CAPITOLO 77-La fine e l'inizio

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Valentina era rimasta a Bari da Ermal da Natale a Capodanno, poi sarebbero tornati su a Milano per impegni di entrambi: lui avrebbe fatto uscire la canzone e soprattutto aveva in programma un regalo grandissimo per i fan, che andava organizzato bene; lei invece aveva la seconda visita dalla ginecologa e questa volta ci sarebbe andata contenta e con il cuore leggero.
Le giornate di festa erano state tranquille e colme di affetto reciproco e c'era stata anche una sorpresa: Sabina aveva annunciato di aspettare anche lei un bambino, ma l'aveva detto solo ai grandi, perche' erano solo poche settimane e voleva aspettare un attimo a dirlo a Miria.
-Accadra' di nuovo! Avremo ancora, come la prima volta con Giorgia e Miria i nostri bambini a pochi mesi di distanza, quindi praticamente li cresceremo insieme!- disse Sabina a Valentina, molto felice di condividere l'esperienza con lei. Era per entrambe il secondo figlio e i bambini sarebbero stati cugini.
-Sarebbe meglio se fossero ancora due maschi o due femmine, cosi' giocherebbero insieme da subito!- fantasticava la biondina:-Ma va bene tutto, l' importante e' che vadano d'accordo. Avranno la stessa eta' ed e' una risorsa.-
Valentina era d'accordo: anche lei e Francesca, che si portavano due anni di differenza, erano cresciute insieme come sorelle e, nonostante i nascituri avrebbero abitato lontano, le mamme avrebbero incoraggiato il rapporto e l' affetto e si sarebbero organizzate per incontrarsi spesso. La famiglia Meta, a differenza di quella di Valentina, era molto unita e anche per le seconde generazioni avrebbe dovuto essere lo stesso: Giorgia e Miria erano le maggiori e avrebbero aiutato i cuginetti minori a crescere.
Mira era felicissima: sarebbero nati, in pochi mesi, due nipotini e non riusciva a contenere la sua gioia. L'ultima volta che Ermal era andato in Albania per il festival della canzone albanese, evento a cui lui aveva partecipato da poco come ospite, senza esserne convinto perche' temeva di non riuscire a reggere l'emozione, Mira l'aveva accompagnato, approfittandone per andare a trovare un'amica che non visitava da anni e con cui aveva sempre avuto solo contatti telefonici.
Anche lei era nonna ed aveva ben 5 nipoti, quindi si stupi' quando Mira le disse di averne soltanto una.
-E gli altri ragazzi?...- le aveva domandato l'amica.
-Ermal ha avuto una compagna per una decina d'anni ma non hanno voluto figli e adesso lui ha una nuova ragazza, ma pensa soprattutto alla musica. Anche Rinald mi ha fatto conoscere la sua ragazza, quindi stavolta credo sia una cosa seria, ma immagino non sia pronto per un figlio.- aveva spiegato lei, senza sapere la sorpresa che, invece, le avrebbero fatto presto Ermal e Sabina.
Valentina si sentiva ispirata in questa nuova e positiva fase della sua vita, ed aveva iniziato a scrivere, con l'idea di pubblicare; non che questo condizionasse la sua scrittura, del tutto libera e spontanea, ma sapendo che qualcun altro avrebbe provato emozione, lavorava con una maggiore motivazione. Voleva scrivere una storia d'amore, ma non delle solite: voleva raccontare la sua storia, che parlava dell'amore ritrovato per se stessa, prima di amare qualcun altro. Era un atto di grande coraggio ed era impensabile solo fino a poco tempo prima: Valentina era gelosa del suo passato, se ne vergognava e temeva giudizi, biasimo oppure compassione, percio' non riusciva a raccontarlo a nessuno. Non l'aveva fatto nemmeno con il suo ex Andrea, con cui pensava di impostare una famiglia con questo pesante e doloroso segreto nel cuore.
Oggi, invece, si sentiva pronta a diffondere la sua storia. Sicuramente sarebbe stato un lungo lavoro, ma Valentina si sentiva pronta a iniziarlo, mentre dava spazio anche ad altre ispirazioni. L'anno che se ne sarebbe andato era stato uno dei piu' importanti e memorabili della sua vita e quello entrante aveva gia' il sapore del nuovo: il suo bambino e quello di Sabina, l'inizio delle elementari per Giorgia e la pubblicazione di un suo libro.
-Inizia a pubblicare qualcosa di vecchio.- le consigliava Ermal, che aveva apprezzato tutti i suoi romanzi degli anni passati:-Poi intanto scrivi il nuovo. Anch'io faccio cosi'.-
-Dovrei rivedere e risistemare tutto.-
-Fallo. Metti dentro qualcosa di oggi nella storia di ieri.-
-E sai cosa mi piacerebbe?- rise, dicendoglielo ed Ermal sorrise a sua volta, come sempre, quando Valentina rideva.
-Cosa?.....-
-Pubblicare, okay, una storia vecchia, vestita di nuovo, e adornata dalla tua musica.-
-In che senso?....Vuoi che scriva una canzone su un tuo romanzo?...-
-No. Tu hai gia' scritto la musica per il mio romanzo, quella che ti ha suscitato leggerlo. Vorrei che non restasse solo tra noi, se ti fa piacere, visto che ormai il nostro amore e' noto....-
-Va bene.....pero' io preferirei che la musica che ho dato ai tuoi romanzi restasse nostra, perche' rappresenta un periodo particolare per noi.....ma se tu vuoi...okay, facciamolo!-
Ermal le diede una carezza e le mise una ciocca di capelli dietro le orecchie.
-No, amore. Lo voglio se ne sei convinto anche tu.- Valentina gli prese il viso nelle mani, avvicinando la fronte alla sua e baciandolo sulle labbra.
-Possiamo fare tantissime cose insieme. Ho un sacco di idee e progetti....-
-Eh gia', Mr. Anno Sabbatico!- Valentina rise, pizzicandogli una guancia:- E se non avessi imparato a conoscerti bene, oppure fossi stata una scrittrice poco accorta e superficiale, ci avrei creduto e l'avrei pure scritto nel libro, probabilmente nel finale!-
Lui fece uno dei suoi sorrisi divertiti:-Si', ma voglio comunque starti vicino.-
-Non preoccuparti.....- cerco' di incoraggiarlo Valentina, sapendo quanto fosse difficile per lui non pensare alla musica, non crearla e starci lontano.
-Ti adoro.......-
-Io nnnnnno!-
-Ah no?!... E allora perche' mi stai toccando cosi'?.....-
-.....Per.....divorarti meglio!- Valentina lo morsico' sul viso.
-Ma non cosi', mi fai male! Ma lo sai che sei un po' stronza?.....-
-Affino apposta per te, Meta, questa mia qualita'. Non sopporto quando fai il gasato, e ti gongoli del fatto che sono pazza di te. Guarda che non te ne devi approfittare.-
-Figurati! Mai. E adesso vieni un po' qui che ti restituisco qualche morso....-
-No!-
-Siiiiii.......Ma io non ti faccio male, a differenza tua!-
-Ma piantala! Che male ti ho fatto, dai?!....Ti ho solo lasciato qualche segnetto, che sara' mai! E comunque sono 6.-
-Che cosa?....-
-I nei su tutto il tuo corpo. Ti ho detto che li avrei contati. E l'ho fatto ieri notte, mentre dormivi.....-
Valentina ed Ermal si amavano molto ed era sotto gli occhi di tutti: era una delle certezze condivise con cui l'anno vecchio fuggiva e quello nuovo entrava.

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