia come solo io, forse, saprei fare.
In fondo, sono ricci quasi come i tuoi, ma a lei piacciono lisci.
La mamma ti ha, in parte, capito, Ermal, nell'anima e nelle intenzioni, credo grazie al tramite del romanzo, e non sai quanto io ne sia felice. E lo sono anche perché, del mio passato, non parla più. Non mi ferisce più. Ha sepolto l'ascia di guerra, e io la mia. Anche lei, con le insicurezze che mi ha trasmesso, alla fine, non mi ha impedito di ricominciare sempre e ancora, ogni volta più forte, quindi è inutile mettere addosso colpe a qualcuno, o a me stessa. Si va avanti, verso tempi migliori, sempre. E se ci sei tu, ogni giorno passato a crescere assieme a te sarà "migliore".
Ti amo, Ermal, direi "da morire", ma non mi piace, perciò ti dico "da viverti". Una vita intera. Spero davvero che sarà così, anche se niente e nessuno me lo può assicurare, nemmeno io a te, né tu a me, né la firma che abbiamo fatto il giorno del matrimonio,o gli anelli che indossiamo.
Non conosciamo il futuro e, per quanto possano essere autentiche le nostre intenzioni, dall'oggi al domani tutto può cambiare, ci si può mettere impegno e cura, nelle cose, nelle relazioni, eppure spesso non basta.
L'amore non si promette, si costruisce.
Ultimamente, forse per la storia di Jacopo, ti ho visto spesso infastidito dal rapporto che abbiamo, e a volte, anche se non te ne accorgi, di distacchi un po', stai sulle tue, come a volermi dire che ci rimani male, che hai un po' paura che lui sia, in qualche modo, interessante per me. Ti capisco, ma non devi temere niente. Sì, stimo Jacopo, non te lo posso negare, è un bravo scrittore, e anche un uomo che vale, diverso dai soliti, ma anche fosse l'uomo perfetto, non sarebbe te.
E io è te che voglio. È te che amo. Te, con i tuoi mille difetti. Te, con i tuoi duemila pregi. Te, che fai e dici le cose in un certo modo. Te,che sei te e basta. Te, che ti ho sempre cercato. Te, che dimentichi i fazzoletti nelle tasche e poi io ti sgrido. Te, che quando scrivi una canzone tutta la notte, poi mi vieni a svegliare, e mi porti la colazione mentre sorge il sole e, se ne hai voglia, mi fai sentire la canzone per prima. Te, che mi coccoli con le mani, le labbra, gli occhi, le parole. Te, che hai ancora paura di fargli male se facciamo l'amore. No, amore, non gli facciamo male. Lui, o lei, è ben protetto, in una casetta resistente per i prossimi mesi, quindi non devi avere paura. Te l'ho spiegato, eppure ne hai. Ne hai sempre, lo vedo. E mi fai un po' tenerezza. Te, che mi guardi come un cucciolino, alcune volte......Te, che con gli stessi occhi mi rimproveri, in altre......:sono stata troppo severa con Giorgia, ne ho combinata una delle mie.
Te, che fai la doccia con me, te, che entri dentro di me. Te, che fai durare a lungo il mio piacere. Te, che come amante, non l'ho mai detto, ma sei proprio bravo.
Te, che mi dai le sigarette da nasconderti, perché stai smettendo di fumare, ma sai che le tengo nella borsa e ogni tanto te ne vai a prendere una, di contrabbando 😂. Ma io te la spengo e te la levo dalle labbra.
Te, che ogni tanto, se siamo soli, mi passi il cibo con le labbra. E che ridereeeeeeeee!!!!
Te, che facendomi vedere una delle vecchie foto negli album che tua mamma o tua nonna rispolverano sempre durante le feste di Natale mi hai detto:-Ti sarei piaciuto anche allora?.....- alludendo a dei capelli cortissimi e a una ventina circa di anni in meno, e a me è sembrata la domanda più stupida del mondo.
-No, perché avevi piu' sopracciglia!- ti ho preso in giro io. Ovvio che, se eri sempre "tu", e "tu" eri, forse solo un po' meno sorridente, mi saresti piaciuto esattamente uguale.
Te, che sei il mio nome preferito. Te, che sei l'unico per me.
Mi spiace quando non ci capiamo, ci raffreddiamo un po', vorrei non accadesse mai, ma so che è inevitabile. Fosse tutto perfetto non sarebbe sano. Dovrei preoccuparmi😂😂, e invece litighiamo, ci scontriamo, ci feriamo( ma poco), a volte, poi ci guariamo. Quindi, okay, è tutto a posto😂😂.
Sei il mio Ermal, te. E io la tua Vale. Tutta tua.💚 E di Giorgy. E di Sofy. E di......non ci abbiamo ancora pensato. È ancora troppo presto. Lo faremo. Oppure no. Quando nascerà, avrà il suo nome in base al momento che segnerà. Sarebbe bello.
Chiudo gli occhi, e mi immagino tutto, amore mio, ma proprio tutto, consapevole che poi sarà di certo diverso da quello che sarà. Ma che male c'è, ancora, a sognare?......
Grazie, Ermal, di prenderti cura di me, di essere stato così vicino, così attento a me durante queste giornate, di avermi fatto i massaggini, e per avermi comperato le caramelle al gusto di liquirizia, che mi aiutano quando ho molta nausea. E grazie anche per esserti disteso con me quando mi sentivo stanca.
Mi fate ridere tu e mio padre quando parlate: sembrate due vecchi amici che si raccontano dopo tanto tempo e, siccome lui ti vuole bene, mi piacerebbe che lui fosse, per te, un po' "un papà", un uomo più adulto a cui riferirti se hai bisogno, insomma.....In caso di un consiglio, sarebbe bello se ti fidassi di lui. Mi piace vedervi uniti, e che lu ti stimi e ti chieda di parlargli di musica, nonostante non ci capisca nulla, che venga al concerto di Capodanno nonostante non sia mai stato attratto dai concerti, e che venga addirittura a una tappa del tuo tour teatrale. Tutto questo mi fa bene al cuore. Questo Natale mi ha fatto bene al cuore. Mi fai bene tu, tesoro mio. Vorrei toglierti gli incubi, e darti solo buoni sogni. Vorrei tante cose, ma potrò farne soltanto alcune.
È cambiato l'anno, il futuro diventa adesso. Fa un po' paura, ma non poi così tanto se io ti stringo forte.Grazie di queste feste di Natale con te. Grazie perché ci sei ogni giorno, perché mi sopporti, perché mi assecondi anche nei miei momenti di lucida follia😅.Grazie perché mi suoni le canzoni, giochiamo con la musica a cantare come ragazzini, insieme alle bambine e perché, un po' come una volta, mi canti qualcosa per farmi addormentare. Grazie perché mi vai a prendere un bicchiere d'acqua di notte, per non fare alzare me:"Tieni, amore......".
Grazie perché, così come sono, mi doni i tuoi occhi. Grazie perché capisci i miei bisogni prima che io te li chieda. Grazie perché mi proteggi, anche quando non me lo fai vedere. Grazie perché, semplicemente, cammini con me.
Grazie perché insegni a Giorgia, quando magari è un po' triste per qualcosa, di non vergognarsi mai di piangere, e la tieni lì nel tuo abbraccio, cercando di capire, dolcemente, cosa non vada. Lei si fida tanto di te, e ti vuole davvero un bene immenso. È molto attaccata a te e sarebbe bellissimo se fosse sempre così, anche quando sarà più grande, intendo....Io ci sarò comunque, ma avrà anche te a cui riferirsi.
Quando la rimproveri con decisione, ha poi paura che tu "non le voglia più bene", ma poi vai lì e le spieghi come stanno le cose.
-Ma, secondo te, un papà è meno "papà" quando rimprovera la sua bambina?.....-
-No....-
-Certo, no! Io ti sgrido proprio perché ti voglio bene. Voglio farti capire le cose, i piccoli errori, per evitare che diventino grandi, e che un domani ti facciano del male.-
-Mi fa paura crescere.....-
-Faceva paura anche a me.....La paura va bene, è un freno. Non credere a chi ti dice di vivere senza paura. La paura è lì con te, è un po' la tua ombra,ogni tanto ti parla, spesso se ne sta in silenzio. Considerala un'amica un po' "particolare", e fermala quando sta esagerando un po'.....-
-Di cosa avevi paura tu, alla mia età?......La mamma, lo so.....ma tu?.....-
-Alla tu età avevo paura di......restare solo.....La mamma non c'era, e mi sentivo la responsabilità dei miei fratelli. Ho avuto tante paure, e anche adesso ho paura.....ho paura del futuro, perché.....tu sai cosa ci sarà domani?.....-
-No.....-
-Nemmeno io. Ma ho più voglia di scoprirlo, che di avere paura!-
Mi piace ascoltare i vostri discorsi. Siete bellissimi❤️.
Tu sei l'orizzonte che ci accoglie, Ermal. Ma io so anche che sei il mio bambino cresciuto.❤️
Mi sostieni, ma anch'io sostengo te.
Tu, che sei "grande", di statura e dentro di te, ma sei "piccolino", perché"incontaminato" e alcune volte, un po' fragile.
-Lo senti?....Si accelera ancora il battito del mio cuore, quando sei così, intimamente, vicino a me.....-
-Lo sento.... È bellissimo...Significa che non sono ancora diventata un'abitudine, per te.....-
-Non lo sarai mai.....-
Boh, lo spero......e spero lo stesso per te.
In ogni caso, ti desidero come una ragazzina. E mi desideri anche tu. Quando mi attraversi il corpo di baci, delicatamente, mi divori, e accendi in me la fiamma della passione. Ma anche della tenerezza.
Quando sorridi, appagato da me, sei il mio tutto. Lo sei sempre.
Adoro le tue labbra. Troppo. E lo sai😉. Sono fatte bene, e tu me le presti per farci, con le mie, quello che voglio. Quello che mi piace, e che piace anche a te.
Mi piace quando sciupi il mio rossetto, e mi dici di smetterla con il correttore, e con il trucco "camuffatore",che sono bella così.
Ti adoro quando cerchi di sistemarti i capelli, la mattina, e alla fine, te li sistemo io. Ti adoro quando devi accompagnare Giorgia a scuola, cerchi per mezz'ora le chiavi della macchina, e alla fine ce le hai in mano!
Adoro quando siamo in coda al supermercato, così ti posso guardare nei tuoi piccoli gesti: prendi il cellulare dalla tasca, poi lo rimetto via, uno sguardo intorno a te, mentre ti appoggi al carrello; ti metti indietro i capelli, una volta o due, sospiri un pochino, ti gratti il naso. Poi, ti giri verso di me, e mi sorridi. Io ti ricambio. Oppure,ti avvicini, e come se dovessi dirmi qualcosa all'orecchio, discretamente, mi lasci un bacino. E non sai che io ti ho studiato fino a un secondo prima. È il mio piccolo segreto😉. E tale resterà. Poi arriva il nostro turno, e tu tiri fuori il portafoglio, e la carta per pagare.
Anche mentre guidi ti guardo, ma mica te ne accorgi!😂 Hai gli occhi sulla strada, non li stacchi,a volte li abbassi sul cambio, ogni tanto li appoggi su di me, e sorridono insieme a te.
Canticchi, mentre guidi. Lo facciamo insieme e, se ci sono anche le bambine sui seggiolini posteriori.....pure! Tra poco i seggiolini saranno tre....per fortuna che abbiamo la macchina grande!
Viaggiare con te è bellissimo. Con te mi diverto, con te mi sento al sicuro anche in capo al mondo.
Ermal, tu sei meraviglioso e io, mille volte ancora, mi innamorerò di te.
La tua tati❤️"

Quasi niente (STORIA COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora