Valentina si è trasferita a Milano per ricomporre la sua vita,trovare pace dal passato e un rifugio dalla sofferenza che l ha distrutta. Sfiduciata e apparentemente fragile, conosce un'anima simile alla sua e il rapporto di lavoro si trasforma in em...
Il Capodanno con Ermal a Teramo fu un grande successo e diede ufficialmente inizio a un nuovo anno tutto da vivere in cui ricercare bellezza ed emozione. Francesca fu presente nel pubblico e mise poi alcune foto sui social.
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I due amori della mia vita♥ #capodannoconermal #teramo #andreavigentini
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Se la dolcezza avesse un nome.....♥ Quanto lui ci vuole bene, non si puo' spiegare....♥Foto scattata da me nel backstage. Ho incontrato Laura al concerto, ci siamo conosciute e parlate e alla fine io le ho esaudito il primo desiderio dell'anno: l'ho portata nel backstage con me, dove ha incontrato Ermal e Andre. #capodannoconermal #teramo #ermal&andre #backstage #laura" Francesca si diverti' a leggere i commenti delle lupe e si avvio' piena di entusiasmo e buoni propositi per l'anno appena iniziato: dopo le feste era il tempo di tornare alla normalita' e alla vita di tutti i giorni, apparentemente noiosa, monotona e banale, in cui la luce sono le persone piu' care e le emozioni che ci danno. E queste persone, per Francesca, erano Ermal, da sempre un amico di vita, prima ancora di esserlo davvero, Andrea e Valentina e Giorgia, che riempivano di amorevole bellezza, ognuno a suo modo, la sua quotidianita'. Valentina torno' a Milano portandosi con se', delle feste, l'emozione ritrovata del Natale che aveva provato ancora dopo tanti anni, l'affetto profondo di una famiglia e la speranza che quella a venire sarebbe stato davvero l'anno traghettatore verso "la vita migliore". Fabrizio, pero', aveva detto il vero e lei continuava a rileggere il suo messaggio: soltanto con la vera indulgenza verso se stessa e verso il passato, avrebbe potuto ricominciare davvero, altrimenti avrebbe sempre viaggiato appesantita dalle catene del vecchio sentiero. Lei era risorta dalla sua morte interiore, che si era rivelata solo apparente: la speranza che non c'era piu' era solo la paura di essere ancora delusa, ferita e tradita dal mondo, dai sentimenti, dalla vita, da se stessa. In realta', il giardino di Valentina, non aveva mai smesso di respirare, si era solo rinsecchito e aveva bisogno di un paio di mani carezzevolmente abili per rigenerarsi nelle radici. Ermal era stato l'esperto giardiniere che aveva risanato tutto e ristabilito l'incantevole giardino che aveva perso vigore. Lui, che aveva reso risorsa la violenza subita, aveva strappato tutte le erbacce, cresciute su un terreno oscurato da una simile violenza, e ci aveva piantato nuovi fiori. Lei sarebbe diventata di nuovo madre e una cosa cosi' grande non poteva contemplare ancora i rimasugli del passato. Se e' vero che niente si cancella, ma cambia prospettiva, lei era pronta a buttarsi indietro le sue debolezze e a provare a superarle ancora. Ermal era rimasto molto male per la sua gelosia verso Silvia e per la scenata di San Silvestro, per la sfiducia che continuava ad avere in lui, e al ritorno da Teramo, rimase un po' sulle sue. Mira aveva aperto le pagine dei ricordi con Valentina, raccontandole come lei, da madre, aveva sempre visto e considerato la lunga relazione con Silvia:-Lei era una ragazzina solare, che ha incontrato un ragazzo ferito che doveva ancora fare pace con i suoi mostri. Gli ha dato tutto.- Valentina, a quelle parole, si era sentita piccola come nella maggior parte dei giorni della sua vita. -....Silvia l'ha aiutato a cambiare, l'ha sostenuto ed e' stata parte del percorso interiore che l' ha portato a ritrovare il sorriso. E lui le ha arricchito la vita.- -Ermal e' Ermal..... Lui mette ricchezza nelle vite di chi incontra. E' riuscito persino con me, che ero un caso disperato...- -...Silvia era parte della famiglia.- aveva continuato Mira:-Aveva un rapporto profondo con Rinald ed era sempre la benvenuta qui. Le volevamo bene e anche lei. Ma tu sei diversa. Tu hai una cosa che Silvia non aveva: tu hai dentro di te la stessa poesia di Ermal e le sue stesse ferite, la stessa forza, lo stesso amore per gli altri. Voi due siete complementari. E se Silvia ha accompagnato una importante parte della vita di Ermal e viceversa, tu accompagnerai quella nuova, in cui sarete anche genitori. Ognuno ha il suo ruolo nella vita degli altri, e li accompagna per una parte del loro viaggio.- Mira sapeva sempre ascoltare e consigliare con saggezza Valentina, e trovava ogni volta le parole piu' adatte per farlo. Dalla sera di Capodanno, Ermal si era mostrato un po' sostenuto con lei, nonostante cercasse di non mostrarlo a Giorgia, che pero' aveva capito lo stesso che qualcosa non andava. -Hanno litigato ancora....!- sospiro' come una grande, durante l'incontro con Francesca, che le aveva offerto la merenda. -Oh mamma! Come mai?.....- -Boh! Ma non si parlano tanto. Durante tutto il viaggio di ritorno da Bari, che e' stato lunghissimo, Ermal ha solo giocato, cantato e parlato con me. Con la mamma non ha parlato mai!- -Oh caspita! E tu cerca di indagare un po'..... che vediamo cos' e' successo e cerchiamo di metterci una buona parola!- Francesca strizzo' l'occhio a Giorgia e le diede il cinque: era convinta che non fosse nulla di serio o irreparabile, probabilmente solo un piccolo screzio, quindi la prese con leggerezza. -Okay!- le rispose Giorgia con entusiasmo:-Lo scopriro'! Promesso!- Si sentiva importante nei panni della detective e ci teneva particolarmente nella buona riuscita della sua missione, per cui si mise d'impegno appena torno' a casa. Ermal avrebbe lanciato la nuova canzone a mezzanotte e non vedeva l'ora che diventasse dei suoi lupi, era molto curioso di sentire i loro commenti e le loro opinioni sul pezzo, a cui lui teneva molto. Aveva scritto la canzone di getto con la chitarra, pensando a lei, al significato della loro storia e a cio' che Valentina gli aveva dato. Ripensandoci, Ermal stava ancora male: come poteva lei non capire quanto davvero la amava, non fidarsi di lui ed essere seriamente gelosa di Silvia e del suo passato?.... Giorgia gli girava intorno con aria petulante, mentre lui cucinava, come era solito fare per permettere a Valentina di riposarsi. -C'e' qualcuno che forse mi vuole dire qualcosa......- disse Ermal, un po' scherzoso. -Io???? Noooooooooo! Perche'?....- -Perche' mi stai corteggiando da un po'.....Dai, spara! Per cosa devo intercedere con mamma?.... Ma premetto che se non sono d'accordo, non intercedero'....- Ermal abbandono' un attimo il sugo per la pasta, per abbassarsi alla sua altezza e ascoltarla. -No......non devi intrec.....quella parola li'.....- Lui rise, lasciandole un bacio sulla guancia e sedendosi sulla sedia, per prenderla sulle ginocchia:-"Intercedere" significa "mettere una buona parola" per te......- -....Ho una missione segreta con Francesca......- gli sussurro' all'orecchio. -Ah si'?....- -Si'. Devo scoprire una cosa....- -Non me la dire se e' segreta!- -Mmmmhhhhh.....- Ermal continuo' a cucinare e, alla fine, Giorgia glielo disse, controllando prima che la mamma fosse abbastanza lontana. Sul divano, con il computer sulle ginocchia, stava scrivendo qualcosa ed era concentrata: non li ascoltava. -Perche' siete arrabbiati?.......- -Ma chi?....- -Tu e mamma.....- -Ma non siamo "arrabbiati"....Diciamo che dobbiamo forse chiarirci un po'....ma tu lo sai che io voglio moltissimo bene alla tua mamma, e anche a te....- -Anch'io, Ermal! Per questo non voglio che te ne vai piu'!- Giorgia lo abbraccio'. -Ma io non me ne vado, amore! Io resto qui, qui con voi. E' qui casa mia. E non intendo l'appartamento. Vi amo e non potrei lasciarvi. Solo che....capita di litigare un pochino, a volte...., come fate tu e Miria....- Giorgia assenti', ricordandosi i piccoli litigi con l'amica che era ormai contenta di considerare sua cugina. -....ma non per questo ci si vuole meno bene. Si sta magari lontani per un po', poi si parla e si sistema tutto.- -E tu sistemerai con mamma?......- -Ma certo!- Ermal le diede una carezza e la rassicuro' con il suo sorriso. La cena, pero', non fu tranquilla, perche' Ermal e Valentina discussero nuovamente su una telefonata di Monica; essendoci la tv accesa sui cartoni animati, Ermal si sposto' per rispondere e si accorse che Valentina gli stava dietro, pensando fosse Silvia. Al termine della conversazione, prettamente incentrata sul lavoro, lui la riprese:-Sei ridicola,Vale.- -Beh, a te piacciono le ragazze divertenti, no?....- sarcastico'. -Ma non mi piacciono quelle che non si fidano di me e tu l'hai dimostrato piu' di una volta! E nemmeno quelle che mi pedinano!- -Non ti ho pedinato.- -Volevi sentire chi fosse! E non era Silvia, visto che ti sei fissata che abbiamo una relazione segreta! Era Monica, ma potrei averne una anche con lei, come ti ricordo, mesi fa hai anche pensato, credendo a un gossip! Cosi', Vale, non funziona. Sono tutte idiozie.- -A volte conta di piu' l'essenza di un ricordo, dell'effettiva presenza di qualcuno.- Ermal sospiro', dicendole che ne avrebbero parlato in un altro momento, quindi tornarono a tavola e finsero di niente per non allarmare Giorgia, che aveva sempre paura di perdere Ermal a cui voleva bene e la famiglia che aveva trovato. Anche lei aveva le sue fragilita' e anche se non ricordava la violenza del padre, aveva avuto un'infanzia con diverse mancanze affettive, e si aggrappava alle nuove sicurezze. Giorgia era comunque una bambina serena ed Ermal l'avrebbe sempre trattata e considerata al pari di una figlia. -Non fanno la pace.....Anzi, litigano ancora....e non ho capito il motivo, ma credo c'entri una Silvia....- disse Giorgia al telefono con Francesca, fingendo di stare in bagno per non farsi sentire. Aveva chiesto in prestito il telefono alla mamma dicendole che voleva vedere i suoi video preferiti. -Silvia?!- si stupi' Francesca:-E che ha fatto?.....- -Non lo so....Devono essere arrabbiati per Silvia....La conosci?.... Miria ne parlava una volta......- -Io starei tranquilla, Giorgy. Silvia non e' un pericolo. Spero.- Anche Francesca era quasi convinta che ormai Ermal avesse davvero superato la ex e che fosse pronto a vivere appieno la sua nuova avventura con Valentina, il suo nuovo presente. -Tra qualche ora esce la nuova canzone. Andrea me l'ha fatta ascoltare prima. E' dedicata alla mamma e dice cose bellissime.- Giorgia fu contenta di cio' che aveva detto Francesca e ando' a dormire tranquilla. -Buona notte, principessa.- Ermal le rimbocco' le coperte e le diede un bacetto sulla fronte. -Resti finche' non mi addormento?....- -Va bene.- Giorgia aveva la sua cameretta e le piaceva molto restarci, a giocare e a disegnaere: era il suo piccolo regno, governato dalla sua, ancora sconfinata, fantasia. Ermal si sedette sul letto e le fece compagnia, poi torno' di la', dove Valentina leggeva qualcosa. -Dorme?...- gli chiese e lui si sedette vicino, facendo di si' con la testa. La ragazza si sentiva a disagio per le sue debolezze che non volevano andarsene via e che lo deludevano. -Stanno tutti aspettando l'uscita della canzone.- provo' a dire,ma Ermal stava ancora sulle sue. -Me la faresti ascoltare qualche ora prima?.....- Ermal sorrise leggermente:-No. La ascolterai con tutti gli altri, almeno la versione ufficiale.- -Perche'? Ne esistono due?...- -Si', una senza le parti di rap. E quella te la faro' ascoltare io.- -Wow....non vedo l'ora....!!- -Si', ma guarda che io sono ancora arrabbiato con te. Non ci si puo' comportare cosi', Vale.- -Lo so, ma.....l'idea che tu mantenga ancora rapporti con Silvia....e vedervi la' abbracciati a quel modo....mi sono sentita insignificante....- -Sai benissimo che non e' cosi'. Io e Silvia siamo rimasti in buoni rapporti e non vedo perche' non debba essere cosi'.-Ermal si alzo', dirigendosi in camera e Valentina si sentiva una sciocca:avrebbe dovuto cercare di trattenersi, almeno quella sera. Il brutto del passato era per entrambi difficile da superare, ma era necessario andarci oltre, per permettere davvero alla vita nuova di ricostruirsi. -Perche' piangi?....- le chiese Ermal dopo un po', tornando da lei e trovandola accucciata sul divano. Provo' tanta tenerezza e le diede un abbraccio:-Che succede, eh?....-le domando' dolcemente, dimenticando l'ultimo pezzetto di rabbia che gli era rimasto. -Ho ascoltato la canzone. E' bellissima.- -Grazie, ma e' tua.- -Ho.....ho rivisto tutto ascoltandola. Ti giuro, un'emozione.......! Ho rivissuto ogni istante tra di noi. E ho capito. Quando scriviamo, e io lo so bene, siamo totalmente onesti e ci apriamo davvero, e adesso non posso piu' avere dubbi su cio' che io ho sugnificato per te. Io ti ho insegnato che c'era ancora una strada da scoprire nell'amore e ti ho dato sicurezza, facendoti capire, inconsapevolmente, che non era finita come credevi.- Ermal le prese le mani, come spesso faceva mentre parlavano, per coccolarla e farla sentire a suo agio:-Si'. Tu hai cambiato il corso della mia vita e mi hai riempito dentro dove qualcosa mi mancava.- -"La sera in cui la luna cadde nei miei occhi" credo di ricordarmela.Era estate, eravamo a casa di Marco e parlavamo sul terrazzo. Io ti ho detto che adoravo la canzone di Emma "Arrivera' l'amore" e tu mi hai rivelato di averla scritta, cosa che io assolutamente non sapevo, e che mi ha stupito: quella canzone era la mia preferita proprio per le sue parole. Li' credo che ci siamo conosciuti davvero.....e poi mi pare che tu, sotto casa, hai provato a baciarmi, ma io ti ho fermato subito.... Quella volta li' sei stato proprio "quello che non mi aspettavo, ma che speravo di trovare."- Ermal si mise a ridere:-Si', ho pensato a quel momento mentre scrivevo, ma non solo.....A fine luglio, dopo un concerto......c'era una luna bellissima....e l'ho vista tuffarsi dentro i tuoi occhi, mentre ci parlavamo. La mia fan.....amica di Francesca, doveva avere la bambina....- -Lorena, si'....- Valentina rivisse in un attimo uno dei giorni piu' intensi della sua vita, e la sera in cui capi' di essere veramente innamorata:-....E poi ti ho detto tutto di me, il passato che temevo a rivelarti.....- -Si'. Credo sia iniziato tutto da li', nonostante anche prima...ci fosse gia' qualcosa tra noi, ma avevamo paura ad ammetterlo, a vivere il sentimento. Vale, conoscerti e' stata pura bellezza. Tu, da subito, eri bellezza, di quella bellezza vera che non e' soggetta a usura. E la bellezza mi distrae, quando vedo qualcosa che non mi aspetto, come eri tu,io dimentico tutto perche' vengo talmente tanto rapito da quello che di bello sta accadendo in quel momento, che mi porta via. Mi ha rapito la tua bellezza. E mi rapisce tutti i giorni. Mi stupisci, mi guidi, mi incanti.- -Perdonami, Ermal, per questa gelosia. Adesso so che non deve esistere, e che ti ha fatto male. Credo che questa canzone mi abbia aiutato davvero ad essere ancora un po' piu' sicura di me.- -Io ho amato tanto. E tanto ho ancora da amare. Te, Giorgia, il bambino che avremo. La nostra famiglia. La mia. La musica. La vita. Tutto.- Valentina lo strinse e lui fece lo stesso. Si chiusero l'uno nell'altra e si ritrovarono, come sempre. Un amore estremamente forte e guaritore li avrebbe legati per sempre. -Hai perdonato la tua idiota?....- sdrammatizzo' lei ed Ermal assenti':-Ma che sia l'ultima volta che ti vengono paranoie su Silvia o su chiunque altra.- -Sto migliorando nel rapporto con me stessa, e spero di potertelo promettere davvero.- Valentina fu sincera ed Ermal la perdono' con un bacio che lei, appassionata, approfondi'. -Sei mio....- disse, giocando alla femme fatale, personaggio che pero' non le si addiceva completamente. -Ti preferisco romantica o asfaltatrice, anche se hai un certo sex appeal....ma il tuo fascino e' molto piu' di questo. Adesso vieni di la' con me....chiudiamo le porte per non disturbare Giorgia....- Ermal la trascino' per la mano nella stanza dove lui teneva i regali dei fan e dove spesso suonava o scriveva. Prese la chitarra e la invito' a sedersi con un cenno. -A gambe incrociate per terra?!- -Si', davanti a te. E ad occhi chiusi, maestro. Mi piace cosi'.- Ermal le diede una soffice carezza:-Questa e' la versione due della canzone. E' quella solo mia senza J Ax, quella "originale", scritta pensando a te e, se vorrai, la portero' in tour e la faro' conoscere.- Valentina chiuse gli occhi: lei diventava tutt'uno con la sua musica, lei si perdeva tra i suoni e le parole, ricordava e ritrovava se stessa. La "se stessa" importante. Si commosse di nuovo, e di piu', perche' nessuno l'aveva mai conosciuta cosi', capita cosi', interiorizzata cosi', amata cosi'. E lei non era mai stata questo per qualcuno. "Sono quello che non ti aspettavi Quella sera in cui la luna cadde nei tuoi occhi Quella volta in cui non solo ci credevi Ma avevi fatto pace pure con i demoni Sono quel rumore che diventa suono Sono come sono e non ti chiedero' perdono Sono quello che nin ti aspettavi Ma che forse in fondo ci speravi In un mondo senza regole Io sono un sasso e tu il mare Annegare nel tuo cuore per me E' il miglior modo di morire. Dicono che tutto quello che sappiamo dell'amore Non ci serve e sai perche'? In fondo e' tutto da scoprire Non siamo i primi ne' gli ultimi Io sorrido spesso mentre tu mi vedi un po' gia' grande L'esperienza e' niente se C'e' ancora tutto da imparare. Sai che c'e' un motivo per lottare Tu lo senti che qualcosa eppur si muove Sotto al cielo, sopra questa terra scura, sotto al cuore c'e' uno stomaco che ha paura. Io ti dico " fatti ancora piu' vicina" che la notte non e' poi cosi' lontana, che domani lo sai che prima o poi arriva Ma nei tuoi occhi l'alba e' un film di fantascienza Dicono che tutto quello che sappiamo dell'amore Non ci serve e sai perche'? In fondo e' tutto da scoprire Non siamo i primi ne' gli ultimi Io sorrido spesso mentre tu mi vedi un po' gia' grande L'esperienza e' niente se C'e' ancora tuttobda imparare C'e' ancora un sogno da sognare. Dicono che non ti devi proprio mai fidare Ma chi lo dice non sa che c'e' Ancora spazio nel suo cuore Non siamo i primi ne' gli ultimi Mentre io mi chiedo ancora cosa poi faro' da grande Tu sorridi e dici che C'e' ancora tempo per pensare Un'altra volta da rischiare. E non serve scomodare Dio Ed ammazzarsi per i sogni di gloria Da quando lei sa bene chi sono io, non importa." Era proprio il loro riassunto e Valentina condivideva la visione di Ermal del loro amore. -Ma se io non ci credevo piu' nell'amore, e ho ricominciato solo grazie a te....- considero' Valentina:-...come ho fatto a darti fiducia?....- -Ci siamo disinibiti dentro a vicenda, prima di capire, non senza fatica, che reciprocamente, ne valeva ancora la pena. Tu eri il rischio da correre, che mi aveva restituito entusiasmo nell'amore e io il mago....- Ermal rise:-...che ha riportato in vita il tuo senso dell'amore che era sopito. E sono stato il tuo rischio. Se potevi tu, potevo anch'io perche' "annegare nel tuo cuore, per me" sarebbe comunque stato il miglior modo di morire.- -Abracadabra!......- Valentina sdrammatizzo' il momento con la sua arguta ironia:-In effetti con me ci voleva proprio un mago per smuovermi....! E chi meglio del Mago Meta avrebbe potuto farlo!- Seduta sulle sue ginocchia, lo bacio' in bocca, poi lui la prese e la porto' in camera da letto. -Pace fatta, Meta?....- chiese lei, retoricamente, mentre Ermal, piano, le apriva la zip della tuta da casa, scoprendo il suo seno, di qualche misura piu' grande rispetto al solito, grazie alla gravidanza. Valentina, ridendo, raccontava di avere preso solo una decina di chili quando aspettava Giorgia, ma di essere passata da una terza di reggiseno, a una ottava all' inizio dell'allattamento, che sul suo fisico snello non passava di certo inosservata. Ermal aveva riso, ma non gli importava piu' di tanto, anche se qualche taglia in piu' non gli dispiaceva. -Mmmmmmh, non lo so...ma credo di si'.... Te che dici, birbantella?.....- Inizio' a farle il solletico e Valentina cerco' di fermarlo con i morsetti sul collo. Si abbracciarono ridendo sotto il piumone dopo qualche istante. -Sto sistemando un mio vecchio romanzo. Ho seguito il tuo consiglio. Intanto mi dedico anche al nuovo, ma sara' impegnativo, quindi ci vorra' tempo.....- gli disse poi Valentina -Quale hai scelto?...- -" Io sono qui" del 2012, l'ultimo prima della nascita di Giorgia, che mi ha fatto fermare un attimo con i romanzi. Scrivevo altro, di meno impegnativo.- -Stupendo. E' il mio preferito.- sorrise Ermal. -Lo rimaneggio. Lo miglioro, per me, non per incontrare o meno il gusto del pubblico. Credo che la spontaneita' ed onesta' intellettuale sia fondamentale.- -Certo.- Era bello vedere Valentina parlare di cio' che amava, cosi' come Ermal incantava quando parlava di musica, non necessariamente la propria. -Domani ho la visita, mi ci accompagni?....- -Quando?- -Nel pomeriggio. Se non puoi non importa. Ci vado sola, non e' un problema.- -Tu volevi anche tenerti il bambino da sola, ti rammento!- Ermal glielo disse delicatamente, con il sorrisino e quasi scherzando, mentre le passava un dito sul viso. -Ma certo che ti accompagno, dai!- - Ovviamente non fa la differenza, ma sono curiosa di conoscere il sesso! Tu no?- -Si'! E chissa' anche la pallina bionda.......chi sta aspettando!...- -Lo scopriremo prima noi, tra un mesetto! Inizia a vedersi qualcosina, vero?....- -Sei stupenda.- Valentina bacio' di nuovo Ermal sulle labbra, profondamente. -E tu sei un adulatore nato, Meta!- lo prese in giro poi. -E' stupendo il tuo corpo che porta con se' la vita, la rinascita, l'amore. Io darei la vita per te.- -Io non vorrei. La tua vita vale piu' della mia. E le nostre vite valgono insieme. Per quanto....un mondo senza Ermal Meta......sarebbe meno......noioso, perche' quando ti ci metti sei un emerito rompipalle e quando ti svegli male sei intrattabile!- -Lo so. " Sono come sono e non ti chiedero' perdono" perche' tu mi accetti cosi'.- -Ma non approfittartene troppo! Non fare lo spavaldo!- gli diede un colpetto sulla testa, come un piccolo scappellotto, poi gli stampo' un lungo bacio sulla guancia e si avvinghio' a lui, per chiudere gli occhi, per addormentarsi. "Voglio amarti, amarti e amarti ancora, Ermal. Fosse l'ultima cosa che faccio." "Respira accanto a me, Vale, vieni qui.....stringimi senza paura.... Non importa se mi incazzo, a volte, se tu sbagli, se io sbaglio. Non fa niente. Sbaglieremo ancora e sempre, ma poi saremo ancora qui, a dirci che non c'e' rischio che fa paura se tu sei con me. Se io sono con te...." -Musicistaaa?.......- -Dimmi....- Inutile. Lo prendeva sempre in giro. Era unicamente unica, stupendamente lei. -Buonanotte.- -Buonanotte, amore. Stai tranquilla e dormi bene.- -Anche tu, Ermalino mio. E sottolineo mio!- Lui rise e poi Valentina preciso':-.....mio e di tutti quelli che ti amano. Sono felice che tu sia cosi' amato, perche' meriti tutto, perche' sei speciale. Mio figlio non poteva avere un padre migliore. Sono tranquilla. Tu, anche se non lo sai, diventerai un padre meraviglioso. E sono immensamente orgogliosa di te.- -Piantala adesso con sta alluvione di complimenti e vivimi addosso. Credo possa bastare.-