Capitolo 8: Amore fraterno

310 17 42
                                    


Era mattina presto, Mark e Nathan erano nel vicolo. Mark teneva Nathan per i fianchi, a un certo punto si staccò.

- Che hai? -  chiese Nathan

- Mi sono dimenticato di fare una cosa, ma non mi ricordo.....- a un certo punto ebbe un sobbalzo e si mise le mani nei capelli.

-Oh cavolo, è vero! Sono uno stupido!-

- Ma che succede?-

- Me ne ero completamente dimenticato! Dovevo portare Alice a scuola! Devo tornare indietro a prenderla.-

- Alice è tornata? Ma che bello, non vedo l'ora di rivederla. Dai vengo con te.-

- Grazie Nathan.- 

Nathan baciò Mark sulla guancia e si misero a correre verso la casa di Mark. 

-Mia madre mi ucciderà.-

- Non credo, è colpa mia dopotutto.-

- Ma che dici Nathan, hai fatto bene a scrivermi ieri sera. Mi ero addormentato anche perchè non volevo svegliare mia sorella.-

-Le vuoi proprio bene.-

- Certo che si, se le succedesse qualcosa non me lo perdonerei mai. Ti ricordi contro la Royal alle qualificazioni per il Football Frontier? Quando si era persa?-

- Si, eri nel panico totale.-

-Oppure contro la Absolute Royal Academy....lì mi sono spaventato un sacco. Se le fosse successo qualcosa...-

-Ma non è successo, giusto? Caleb l'ha liberata dalle grinfie di Dark e Jude te l'ha riportata.-

-Hai ragione.-

Continuarono a correre, a un certo punto il telefono di Mark squillò. " Mamma".

-Aiuto, pronto mamma?  Si scusa ero andato a prendere Nathan, portiamo insieme Alice a scuola. Si, sto correndo.- Sospirò

Nathan lo guardò e non nascose una piccola risata. Mark lo guardò confuso.

- Perchè ridi?-

- Lo sai che sei carino quando menti? Anche se non ne sei molto capace.-

-Ha parlato l'esperto.- disse ironicamente Mark.

Arrivati a casa, Mark prese la sua sorellina, che per fortuna si era alzata da poco, e si incamminarono verso la scuola. 

-Sorellina, ho una piccola sorpresa per te.- le  disse Mark mentre la teneva per mano.

-E cos'è?  Dai dammi un indizio.-

- Ora arriva. Aspetta fermati, ecco. Puoi uscire fuori ora- 

Nathan uscì fuori da un vicolo.

- Guarda chi c'è.- Esclamò Nathan

- NATHAN!- la piccola gli corse incontro senza battere ciglio e lui la prese in braccio con delicatezza.

-Ti sono mancato eh?- le disse mentre la abbracciava

- Si, molto.- la piccola abbracciò Nathan cingendogli il collo con le sue piccole braccia mentre i capelli azzurri del ragazzo le solleticavano il naso. Poi la mise a terra e le diede la mano. Marl fece lo stesso. I due decisero di non dire niente alla piccola, dopotutto non avrebbe capito molto.

-Sei felice di tornare nella tua vecchia scuola?- le chiese Mark

- Si, non vedo l'ora di rivedere Flare e di tornare a giocare con lei a calcio. -

-Bene, ma non stancatevi troppo.-

-Si fratellone. Dopo mi porti con te agli allenamenti? -

- Non saprei...tu che dici Nathan?-

-Ma si portala, l'hai sempre fatto, no?  E poi saranno tutti felici di rivederla.-

- Si hai ragione, va bene piccola peste. Ma se mamma chiama ti porto a casa ok?-

- Va bene.-

Una volta arrivati, Mark e Alice si salutarono, lui l'abbracciò stringendola e se Nathan le accarezzò la testolina bionda. Laciarono la piccola scuola e si dirige verso la Raimon J.H. che, fortunatamente, era vicina alla scuola di Alice.

- Quando pensi di dire tutto agli altri?- chiese Nathan

Mark sospirò -Non lo so, Nelly mi ha detto di aspettare e che penserà lei a come fare.-

-Ti fidi così tanto di lei?-

- Certo che si.-

Nathan alzò gli occhi al cielo, sapeva di essere geloso senza alcun motivo, ma non poteva farci niente. 

Dopo la scuola erano tutti alla sede del club e si chiedevano dove fosse finito Mark. Kevin era certo che ci fosse una spiegazione ma non capiva cosa, dopotutto Mark non era il tipo  da saltare gli allenamenti soprattutto senza dire nulla. Nathan arrivò e spiegò il motivo dell'assenza del loro capitano. Quando arrivò, gli altri si stavano già allenando.

- Hey ragazzi, eccoci siamo arrivati.-

Tutti si voltarono a guardare Mark con la sua sorellina per mano.

- Dai vai a salutare gli altri, io vado a cambiarmi.-

- Va bene fratellone.-

Le prime a salutarla furono Celia, Silvia e Victoria.

Erano così felici di rivederla, la panchina era noiosa senza di lei. I ragazzi della Raimon si avvicinarono a lei.  Alice corse incontro ai ragazzi, le era mancato vederli giocare a calcio e le era mancato vedere suo fratello finire in rete. 

- Ma guardati, sei cresciuta.- esclamò Axel  accarezzandole la testa.

- Allora ti sei divertita?- le chiese Jude

-Si, anche se mi siete mancati.-  Kevin la prese in braccio e le scompigliò i capelli.

-i sei mancata anche tu piccola. Che dici, vuoi vedere tuo fratello finire in rete?-

- Sii!!- 

- Perfetto allora, Axel preparati.-

-Ma certo.-

- Io chiamo David, anche lui sarà felice di rivederti.- le disse Jude

- Eccomi qui.- disse Mark con la divisa da portiere

-Fratellone,cerca di non finire in rete.- 

-Quando mai. Forza ragazzi, iniziamo ad allenarci. Tra qualche giorno abbiamo la partita contro la Royal Academy e non devono batterci.-

Entrarono tutti in campo, Alice era in vicino alla panchina a calciare la palla insieme a Victoria.

Victoria era parte della squadra del Secret Service, ma qualche volta andava alla Raimon per distrarsi e per rivedere i suoi vecchi compagni. Era affezionata ad Alice, malgrado fosse piccola giocava molto bene e sapeva che sarebbe diventata molto brava.

Durante l'allenamento Mark finì in rete svariate volte, grazie all'unione del Soffio del drago di Kevin e all'Avvitamento esplosivo di Axel.  Alice si divertiva a vedere suo fratello finire in rete, ma a volte si preoccupava. Durante la prima partita contro la Gemini Storm, qualche tempo prima,  suo fratello finì in rete molte volte. Lei si preoccupò a tal punto che corse in campo dal fratello, incosciente del pericolo. Jordan la difese e la riportò dalla panchina, dicendole che era pericoloso entrare in campo.

Durante la partita, Austin, riuscì a rubare palla e iniziò a correre verso la porta di Mark. Superò la difesa senza problemi e tirò. Il pallone prese il palo e si diresse a tutta velocità proprio verso Alice e Victoria. Mark si accorse subito del pericolo e si lanciò verso la palla. Si oppose a quel tiro tentando di fermarlo con la Mano di luce, ma era troppo forte e andava troppo veloce, Mark  venne scaraventato a terra battendo la schiena e la testa  e perse i sensi.

.

Mark e Nathan (Enkaze)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora