Ermal arrivo' sotto casa di Valentina e la chiamo' dall'auto.
Lei rispose dopo qualche istante a fissare il suo nome, e sospiro'. Il cuore sembrava volerle uscire dal petto. Lui era stato lontano per qualche giorno per diversi impegni e il bisogno di sentirsi vicini, di stare insieme era sempre grande.
-Ciao.....-
-Ciao, amore. Tutto bene?....- La voce di Ermal era molto piu' entusiasta della sua.
-Tutto bene. Tu?...-
-Sto molto bene. Dai, scendi, sono qua sotto!-
-Okay, arrivo...!-
Valentina amava le sue improvvisate, la sua capacita' di stupire sempre e di non essere mai prevedibile, ripetitivo o banale. Indosso' la giacca e scese, lui la aspettava vicino alla macchina e allargo' le braccia appena la vide, aprendo anche il suo stupendo e dolce sorriso.
-Ma cosa ci fai qui?....- gli chiese lei.
-Ho fatto prima del previsto e non sono nemmeno passato da casa. Dall'autostrada sono direttamente venuto qui da te per salutarti subito. Tu, invece?.... Non mi saluti quasi neanche e mi chiedi cosa ci faccia qui?!Ne' un bacio, un "ciao, amore, mi sei mancato....", niente! E' questo il modo di fare con il tuo ragazzo?!- la riprese Ermal un po' scherzoso, ma vagamente infastidito.
-Si, scusami.....Ciao....- Valentina gli lascio' una carezza sul viso, capendo che ci era davvero rimasto un po' male.
-Eh, non fa niente.....Ma perche' mi fai cosi'?! In genere mi baci subito, ti fiondi sulle mie labbra, invece oggi sembra quasi che ti dia fastidio che sono venuto qui....Io, invece, volevo dimostrarti che te sei il primo pensiero che e' "casa" per me, quando torno a Milano....-
Ermal si meraviglio' della sua freddezza e lei senti' un peso sul petto diventarle opprimente.
-No, e' che mi hai preso alla sprovvista....Non ti aspettavo e stavo disegnando con Giorgia....Vuoi salire?....-
-No. Volevo solo salutarti e poi andare a casa a darmi una sistemata. Volevo baciarti e vederti subito, ma a quanto pare non sei dell'umore....-
-Sono un po'....messa male.....vedi.....? Non mi sono cambiata.....Ho infilato il giubbotto sulla tuta da casa.....- Apri' la giacca per mostrargiela, ma lui non capi' dove vi fosse il problema.
-Ma non importa....Sei bellissima....Non devi essere sempre in ordine per piacermi. Anzi, al naturale mi piaci ancora di piu'!-
Valentina sorrise appena. Era strana, distante ed Ermal non riusciva a capire cosa le fosse accaduto.
-Beh, senti....- le disse:-...Ci vediamo dopo?-
-Okay....-
-E dormi da me?.....-
-Vediamo....-
-Vale, ma e' tutto a posto?....-
-Certo! Perche'?....-Valentina ostento' sicurezza, apparendo artificiosa.
-Boh....sembra quasi che tu ce l'abbia con me....che non sia contenta di vedermi....-
-Ma che dici, Ermi?!? Ma sei scemo?!?- Valentina gli mise una mano nei capelli e gli sistemo' meglio la sciarpina intorno al collo. Gli lascio' un bacio sul naso e gli passo' l'indice sulle labbra, prima di toccargliele con le proprie e lasciare che lui approfondisse poi con la lingua.
-Passo a prenderti tra mezz'ora?....- sussurro' Ermal dopo essersi staccato, avvicinando la fronte a quella dell'amata.
-Facciamo un'ora.-
-Okay. A dopo. Ciao. E se vuoi che ceniamo fuori, usciamo, facciamo qualcosa....basta che me lo dici, okay? Pensaci se hai voglia di qualcosa.-
"...avrei voglia di sprofondare. Ma anche di stare con te....."
Con un cenno lo fece avvicinare di piu' e gli disse piano, all'orecchio:-Ho voglia di te.....-
Ermal sorrise, rispondendole nello stesso modo:-Allora ci soddisferemo, con il cuore che abbiamo in due.-
"Si', Ermal, un cuore in due.....E una minuscola luce che trema.....In condizioni normali, o semplicemente diverse, oggi avremmo probabilmente vissuto una delle serate piu' belle della nostra vita... E invece io non posso......"
Valentina gli invio' un bacio con la mano a cui lui rispose, mentre faceva manovra per uscire dal parcheggio dove si era sistemato.
A casa, Ermal trovo' Vittoria che stava terminando le pulizie: aveva fatto un bel lavoro. Lei aveva iniziato a lavorare per qualche tempo nella casa dove Ermal viveva con Silvia e quando tra loro era finita, se n'era dispiaciuta. Voleva bene ad Ermal e, anche se non chiedeva mai nulla, era contenta che nel suo cuore ci fosse quella ragazza di cui si parlava da qualche tempo sui social.
-Adesso me ne vado, tolgo il disturbo....Ormai ho terminato. I balconi te li faccio un'altra volta.- gli disse.
-Tranquilla....Mi sistemo e poi riesco.-
Ermal si fidava di lei e le lasciava le chiavi di casa, per andare pulire quando lui non c'era. Sapeva che era una brava persona, che non se ne approfittava.
Ermal giunse sotto il condominio di Valentina senza ritardo, e lei lo stava gia' aspettando.
-Buonasera....-Ermal le apri' la portiera con galanteria e Valentina lo prese in giro con uno dei suoi divertenti ed irresistibili sguardi.
-Ho gia' ordinato per cena, va bene?....-
-Va bene.-
-Io ti avrei anche portato fuori, ma tu preferisci casa mia...-
-Credo che mangiare a casa, in armonia, sia uno dei piaceri piu' intimi della vita.- gli rispose:-Io non li davo per scontati, perche' nel passato non sempre li ho vissuti....-
Ermal le sorrise dolcemente:-Lo penso anch'io e averti trovato e' stato un regalo immenso......-
-Anche per me....-
"Il regalo piu' importante della mia vita.....Con me ci sara' per sempre una parte di te......"
-Ci capiamo subito!- Ermal le appoggio' la mano sul ginocchio, accarezzando la stoffa dei leggins neri che indossava, poi parti', allacciandosi la cintura e raccomandando a Valentina di fare altrettanto.
-E' poca strada, ma se no la macchina continua a rompere con il segnale, quindi aggancia e zittiamola!Aspetta, faccio io....- La aiuto', siccome aveva la borsa a tracolla che si incastrava, e ne approfitto' per rubarle un piccolo bacio.
Ermal accese la radio. Milano era vestita dalle luci della sera e pareva una vecchia signora in abiti eleganti tutta ingioiellata, ma che cela dentro se' tutta la sua profonda malinconia. La malinconia di non riuscire a parlare, di non volerlo ne' poterlo fare.
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Quasi niente (STORIA COMPLETATA)
FanficValentina si è trasferita a Milano per ricomporre la sua vita,trovare pace dal passato e un rifugio dalla sofferenza che l ha distrutta. Sfiduciata e apparentemente fragile, conosce un'anima simile alla sua e il rapporto di lavoro si trasforma in em...