Valentina Galimi si osservava intorno con la mano fuori dal finestrino : abitava a Milano da qualche anno ma non era mai stata in quella zona residenziale.
Fino a quando aveva abitato in Puglia, le sue case erano sempre state normali e accoglienti, mentre il quartiere in cui la stava portando il fidanzato aveva tutto un altro aspetto: particolarmente signorile e raffinato.
-Eccoci qui.- esclamò Andrea.
-L'appartamento da visitare sarebbe qui?!...-
La ragazza sgrano' gli occhi: era tutto fuori dalla sua portata.
-Sì, qui.- confermò Andrea e lei non fece in tempo nemmeno a dire la sua, che il fidanzato era già andato incontro a Silvia.
-Piacere, Silvia.- sorrise a Valentina parlandole con voce amichevole e gentile.
-Valentina. Il piacere è tutto mio.- Le prese la mano e prestò attenzione alle sue mosse, come faceva con le nuove conoscenze, per cercare di capire che genere di persona fossero. Le teneva in pugno lo sguardo, che però non sembrava soffermarsi a lungo sulle cicatrici del suo viso, quindi Silvia aveva quasi del tutto superato l'esame: era una persona che alle apparenze andava oltre. Chi invece iniziava a osservarla con insistenza, magari senza riuscire a nascondere espressioni compassionevoli, veniva immediatamente scartato da lei.
Valentina aveva subito molti interventi di chirurgia plastica e ricostruttiva durante gli ultimi anni, per cercare di alleviare i segni che le gravi ferite riportate avevano deturpato entrambi i lati del suo viso. I medici erano riusciti a renderla presentabile, anche se le cicatrici restavano comunque abbastanza profonde. Non era stato facile all'inizio, per lei, che era sempre stata una splendida ragazza con dei soffici capelli lunghi, i lineamenti delicati e un paio di occhi intensamente profondi, scuri e penetranti, accettarsi così. L'aiuto di un'amica, nei primi tempi di recupero, fu quindi fondamentale per superare i grandi drammi occorsi in quel frangente della sua vita.
Valentina provava per lei un grande affetto anche se la distanza aveva un po' indebolito i contatti. Anche la madre dell'amica era stato un valido supporto per la ragazza, quando stava male perché si sentiva sola, smarrita, colpevole e spaventata.
Entrambe le avevano offerto una visione più speranzosa e positiva della vita e l'avevano supportata nella decisione di partire, per lasciarsi la sofferenza alle spalle e provare a ricostruire altrove almeno la serenità per Giorgia. Non era stato facile nemmeno per lei, a soli due anni, riconoscere la mamma che si presentava con un volto molto cambiato e anche adesso era infastidita quando qualche compagnetto d'asilo le chiedeva perché sua mamma avesse tutti quei segni. Lei raccontava dell'incidente avvenuto poco prima della morte di suo padre e poi diceva che comunque la sua era la mamma più bella del mondo.
-Prego....-Silvia li guidò nell'appartamento, spalancando le finestre per far entrare tutta la luce e mostrare quanto i locali fossero luminosi e con un ottimo orientamento. Pareva essere profondamente legata a ogni singolo angolo di quella casa, anche il più insignificante.
Era tutto troppo grande, troppo vuoto, troppo spersonalizzato e spersonalizzante e Silvia descriveva i locali come se in ogni millimetro quadrato ci fosse un respiro di emozione che lasciava indietro.
-Ve lo do in ottime condizioni....- disse:-....È anche tutto insonorizzato....L'unica cosa è che manca l'aria condizionata....il mio compagno non la gradiva....e lo stesso vale per le zanzariere...diceva che toglievano la visuale....Era un tipo un po'....particolare...-
Valentina sorrise:-Io la vedo allo stesso modo.
-Vero!- confermò Andrea cingendole le spalle.
-È tutto nuovo perché abbiamo vissuto solo pochi anni qui....ed eravamo spesso via per lavoro, quindi....non c'è da fare alcuna manutenzione....-
-Ti piace?...- sussurrò Andrea alla fidanzata.
-Sì, ma hai idea di quanto possa costare?! Ci indebiteremo per una vita, anzi, forse anche due!- Valentina infatti stava visitando l'appartamento quasi per gioco e non con l'intenzione di andarci a vivere. Sapeva di non poterselo permettere, ma il fidanzato le ripeteva di non preoccuparsi, forse perché voleva dare in questo modo la sua prova d'amore. A Valentina però non era mai importato di possedere un attico come quello, soprattutto abitato ancora dalle emozioni di Silvia e dai fantasmi della sua storia d'amore finita.
Non era nemmeno sicura di una convivenza con Andrea, figurarsi se avrebbe accettato una casa del genere!...
-Allora? Lo prendiamo?-
-Ma sei pazzo?! No!-
-Perché no?...Ha tanto spazio, anche per Giorgia e se dovessimo avere anche un bambino nostro....-
-Sì, ma è una casa che va oltre le nostre possibilità economiche, lo sai benissimo!-
-No, non è detto.-
-Sì, certo! Adesso si scopre che sei il principe ereditario di un regno lontano!-
-No,anche se magari ti piacerebbe....-
-Non me ne importa nulla...-
-....Ma ho dei risparmi da parte e poi possiamo fare un mutuo....Anche nostra madre ci darebbe una mano, se si tratta di costruire al meglio la nostra famiglia...-
-Io credo che non sia il luogo fisico a fare la differenza e a costruire una famiglia nel migliore dei modi...-
-Certo. Ma per te desidero solo il meglio, non mi piace farti accontentare.-
La ragazza mise la testa sulla spalla di Andrea e si perse nel panorama che si godeva dall'alto: da lì su,alla sera, doveva essere meraviglioso. Era possibile contemplare le luci accese e la luna nella superbia del cielo, specialmente in estate, quando oltre alle luci si percepivano anche i rumori, gli odori, sfiltrati dal vetro.
Altro che zanzariera!
-Allora, ci avete pensato?....- ricomparve Silvia ed Andrea rispose affermativamente.
Silvia li invitò a trattare sul prezzo in un vicino bar. Valentina continuava ad essere molto scettica all'idea perciò seguiva i discorsi distrattamente, concentrata maggiormente sugli occhi di Silvia che sfioravano solo le cicatrici, ma senza curiosità. Almeno Valentina avrebbe evitato di doverle raccontare la solita storia: una macchina l'aveva malamente investita e il violento impatto le aveva ferito irrimediabilmente il viso, cancellandone la vecchia fisionomia, di cui permanevano solo alcuni tratti.
-Siete una bella coppia.- sorrise Silvia, congedandoli e dicendo loro di farsi sentire a breve per comunicare la risposta definitiva anche se Andrea era talmente entusiasta che avrebbe comperato l'appartamento all'istante. Era come se lo sentisse già suo.
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Quasi niente (STORIA COMPLETATA)
FanficValentina si è trasferita a Milano per ricomporre la sua vita,trovare pace dal passato e un rifugio dalla sofferenza che l ha distrutta. Sfiduciata e apparentemente fragile, conosce un'anima simile alla sua e il rapporto di lavoro si trasforma in em...