Capitolo 1: L'inizio di qualcosa

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Mark aprì gli occhi, si stirò e provò a capire che ore fossero. Erano circa le 9 di domenica, e cercò di ricordare perché dovesse svegliarsi così presto, di domenica poi. Ah giusto, aveva chiesto a Nathan e Axel di allenarsi con una nuova tecnica. Così si alzò dal letto a fatica e si recò in bagno per farsi la doccia. Intanto, Nathan, si stava pettinando i suoi lunghi capelli azzurri per poi raccoglierli in una coda con un elastico rosso. Pensò:"perché Mark ci tiene tanto ad allenarsi con me? Gli basta Axel." Pensato ciò, si vestì con la tuta della Raimon, fresca di lavaggio, prese la borsa e uscì. Axel invece era già per strada, era andato a fare una corsa ed era quasi al campo da allenamento. Aveva notato le attenzioni che Mark dava a Nathan e lui non si era accorto di nulla. Arrossiva quando lo guardava  e spesso lo sorprendeva a guardarlo. Pensò:"Magari sto impazzendo" e lo sperava. Non che provasse qualcosa per Mark.... Arrivato al campo notò Nathan che a sua volta lo vide e gli fece cenno di avvicinarsi. -Hey Nathan, cos'è quella faccia?-  gli chiese. Nathan all'inizio non rispose per vergogna, ma alla fine lo fece. -Nulla è che, il comportamento di Mark mi preoccupa- -In che senso?- -Vedi come si comporta? È come se...- Axel lo batté sul tempo: -Provasse qualcosa per te?- Nathan arrossì di colpo imbarazzato. In sottofondo si sentiva la voce di Mark. -Hey ragazzi!- I due si girarono e Mark si avvicinò a loro. -Pronti per l'allenamento?- -Ma certo, come sempre-disse Axel. +Bene allora, Hey Nathan che hai?- Nathan si girò, e si limitò a. dire -No niente, iniziamo l'allenamento-. Dopo l'allenamento Axel andò via, Nathan e Mark rimasero da soli al campo. Decisero di tornare a casa insieme, anche se rimasero in silenzio per tutto il tempo.  O almeno era Nathan a non parlare.  Mark si preoccupò nel vedere così il suo amico, così gli chiese cosa non andasse. Nathan non rispose. A un certo punto Le loro mani si sfiorarono, ma Nathan la tolse. Mark, preoccupato, decise di non parlare. Arrivati davanti alla casa di Nathan, Mark decise di parlare. -Che avevi oggi eh?- Nathan non rispose e tenne lo sguardo basso. Mark si allarmò e iniziò a pensare cose serie : " Dai Mark ma cosa vai a pensare, se fosse qualcosa di serio te ne avrebbe parlato". Così sperava. Appoggiò la sua mano sulla spalla di Nathan che non ebbe nessuna reazione. - Ti va se ci alleniamo anche domani? - Nathan rispose : - Non lo do Mark, devo pensarci- Mark sorrise. - Va bene, allora fammi sapere.-  E si allontanò verso casa sua. Nathan rientrò. Pensò:" Ho bisogno di farmi una doccia" detto ciò, andò in bagno, si tolse i vestiti, ed entrò. Mentre l'acqua calda scorreva sulla sua pelle non poté fare a meno di pensare a Mark. "Ma cosa mi sta succedendo?" Pensò.... E su questo pensiero decise di dormirci su.
Mark era a casa, sdraiato sul letto. Pensava a Nathan, che gli sarà mai preso? Si addormentò pensando alla situazione, ma soprattutto, a Nathan.

Mark e Nathan (Enkaze)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora