CAPITOLO 42-Ricordi

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Il giorno seguente Valentina si sveglio' con Giorgia che si era intrufolata nel suo letto e che, con una scia di bacetti, la invitava a smettere di dormire.
-Ma e' ancora presto.....!- si lamento' la mamma che non era riuscita a dormire molto la notte precedente.
-Nooooooo! Si vede il sole fuori!-
Giorgia salto' sul letto, costringendola ad alzarsi. La sera prima, Mira le aveva mostrato i bagni e dove fosse tutto il necessario, cosi' si fece una doccia insieme a Giorgia.
-No, qui non siamo a casa nostra.- la redargui':-Non possiamo schizzarci e bagnare dappertutto!-
Si vestirono e scesero al piano inferiore, dove Mira stava gia' preparando per la colazione. Valentina avverti' subito un'atmosfera particolare, come fosse parte di un quadro che aveva sempre immaginato ma mai posseduto: l'inizio di una giornata in cui dominano sorrisi e piccole ma importanti manifestazioni d'affetto. La tavola ben apparecchiata. I profumi caratteristici. La voglia di stare insieme. Di sorridersi. Di essere felici. Di non avere paura. Qualcuno che ti prepara la colazione come nelle pubblicita', come nei film.
-Buongiorno!- le saluto' Mira sorridendo:-Avete dormito bene?...-
-Io si'!- rispose Giorgia.
-Bene, mi fa piacere! E tu,Vale?...-
-Anch'io, grazie.- le disse, nonostante in realta' avesse trascorso la notte soprattutto ad osservare il sonno di Giorgia, ad ascoltare canzoni e a pensare al suo rapporto con Ermal, e a come avevano appena fatto l'amore. Tra paranoie, emozione e gocce di felicita' erano arrivate le 4:00, per questo sarebbe rimasta a letto ancora un po'. Erano solo le 8:00 ed era in vacanza! Ma Giorgia, alla fine, la vinceva sempre, perche' era la sua vita che accendeva quella di Valentina.
-E lo zio Ermal???- chiese la bambina.
-Lo zio Ermal dorme!- rise Mira:-Ma perche' non lo vai a svegliare tu?!- Le fece un occhiolino e Giorgia non se lo fece ripetere.
-Dov'e' che dorme?-
-Di fianco a dove avete dormito voi. Vieni che ti accompagno.....E attenta alle scale...Dammi la mano....-
Mira aveva capito subito il rapporto affettuoso che c'era tra loro e ne sembrava contenta: lascio' la bambina fuori dalla porta e la incito' ad entrare, lei rise mettendosi una manina alla bocca con il suo sguardo ingenuo, intelligente e furbetto.
-Sveglialo, sveglialo!!-
-Okay!- Giorgia entro' piano nella camera, ancora parzialmente al buio e si butto' sul letto. Ermal, durante la notte, si era svegliato e aveva cercato Valentina accanto a se', senza trovarla, e poi aveva letto il suo bigliettino.
Giorgia salto' nuovamente sul suo letto e gli si butto' addosso, ridendo: Ermal apri' gli occhi e se la trovo' davanti, con il faccino divertito e i ricciolini.
Stupito, si tiro' su, mettendosi seduto:-Cosa ci fai qui, tu?...-
-Ti sveglio!-
-Si', ma potevi fare con piu' delicatezza....- si lamento' Ermal,dandole un pizzicchino sulla guancia,e lei rise.
-Scendi a fare colazione con noi?- lo tiro' per um braccio con entusiasmo.
-Okay.....mi lasci due minuti per sistemarmi?....-
-Si',ma......me lo dai un bacino?.....La mia mamma lo chiama " il bacio del risveglio"....-
Ermal si inteneri' della sua richiesta e si emoziono': Giorgia lo considerava importante e guadagnarsi l'affetto dei bambini non e' cosi' scontato come potrebbe sembrare.
-Ma certo, vieni, amore.....!-
-Grazie!- sorrise Giorgia:-Posso aspettarti qui, cosi' scendiamo insieme?-
-Va bene, aspettami qui. Cerco di essere veloce.-
Ermal mantenne la sua promessa e si mise molto informale, senza preoccuparsi della presenza delle due "ospiti": le sentiva quasi come parte della famiglia.
Quando torno' nella sua camera,trovo' Giorgia ad aspettarlo, tranquilla come una brava bambina, anche se, si accorse, aveva guardato un po' tra le sue cose.
-Eccomi. Scendiamo, dai.....-
-Mhhhhhh.....Voglio dirti una cosa, prima....-
-Dimmi tutto quello che vuoi!- le sorrise, abbassandosi alla sua altezza pee guardarla negli occhi e metterla a suo agio.
-Perche' nel tuo letto ho trovato una collana della mamma?.....-
La domanda, inizialmente lo spiazzo', ma poi lui riusci' a trovare le parole, prendendo in mano la collana.
-Questa era mia....-
-Gliela vedo sempre addosso alla mamma!-
-Infatti, gliel'ho regalata un po' di tempo fa....Adesso e' sua.-
-E perche' gliel'hai regalata?....-
-Tu non fai mai regali ai tuoi amichetti?...-
-Qualche volta...ma solo alle femmine!-
Ermal rise di gusto.
-Alla mamma e' piaciuta questa collana e io gliel'ho data.-
Valentina doveva essersela sganciata e poi dimenticata tra le sue lenzuola.
-Perche' era nel tuo letto?....-
Ermal le rispose con naturalezza, dopo l'iniziale difficolta':-Perche'...sai che scriviamo insieme, no?.. O meglio, scrive lei, io le do le informazioni che le servono....Ecco, ieri sera e' stata un po' qui da me, mentre tu stavi dormendo.-
-Ma tu, alla mamma vuoi bene?....-
Ermal intese che quella domanda era seria e profonda, perche' l'espressione nello sguardo della bambina era cambiato.
-Certo che le voglio bene.-
-E...quanto?...-
-Un bel po'....! E a me?....-
-Voglio bene anche a te.-
-A chi di piu'?....-
-Siete tutte e due....nei miei occhi e nel mio cuore...-
-E....chi c'e' poi?....-
-Ci sono....la mia mamma, i miei fratelli, Miria, i fan, gli amici....-
-Anche tu non hai piu' il papa', vero?....-
La domanda, fatta cosi' all' improvviso, lo colpi' molto, percio' cerco' di gestirla con molta delicatezza.
-Si', anch'io non ce l'ho piu'..., da quando ero un ragazzino....un po' piu' grande di te...Ma la mia mamma, come la tua, e' stata bravissima e mi ha voluto bene per tutti e due.-
Giorgia dentro di se' percepiva il vuoto di un padre che credeva morto ed Ermal voleva essere un buon esempio per lei, che gli si era legata molto.
-E' morto anche il tuo papa'?....-
-Non lo so.- le rispose sinceramente:-Non lo vedo da quando sono venuto qui dal mio paese, tanti anni fa. Quindi e' un po' come se lo fosse comunque...-
-Sei come me: non avevi il papa'.-
-Si'....- Ermal le mise una mano nei riccioli scuri e le sorrise in un attimo di profonda intensita'.
-Va beh, dai! Scendiamo a fare colazione, adesso?- sdrammatizzo' poi subito, porgendole la mano, che Giorgia prese subito. Si fidava di lui, che avrebbe fatto del suo meglio per non darle delusioni o dispiaceri.
Quando scesero, trovarono Miria che era arrivata a fare colazione dalla nonna: Sabina era impegnata con i preparativi per il matrimonio e si sarebbe incontrata con l' amica Angela, sua testimone e buona organizzatrice.
-Io resto tutto il giorno qui.- disse Miria a Giorgia, dopo averla salutata.
La nonna preparo' latte e Nesquick per tutte e due mentre Ermal, che ormai conosceva bene i suoi gusti, fece la colazione a Valentina. Lei stava benissimo in quell'atmosfera di inizio giornata, era perfettamente a suo agio. Le bambine continuavano a parlare tra loro della gattina di Miria, che dormiva in cameretta con lei, e Valentina, rapita da loro ed intenta ad ascoltarsi dentro e a respirarsi inserita in quegli istanti di spazio e di tempo, non si accorse che Ermal si era messo a mangiare vicino a lei e che la stava guardando.
-Che c'e'?....- le domando' a bassa voce.
-Sto bene.-
-Lo sai che hai lasciato la tua collana da me ieri notte e che Giorgia l' ha trovata?...-le sussurro' con un sorrisino:-Ma ho cercato di gestire la situazione al meglio, stai tranquilla!-
-Non c'e problema anche se vedesse o capisse che dormiamo insieme. Per lei e' solo un gesto d'amore e sentire affetto intorno a se', per lei e' importante.-
-Lo so. Ho visto. Mi ha praticamente buttato giu' dal letto e non ho voluto farla attendere troppo. Adesso mi do una sistemata, promesso!-
-Vai benissimo.-
-Ma smettila! Sei un pochino di parte.....in realta' non sono presentabile!-
-Che parte?!? Guarda che tu non mi sei mai piaciuto! Non sforzarti di piacermi, Meta! E' una partita persa, mi spiace! Non giocarla nemmeno e mettiti come ti pare! Risparmia la fatica per scopi migliori!- Valentina non lo guardo' in faccia o sapeva che sarebbe scoppiata a ridere.
Ermal le diede un pizzicotto nel fianco da sotto il tavoloe lei, avvicinandosi, gli bisbiglio' con una certa soddisfazione quasi infantile:-Ti ho asfaltato, eh?!-
-Sempre!- le disse Ermal di rimando, vicino al suo orecchio, dove le lascio' un bacio.
Mira, a cui non era sfuggita la loro tenera complicita', gli disse che avrebbe tenuto volentieri anche Giorgia insieme a Miria
-Passate un po' di tempo insieme....- consiglio' senza invadenza, mettendo una mano sulla spalla ad entrambi:-...non avrete molte altre occasioni con il suo tour....Organizzatevi la vostra giornata, che al resto penso io....-
Valentina le sorrise, molto grata e Mira le accarezzo' il viso: durante il periodo piu' drammatico della sua vita avevano parlato tanto, per questo Mira aveva imparato a conoscerla abbastanza per essere sicura che Ermal avrebbe potuto fidarsi di lei. A Valentina, del suo successo, non importava nulla e il bene che gli voleva era totalmente disinteressato e sincero, quindi senza apparire eccessiva, li spingeva ad approfittare dei momenti liberi per starsi vicini e conoscersi sempre meglio, per consolidare il loro rapporto.
Ermal aveva sofferto tanto per Silvia, ma adesso sembrava stare bene insieme a Valentina: a Mira bastava mezzo sguardo per capire tutto di lui e difficilmente si sbagliava.

Quasi niente (STORIA COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora