Fratelli

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Tra quelle braccia... le mie braccia... sento di essere a casa. <Finalmente sono me stesso> dico. L'ombra mi sorride e con una mano mi indica il trono. Quello è il mio posto, ora lo so. Mi siedo. Nel sedermi ho provato qualcosa di indescrivibile. Un piacere immane, paragonabile ad una madre che vede suo figlio appena nato per la prima volta. L'oscarità si allontanò per fare spazio a innumerevoli fiamme che levitavano sopra al terreno. <Ho sempre amato il fuoco> dico alla mia ombra. "Lei" mi guarda e mi fa cenno con la testa di guardare avanti. Giro il mio viso e cio' che vedo è una folla: una folla che dal basso mi acclama, urla il mio nome e batte le mani in mio onore. Mi sento un re e tale voglio rimanere. L'ombra mi abbraccia nuovamente per poi unirsi a me definitivamente. Non fraintendete, non sono diventato cattivo. L'ombra non rappresentava il male, ma solo ciò che non è conforme ai canoni di vita comuni. <"Lei" in un certo senso non era altro che un'altra versione di me, nascosta dietro a una...> mentre ci penso mi viene da ridere <... maschera>. L'email da cui tutto ebbe inizio, i miei poteri, i sogni etc... si intitolava proprio "maschera"... Che tutto questo fosse già stato deciso? Ma da chi? Morfeo era da escludere, in quanto non poteva aver inserito in questo suo "piano universale" l'ipotesi della sua morte... qualcuno di più potente allora? <Ragazzo, sei giunto alla verità alla fine> dicono due voci dall'alto. <Siamo Fobetore e Fantaso, i fratelli di  Morfeo. Per molto tempo nostro fratello non ci ha permesso di esercitare la nostra volontà e i nostri poteri... eravamo colombe con le ali incatenate. Ora però finalmente tu sei qui. Hai spodestato nostro fratello e per questo te ne saremo infinitamente grati. Abbiamo un'ultima cosa da dirti, anzi, per meglio dire è un'offerta: lascia a noi il mondo dei sogni e noi ti conferiremo il potere di regnare nel mondo reale> mi dicono. <La richiesta è allettante, ve ne dò nota...> dico <... ma sono costretto a rifiutarla>. <Umano, cosa ti spinge ad opporti alla nostra richiesta?> mi dicono, quasi con tono perplesso. <Sapete... ho combattuto per essere qui. Ho perso persone a me care, ho lottato con i denti e fino all'esaurimento delle mie forze. Ora non mi accontento di regnare su un solo mondo. Oh no, io li voglio tutti... e non saranno due divinità come voi a fermarmi. Vi ricordo che vostro fratello è morto con molto poco, e se lui era in grado di gestiee da solo voi due, penso che per me sarà una passeggiata> dico con molta sicurezza. Ci fu una lunga pausa di silenzio. <Pensi che abbiamo paura di te? Un misero mortale con la testa tra le nuvole?> mi domandando schernendomi. <Se così non fosse, non mi avreste chiesto di fare un accordo, vi sareste presi il mondo onirico senza troppi problemi. La realtà è una sola: voi siete deboli, come vostro fratello... e lo sapete> dico in tono di sfida. Sanno che ho ragione e decidono di tacere. <Questa è invece la mia contro-offerta...> dico <...Voi mi lasciate stare e io vi risparmio la vita. Siete divinità, andate a regnare da qualche altra parte, qui non vi voglio...>. Riesco quasi a percepire il loro senso di frustazione. Non sò come ucciderli, il mio è un grande bluff, ma sono convinto che se la siano bevuta. <Ebbene, faremo come chiedi, ognuno di noi si impegnerà affinchè sia preservata la libertà dell'altro> mi dicono. <Un'ultima cosa, prima che ve ne andiate... mi serve un favore e non potete rifiutarvi: liberate Sarah>. Ci fu un'altra pausa interminabbile di silenzio. <Il nostro potere è limitato umano, ciò che trattiene Sarah in questo posto è più forte di noi> mi rispondono. <Non è possibile!> urlo <Ci deve essere qualcosa che potete fare, qualcunque cosa. Voglio che lei regni insieme a me...>. <John, l'unica cosa che possiamo fare per te è farla uscire da sogno in cui è prigioniera, na non può comunque uscire dal mondo onirico. Vagherà in eterno tra sogni e incubi mentre il suo corpo mortale lentamente cederà. Non si può fare più nulla per lei ormai...> mi dicono... Alla fine quindi avevo fallito. Entrambi i miei amici erano morti, e non potevo salvarli... <...Se veramente solo questo è ciò che potete fare, almeno fatela uscire dal sogno al più presto allora. Non voglio che soffra ancora, anzi, portatela qui da me> gli dico, dubbioso di ciò che potrebbe accadere... I fratelli di Morfeo sembrano sibillare delle parole, e di improvviso Sarah è li, di fronte a me. <Ora umano noi ce ne andiamo, speriamo solo che il tuo futuro sia meno infausto di quello di nostro fratello...> dicono e scopaiono. <Sarah!> urlo correndo verso di lei. <Cosa sono quelli?> mi chiede con aria fredda e distaccata, dandomi le spalle. <Quelli cosa?> domando. <Quelli sono... te... sono versioni di te chiuse in gabbia, perchè?> mi chiede allora. <Perchè chiedi? Beh quelle sono le mie emozioni, o meglio i miei "ostacoli" lungo il cammino che porta alla vetta. Sono inutili, lasciali perdere. Tu ora hai la possibilità di regnare insieme a me, in questo mondo, senza alcuna paura. Qui puoi essere te stessa> le dico. <Io... non ti riconosco...> afferma singhiozzando <...il bravo ragazzo che mi aiutava, il quale non desiderava altro se non di poter dare una mano agli altri... dove sei? Chi sei veramente?> mi chiede. <Io sono John Collins, re del mondo onirico e del mondo terrestre. Tu invece sei Sarah, un'ingrata ragazzina che invece di ringraziarmi pensa solo a confondermi le idee, per te forse questo è troppo. Mi sbagliavo sul tuo conto, sei debole come tutti gli altri. Il tuo posto è su uno di quei gradini, non sei all'altezza neanche di questa conversazione. Ora vai, non mi interessi più...>.

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