CAPITOLO 50-Riflessioni

309 16 2
                                    

Un umido bacio in mezzo agli occhi spezzo' soavemente il sonno di Valentina. Aveva dormito benissimo. Si stiracchio' leggermente tra le lenzuola e allungo' le braccia, per accogliere Ermal, che l'aveva svegliata.
-Ciao, ricciolino......- gli disse, stampandogli un lungo bacio sulla guancia.
-Buongiorno, piccola. Ben svegliata. Oggi non avremo tempo di stare insieme....- le ricordo' subito:-Ma verrai al concerto stasera,giusto?....-
-Certo....Vieni qui solo un po'.....-Valentina lo tiro' sul letto.
-Lo vorrei, ma purtroppo non posso,anima mia!- rise Ermal:-Devo prepararmi e incontrarmi con i ragazzi dello staff e poi ho anche un paio di interviste in mattinata. Ma tu fai pure con calma...Poi stanotte saremo ancora qui insieme e se vuoi verrai anche alla data successiva, che e' qui vicino....-
Valentina rimase tra le lenzuola ancora un po', mentre Ermal si sistemava in bagno, poi si alzo' e fece una doccia. Quando usci', lui se n'era gia' andato, parlando al cellulare con Paolo della Mescal. Lo stava aspettando giu' per definire alcune cose.
Valentina capiva quanto in certi momenti Ermal potesse essere impegnato, ma non era riuscita nemmeno a dargli un bacio come si deve. Desiderava sempre le sue labbra. Adorava accarezzarle con la lingua, mordicchiarle e percepirne la consistenza.
Appena fu pronta, scese e fece colazione: Ermal l'aveva registrata all'albergo, per permetterle di restare senza problemi, poi usci' e in giro per la citta' trovo' alcune fan, che erano arrivate li' per il concerto: avevano lo zaino in spalla e lei le riconobbe dalla maglietta che indossavano. Non la riconobbero e si senti' sollevata. Da quando Ginevra aveva sollevato il polverone social con le foto di Bari, Valentina non riusciva a stare tranquilla, nonostante le rassicurazioni di Ermal. Le sue insicurezze e fragilita' si facevano sempre sentire.
Da sempre, in solitudine, Valentina si faceva compagnia con la propria mente: dopo una chiamata a Francesca e Giorgia, a cui disse che sarebbe tornata tra un paio di giorni, rimase all'aperto e passeggio' nei suoi pensieri come dentro a una culla.
Ermal era l'emozione piu' intensa degli ultimi anni e, forse, di un'intera vita. Lui era la persona che aveva sempre cercato e dalla scorsa notte era sicura di amarlo davvero. Non aveva nemmeno piu' dubbi sui suoi sentimenti, anche se le certezze erano sempre mischiate alle fragilita', alle debolezze e alle paure.
Era la storia piu' bella e piu' vera della sua vita, ma non riusciva a liberarla dalle incertezze e spesso si chiedeva come, al di la' degli innegabili sentimenti, la stesse vivendo Ermal e come sarebbe stato il futuro, proseguendo a camminare insieme.
Ermal la chiamo' per salutarla verso l'ora di pranzo, nel poco tempo libero a disposizione.
-Ciao, come stai? Hai mangiato?...- le chiese, premuroso.
-Si', ho mangiato fuori. E tu?....-
Valentina aveva voglia di stringerlo.
-Ancora no. Ho terminato un' intervista e tra mezz'ora ne ho un'altra...Ti chiederei di pranzare con me, ma non voglio metterti fretta.....-
-Ma sei richiestissimo!!!- rise lei:-Non preoccuparti, perche' sono in un posto bellissimo. Sai quanto adoro i parchi....ci starei per ore.-
-Lo so, lo so.- lo senti' sorridere, avvolto di tenerezza:-Avrei dovuto lasciarti qualcosa per il pranzo o per qualche acquisto...scusami, ma sono uscito di fretta e me ne sono proprio dimenticato....-
-Ma guarda che ho con me tutto il denaro che mi serve!-
ribatte' Valentina, piccata. Ermal, pero', in fondo voleva solo essere gentile, non certo mettersi in mostra.
-Lo so, ma voglio offrirti le trasferte che fai per me! Se comperi qualcosa, poi mi dici.-
-Non preoccuparti. Al massimo prendo un pensierino per Giorgy e Francy.-
-Prendine uno anche da parte mia per Giorgia. Poi ti do quello che spendi.-
-Ermal....! Smettila,dai!-
Sul sottofondo si sentiva qualcuno che lo atava chiamando,infatti dopo una maciata di secondi, Ermal lr fisse che doveva lasciarla.
-Se vuoi, puoi seguire la diretta in radio tra mezz'ora.-
-Volentieri! Poi vado nella location del concerto e raccolgo qualcosa.-
-Okay. Ci sentiamo,amore. Un bacione.-
-Ciao, Ermi....- gli invio' un bacio e sospiro', chiudendo la telefonata.
Valentina attese l'ora della diretta facendo qualche acquisto nei negozi limitrofi, soerando di trovare poi ancora un bel posticino all'ombra nel parco.
Prese anche un regalino a Ermal: un braccialetto che le sembrava molto carino. Lui ne aveva tanti, ma li indossava volentieri, quindi Valentina voleva che  avesse qualcosa da indossare che gliela ricordasse, come lei aveva la sua collana. Gliel'avrebbe dato dopo il concerto, in camera.
Valentina ritorno' al parco e fu fortunata a trovare la stessa panchina, dove ascolto' la diretta radio. Ogni volta che lo sentiva sorridere, si immaginava le rughette di espressione che erano solite formarsi all'angolo dei suoi occhi. Le piacevano molto. Era comunque difficile trovare qualcosa che di Ermal non le piacesse, perche' il sentimento rendeva tutto piu' bello.
Al termine della diretta radio, Valentina riprese la compagnia dei suoi pensieri, che per tutto il giorno erano stati con lei e che riguardavano proprio il suo magico rapporto con Ermal. Non tutto era cosi' perfetto come poteva apparire, perche' dopo l'euforia che caratterizza ogni relazione ai suoi primi respiri, la ragione aveva iniziato a chiedere ed ottenere spazio. Che portata avrebbe avuto nel tempo la loro relazione?.....E che ruolo avrebbe davvero ricoperto lei nella vita di Ermal? Quello di Silvia, forse?..... Valentina aveva riflettuto su cio' che, in fondo, era stata la ex per lui, da quando una sempre maggiore notorieta' e un crescente affetto dei fan aveva piacevolmente travolto la sua vita. Ermal si trovava dove aveva sempre voluto essere, non tanto per il successo in se', quanto per l'impatto espressivo che riusciva a creare la sua musica. Ma Silvia?....A Valentina, forse sarebbe toccato essere cio' che negli ultimi anni, non senza difficolta', era stata lei. L'avrebbe supportato piu' o meno dietro le quinte, avrebbe ascoltato in anteprima le sue nuove canzoni e l'avrebbe aiutato a scegliere i vestiti con cui presentarsi in pubblico.....Sarebbe stata " quella che lo aspetta sempre" e non sapeva se veramente Valentina, per la sua vita e per il suo cuore, necessitasse questo. Inoltre sarebbe stata quella che "veniva dopo" per un uomo che aveva paura di essere ancora ferito da una storia.
Valentina aveva bisogno di stabilita', soprattutto per Giorgia, di una persona costantemente vicina ed Ermal non poteva dargliela, anche se avesse voluto.
Il suo lavoro gli imponeva ritmi ed orari incompatibili con cio' che Valentina, per se stessa e per sua figlia, cercava per ricomporre la propria vita. Il pensiero di essersi cacciata ancora nei guai la faceva rabbrividire. Alzo' il volume della musica per tentare di rimandarlo, allontanarlo,eclissarlo.
Si alzo' dalla panchina e decise di raggiungere l'anfiteatro, che raggiunse velocemente perche' Ermal gliel'aveva gia' mostrato il giorno prima. Li' parlo' con alcune persone per la stesura del libro e si trovo' a disagio quando una donna le chiese se fosse la nuova fiamma di Ermal.
-Non credo che Ermal sia un tipo da "fiamme"....E comunque le fotografie che sono apparse sui social raccontano di un rapporto che e' nato sul lavoro, ma che e' strettamente personale. Credo di parlare anche a nome di Ermal.-
Forse era risultata un po' scontrosa e antipatica, ma proprio non se la sentiva di essere esposta proprio adesso, in un momento meraviglioso, quanto fragile e delicato, perche' la storia si stava impostando lentamente e stava mettendo le sue basi. Inoltre lei era sempre piena di incertezze.
"Vieni al soundcheck? Poi ceniamo."
Valentina accetto' il  suo invito a cena nel backstage insieme agli altri ragazzi, che la facevano sempre ridere e che le trasmettevano una grande empatia. Tra loro c'era amicizia sincera, non rivalita'.
-Cosa scrivi?.....-domando' Andrea Vigentini sporgendosi incuriosito verso il suo quaderno.
-Cose che noto, ispirazioni che trovo in giro....Per me anche camminare per strada e' un'ispirazione immensa, osservare piccole cose....-
-Mi sa che l'ho gia' sentita.....- esclamo', voltandosi verso Ermal.
-Non hai ancora capito che questi due sono fatti con lo stampino?!?!- intervenne Marco.
Anche loro non chiedevano niente ad Ermal, ma avevano capito che tra lui e Valentina era nato qualcosa di importante e speciale, che gli si leggeva negli occhi, negli sguardi, nei piccoli gesti.

Quasi niente (STORIA COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora