Nathan riuscì a dormire, malgrado fosse preoccupato e avesse il cuore a pezzi, ma le parole della piccola Alice gli avevano risollevato il morale. Era tranquilla e serena, come faceva? Si era solo una bambina ma si trattava comunque di suo fratello maggiore. Dopo la faccenda di Ray Dark si era abituata al peggio, essendo piccola non si sarebbe ricordata molto ma i traumi sarebbero rimasti. Si tolse quei pensieri dalla testa e andò a fare la doccia, lasciò scorrere l'acqua fredda sul viso e sul corpo. Gli venne la pelle d'oca per il freddo ma era l'unico modo per svegliarsi. Uscì dalla doccia e si asciugò. Decise di andare a trovare Mark, anche solo per vederlo dalla finestra ma aveva bisogno di vederlo. Indossò la divisa della scuola, prese la borsa e uscì. Ora stava meglio perchè sapeva di non essere solo, aveva tanti amici al suo fianco. Quando arrivò in ospedale vide dei medici portare via Mark in barella.
-Cos, Mark!- provò a correre verso di lui, ma un'infermiera lo fermò
-Aspetta non puoi andare.-
-Dove...dove lo state portando? Cosa volete fargli? Cos'ha?- era in lacrime e nel panico, non capiva cosa stesse succedendo.
-Non posso dirti nulla, mi spiace.-
-Aspetta, a quel ragazzo ci penso io.- arrivò un'altra infermiera, era quella che lo aveva lasciato entrare nella camera di Mark.
-Infermiera...- la guardò con gli occhi rossi colmi di lacrime
-Lo conosci?-
-Si, ora vai a lui penso io.- cinse le spalle di Nathan con il braccio e lo fece sedere su una sedia.
-Ora calmati, il tuo ragazzo sta bene.-
-Ma...perchè....perchè lo stanno portando via?-
-Stai tranquillo, è solo un controllo di routine. Sembra che stanotte abbia fatto un sogno, secondo alcuni medici avrebbe recuperato una parte di memoria.- Nathan guardò l'infermiera, non poteva crederci. Era seria o stava solo cercando di tenerlo tranquillo?
-Dice sul serio?-
-Non ne sono sicuri, però c'è questa possibilità.-
-Grazie infermiera.-
-Il tuo ragazzo è forte, ha molta energia e reagisce bene alle terapie. Stai tranquillo.- l'infermiera gli accarezzò i capelli, non poteva non consolarlo.
-Hai bisogno di qualcosa?-
-No, grazie.- lei sorrise e si sedette affianco a lui. Non voleva lasciarlo solo, sapeva cosa si provava a soffrire per amore.
-Come mai mi sta aiutando?- le chiese Nathan
-So cosa si prova a soffrire per amore....e a perdere la persona che ami.-
-Ma...lei...-
-Vedi,qualche anno fa mi sono innamorata di un uomo, era un uomo d'affari. Ci sposammo e dopo poco rimasi incinta. Un giorno scoprì che il suo capo stava riciclando del denaro e proteggeva dei suoi dipendenti che commettevano crimini. Lui fece di tutto per smascherarlo, alla fine riuscì ad ottenere le prove. Ma quando stava per portare le prove alla polizia...- lei strinse i pugni e cercò di non piangere. Nathan non aprì bocca, ma sapeva cosa stava per dire.
-....ebbe un incidente. Lo portarono in ospedale ma non poterono fare nulla.-
-Io...mi dispiace.- Nathan incominciò a sentirsi in colpa. L'infermiera si asciugò le lacrime con il colletto del suo camice.
-Stai tranquillo, sono cose che succedono. . La cosa che mi consola è che è morto cercando di fare la cosa giusta.-
-Ma alla fine?-
-Il suo capo è stato arrestato.-
-Bene, almeno giustizia è stata fatta.-
-Come ti chiami giovanotto?-
-Nathan, sono un giocatore della Raimon.-
-Piacere Nathan, io mi chiamo Angie.-
-Piacere mio. Mi dispiace non volevo farle ricordare queste cose.- Nathan abbassò la testa, era dispiaciuto. Lei gli prese il viso e gli asciugò le lacrime.
-Stai tranquillo, mi fa bene parlarne. Vedrai che il tuo ragazzo si rimetterà presto. Ne sono sicura. Ma ora non piangere, hai il viso stanco e gli occhi che si vede che hanno sofferto. Sei un ragazzo bello e sensibile e non devi permettere a niente e nessuno di farti piangere. Ora cerca di stare sereno.-
-Grazie.- Nathan le sorrise
Dopo un po' i medici riportarono la barella con Mark nella sua stanza, Nathan si alzò in piedi.
-Vieni, ti accompagno.- gli disse l'infermiera
-La ringrazio.-
L'infermiera lo accompagnò nella camera e decise di lasciarlo solo, sapeva che aveva bisogno di spazio. Nathan la ringraziò di cuore. Si sedette affianco a Mark, continuava a guardarlo senza distogliere lo sguardo. Mark stava dormendo, ma Nathan non voleva svegliarlo.
"Non devo svegliarlo, è troppo carino quando dorme". Era tentato, ma non lo fece.
Accasciò la testa sul letto stringendo le coperte nei pugni, decise di non piangere non voleva.
"Mark, per favore. Ricordati di me, di noi....".
Mark mugolò un lamento e iniziò a muoversi, aprì gli occhi e se li strofinò. Girò la testa e vide Nathan con la testa accasciata sul letto.
-Nathan...- disse Mark cercando di muovere la mano. Nathan alzò la testa e guardò Mark negli occhi.
-Mark...come stai?-
-Come essere stato investito da un camion. Ma....è bello vederti.-
-Mark, tu...-
-Si, mi ricordo tutto.- sorrise e con molta fatica prese la mano di Nathan. Nathan non riuscì a trattenere le lacrime dalla gioia, affondò la faccia sul petto coperto di Mark.
-Io...credevo che...- balbettò.
-Mi dispiace...ti ho fatto star male.-
-Non è stata colpa tua...- Nathan alzò la testa e guardò Mark dritto negli occhi, si avvicinò a lui e lo baciò. Nathan gli afferrò la maglia da ospedale stringendola forte. Mark si limitò a posargli una mano sul petto che Nathan strinse.
-Mi sei mancato....io non volevo....- disse Mark quasi piangendo. Nathan lo zittì mettendogli un dito sulle labbra.
-...è tutto finito. Ora zitto e baciami.-
Nathan balbettò qualcosa mentre lo baciava. Mark voleva saperlo ma allo stesso tempo non voleva staccarsi da lui per parlare, anche perchè Nathan non glielo avrebbe permesso. Nathan si staccò dal bacio e guardò Mark negli occhi.
-Mark, devo dirti una cosa.-
-Dilla in fretta.-
-...io ti amo...- riprese a baciarlo, non riusciva a stare lontano da lui, cinse il collo di Mark con le braccia e lui lo prese per le spalle.
Mark mugolò qualcosa simile a un "Anche io ti amo".
...
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Mark e Nathan (Enkaze)
Fiksi PenggemarMark e Nathan provano qualcosa l'uno per l'altro. Inizialmente sembra una cosa passeggera, ma improvvisamente tra i due scoppia l'amore. Ma prima di poter stare insieme dovranno superare molte difficoltà, tra dubbi, incomprensioni, dolori e impedime...