CAPITOLO 43-Frammenti d'estate

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Andrea la osservo' a distanza per un po': assomigliava alle protagoniste di una di quelle commedie americane sentimentali, avvolta in una sottile ma percepibile coltre di malinconia. Era difficile credere che una donna tanto bella, colta,intelligente, interessante,elegante e simpatica potesse essere sola, che il suo uomo l'avesse lasciata.A volte le scelte degli altri ci sono proprio incomprensibili ma il destino, inspiegabilmente, a volte ci viene in aiuto e ci fa incontrare le persone giuste al momento giusto, proprio quando avremmo voglia di vederle, proprio quando le stavamo pensando.
Silvia era seduta al tavolo del ristorante da sola, con davanti un bicchiere di vino, ed era concentrata sul cellulare. Era bellissima e anche la sua personalita' non era da meno del suo aspetto esteriore: lo rifletteva e lo completava. Ascoltarla alla radio tutte le sere era diventato l'appuntamento di cui Andrea non riusciva a fare a meno e poi si complimentava sui social e le lasciava sovente dei commenti o dei messaggi a cui lei rispondeva.
Silvia era una donna davvero in gamba, che aveva affrontato la fine della sua storia d'amore con riservatezza e dignita', senza renderla pubblica e lasciando che il dolore fosse solo qualcosa per se' e per le persone piu' vicine che forse l'avevano aiutata a superarlo.
Andrea si avvicino' al suo solitario tavolo.
-Buonasera....!-
Silvia sussulto', alzando gli occhi dal telefono:-Oh, buonasera a te! Ci incontriamo di nuovo!-
-Gia'. Sei in attesa di qualcuno?....-
-No, no, prego....se ti vuoi sedere....-
Andrea non se lo fece ripetere e si mise al suo tavolo:-Molte grazie...Sei stata cosi' gentile,....permettimi almeno di offrirti la cena.-
L'interno del ristorante era rinfrescato dall'aria condizionata: si stava bene, un po' al riparo dal caldo serale d'agosto.
Silvia ritiro' il cellulare nella borsa che aveva appeso dietro la sedia.
-Sei solita cenare qui?...-
-Solo quando non ho voglia di cucinare.- gli rispose lei:-Vivo da sola e spesso quando esco dal lavoro non ho voglia di mettermi ai fornelli solo per me....allora vengo qui....Anche se in realta' e' un modo come un altro per scacciare e sovrastare la malinconia. Cerco di invitare gente appena posso, per non sentire una certa tristezza quando si adagia la sera, ma quando non non ci sono amici disponibili, anche perche' alla nostra eta' molti hanno la famiglia e preferiscono passare le serate con la moglie o il marito e i figli, giustamente. Quindi esco, mangio fuori, respiro un po' di compagnia, vedo la gente e...non mi sento sola...E tu?...-
-Eh....anch'io, per lo stesso motivo, spesso non rientro per cena.....-Si vergognava a parlarle del suo recente vizio dell'alcol, quindi preferi' cambiare argomento.
-Niente ferie quest'anno?....Sei sempre in radio....-
-In verita' le ho fatte un po' sparse....e ne faro' ancora, a breve. Mi piace viaggiare, se potessi girerei il mondo....ma credo che rimarro' qui in Italia....Mia sorella aspetta un bambino e vorrei starle vicino, e poi mi godro' ancora un po' di mare. Amo ascoltare il rumore dell'acqua, tuffarmi, sentire le onde, il sole che mi scalda la pelle, leggere e rilassarmi, ascoltare tanta musica....non sono un tipo da locali....preferisco una festina intima a casa, una buona cena, un cinema, un concerto....ma le discoteche....non fanno per me....-
-Si vede che non sei una ragazza "dozzinale".....-
-Ho semplicemente altri gusti. Ognuno ha i suoi. E tu, vacanze ne hai?...-
-Purtroppo saro' in ferie dalla prossima settimana. Lo studio dove lavoro chiude e io quest'anno temo le ferie. Non che gli altri anni facessi nulla di eclatante....alla mia fidanzata piaceva stare qui in zona, o addirittura in citta', ma adesso....troppo tempo libero mi fara' pensare e....reagire male a questi pensieri.- Non sarebbe riuscito a non bere, senza nemmeno il freno inibitore del lavoro, ma non le disse nulla, ovviamente. Come poteva?....
-....Alcuni amici stanno cercando di farmi partire per forza, ma a me non va.....-
-Potrebbe distrarti, invece....La vita deve continuare.-
Giunse il cameriere ed ordinarono entrambi una pasta all'amatriciana.
-...E dove ti avrebbero invitato gli amici?...- gli chiese Silvia.
-Al mare, giu' al sud, o in Puglia o in Sicilia.-
-Io sono romana ma vivo qui da qualche anno, e sono stata sia in Puglia che in Sicilia. Mare meraviglioso. La Puglia la conosco bene, era la mia seconda casa. Per un po' ci ho vissuto e ci ho lasciato alcuni affetti....amicizie sincere....e vi era anche parte della famiglia....beh in realta' era quella del mio ragazzo, ma la consideravo a tutti gli effetti anche la mia.-
-Il tuo ragazzo era pugliese?....-
-Si'.-
-Anche la mia.-
Silvia si lascio' scappare una risatina:-Abbiamo in comune la provenienza dei nostri ex! Allora anche tu conoscerai bene la Puglia....-
-No, la mia ex non voleva tornarci. Te l'ho detto.....era venuta via per allontanarsi da ricordi dolorosi e lutti, oltre a non sopportare la madre....-
Come secondo ordinarono una bistecca e come dessert una macedonia con gelato, e infine il caffe'. Quando uscirono dal ristorante, era ormai quasi buio. Le ombre della sera si erano fatte piu' spesse per lasciare il passo a un'altra, calda notte.
-Grazie, Andrea per avermi offerto la cena.- gli disse Silvia, sorridendogli amichevolmente.
-Era il minimo. Sono venuto al tuo tavolo a romperti le scatole, quando magari avresti preferito restare da sola....-
-Figurati! La compagnia mi fa sempre piacere e poi la tua...mi e' gradita!-
-Anche la tua.Trovo tu sia una donna affascinante.-
-Ti ringrazio, ma non farmi troppi complimenti, anche sui social! Potrei abituarmici e prendere il vizio!-
Andrea avrebbe voluto invitarla da qualche parte per trascorrere la serata, ma forse era troppo presto e l'avrebbe messa a disagio, quindi si offri' solo di accompagnarla a casa.
-Sei gentile, ma ho la macchina un po' piu' in la'.-
-Ah, anch'io! Allora facciamo un pezzo di strada insieme, se ti va....-
-Ma certo....-
Camminarono per qualche metro e c'era talmente silenzio sulla strada, che riuscivano a sentire il rumore dei loro passi sull'asfalto.
-Agosto ci catapulta davvero in un altro mondo....- osservo' Silvia, alzando gli occhi al cielo e scontrandosi con la luna e tutti i ricordi di vecchie passeggiate notturne mano nella mano. Ricordi di anni di giovinezza, quando poi lui la salutava sotto casa. Ricordi piu' maturi, quando la casa in cui tornare e il letto in cui dormire era lo stesso. Ricordi in cui c'era sempre lui. Probabilmente c'era un'altra persona nella sua vita, adesso, la scrittrice che si chiamava Valentina Galimi e che lui aveva omaggiato con un'immagine e un commento bellissimi. "Tu fai fiorire bellezza".Silvia lo conosceva troppo bene per credere che fosse davvero solo una frase di stima professionale. C'era dentro del sentimento, ed era un sentimento profondo.
-....La citta' si svuota per pochi giorni, o settimane, ed ha completamente un' altra atmosfera....-
-Vero....E, se si ha fortuna, si fanno incontri speciali....-
Silvia lo guardo': ma ci stava forse provando, Andrea?!?.... In ogni caso era una persona perbene e gentile, simpatica, piacevole, quindi non le dispiaceva ricevere quell' interesse che lui le dimostrava. Silvia, invece, era piu' chiusa e anche se si trovava bene con lui e l'avrebbe rivisto volentieri, non piu' solo per caso, non riusciva ancora a lasciarsi andare. Le serviva tempo per mettere ordine alle sensazioni che provava e per darci un nome.
Si salutarono quando giunsero alla macchina.
-Bene, io sono arrivata. Tu dove ce l'hai?....-
-Qualche passo piu' avanti.-
-Bene, allora...ciao e alla prossima!-
-E' stato un piacere incontrarti.-
-Anche per me.-
Si presero le mani e si sorrisero.
-Buona serata.-
-Anche a te, Andrea.-
-Ci sentiamo sui social. I tuoi commenti non mancano mai!-
-E sperl che questo non ti disturbi...-
-Assolutamente! Mi fa molto piacere che tu mi segua alla radio e che voglia commentare i miei post.-
Silvia arrivo' a casa. Era una notte afosa e solitaria, una di quelle da passare di fronte alla finestra.

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