Capitolo 24: Liberi

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Mark rimase in posizione, pronto a parare il tiro di sua sorella. Prima che si potesse muovere si rese conto che quel colpo  non era diretto verso di lui, ma verso la panchina dove sedevano Dark e Wyles. 

-Pinguino Imperatore numero 1.- Il colpo virò la sua traiettoria e colpì Wyles che lasciò cadere il telecomando con cui controllava i ragazzi della Royal Academy dando loro le scosse. Il telecomando cadde vicino alla linea del campo. I ragazzi della Raimon erano molto confusi, cosa stava succedendo?

-M..ma cosa..Com'è possibile?- disse Wyles con voce tremante

-Wyles, voglio spiegazioni...- ringhiò Dark

-è finita Wyles.- disse Rex prendendo in mano il telecomando e sbriciolandolo con la sola forza della mano. I collari dei ragazzi della Royal Academy smisero di funzionare, gli altri membri della squadra privi di spirito guerriero si inginocchiarono sfiniti e confusi. 

-Stupidi ragazzini...- disse Wyles tentando di scappare, ma Shawn e Joe gli bloccarono la strada

-Dove credi di andare?- disse Joe

-Non hai la minima idea di cosa ti aspetta non appena arriverà la polizia.- disse Shawn David, invece, bloccò la fuga di Dark aiutato da Nathan.

Dopo un po' la polizia arrivò e arrestarono Wyles e Dark portandoli in galera, arrivarono inoltre delle ambulanze per i giocatori della Royal Academy. La sorellina di Mark era sdraiara su una barella completamente priva di forze ed energie, Mark e Nathan erano vicini a lei e Mark le teneva la mano. Era fredda come il ghiaccio ed era priva di forze. A Jude quella scena non era nuova, gli ricordava quando anni prima Joe e David erano succubi della pietra di Alius.

-Mark...mi dispiace...- disse lei con un filo di voce, aveva lo sguardo debole, era pallida e non aveva nemmeno le forze per piangere. 

-Non dirlo nemmeno, non è stata colpa tua sorellina.-

-Tesoro ascolta, se è successo tutto ciò la colpa è di Dark e Wyles. Non tua.- disse Nathan

-Ma io...-

-Senti, ora pensa a riposarti...ci vediamo dopo...- le disse Mark. Dovette lasciarle la mano e ciò lo fece stare male, ma almeno sapeva che l'avrebbero portata in ospedale, al sicuro.

-Mark...- disse Nathan posandogli una mano sulla spalla

-Sto bene Nathan.- disse Mark sorridendogli 

-Allenatore Evans, i ragazzi della Royal staranno bene?- chiese Arion 

-Si Arion, non preoccuparti.-

-Spero che stavolta Dark rimanga dentro per un bel po'.- disse Shawn

-Solo? Deve marcire in carcere.- ribatté Joe

-E pensare che sull'isola di Liocott diceva di essere cambiato..- sussurrò David

-Il lupo perde il pelo ma non il vizio, non pensavo che l'avrei mai detto.- disse Celia

-Che essere spregevole, mi fa salire i nervi.- disse Subaru

-Se non altro non abbiamo perso.- disse Riccardo

-Ma non abbiamo neanche vinto.- disse Gabi

-Meglio così, tutto è bene ciò che finisce bene.- disse Jade

-Se non fosse che quei poveri ragazzi sono in ospedale..- disse Rosie

-Ma almeno sono salvi e al sicuro.- disse Skie

-Jude, te non hai detto niente. Che succede?- chiese David. Jude era pensieroso, con lo sguardo chino e la giacca in mano. Non sapeva cosa pensare.

-Jude, c'è qualcosa che non va?-  gli chiese Celia

-No, è tutto ok. Ho solo bisogno di un po' di riposo.- disse Jude incamminandosi

-Non ha tutti i torti, quelli sono i suoi ragazzi.- disse Nathan

-Si ma...- a Celia non convinceva il comportamento di Jude, e nemmeno a Joe e a David.

Mark tornò a casa insieme a Nathan, erano entrambi molto stanchi e nervosi. Mark non mangiò niente e se ne stava seduto sul letto a guardare un punto fisso. 

-Mark...- disse Nathan

-Si dimmi...che c'è?-

-Io vado.- Mark sobbalzò

-D..dove?-

-Non lo so, è che..-

-Cosa?-

-Tornerò nella mia vecchia casetta, quella dove stavo prima di diventare il Grande Imperatore.- Nathan si voltò e provò ad andarsene.

-Nathan aspetta.- Nathan si girò e guardò Mark negli occhi

-Rimani qui, ti prego.- disse Mark con una voce quasi implorante, Nathan annuì e posò le sue cose. Si sedette sul letto affianco a Mark.

-Perché mi hai chiesto di restare?- gli chiese Nathan

-Nathan io...- 

-Tu cosa?- 

Mark e Nathan si guardarono fissi negli occhi per qualche minuto, come se fossero telepatici. Capivano ciò che pensavano, sentivano ciò che provavano l'uno per l'altro.  Era da almeno dieci anni che non si guardavano così. Nathan prese la mano di Mark e la posò sul suo petto.

-Mi sei mancato.- disse Nathan con gli occhi lucidi

-Anche tu.- disse Mark avvicinandosi a lui per baciarlo, Nathan si avvicinò a sua volta e i sue si baciarono. A Mark sembrò di essere tornati ragazzi, quando dieci anni prima Nathan lo trascinò in quel vicolo dimostrandogli il suo amore per lui. Si rese conto di aver fatto un'idiozia a lasciarlo, si rese conto che provava ancora qualcosa per lui. Aveva passato momenti difficili e aveva superato molte difficoltà a causa di quella relazione. In quei dieci anni non aveva conosciuto nessun altro e non aveva avuto altre relazioni. Non ne voleva sapere poiché il senso di colpa era troppo grande. 

-Nathan.- 

-Dimmi.- disse Nathan senza smettere di guardarlo negli occhi

-Io ti amo, non ho mai smesso di amarti. In tutti questi anni.- il cuore di Nathan ebbe un sobbalzo di felicità.

-Anche io Mark, anche io ti amo.-





Mark e Nathan (Enkaze)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora