Capitolo 17: Il rapimento

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Quando si voltò lo vide, vide l'uomo che aveva causato tanti problemi alla squadra della Raimon, l'uomo che aveva fatto del male ai suoi amici, l'uomo che le aveva rovinato la vita per sempre...impallidì e iniziò a tremare.

-D...Dark...- disse Alice con voce tremante e intimorita, sgranò gli occhi pieni di paura, voleva muoversi ma il suo corpo non rispondeva ai comandi. Dark sorrise con un ghigno

-Alice Evans, vedo che sei cresciuta. L'ultima volta che ti ho vista eri a malapena una bambina...-

-C..cosa...- Rex la tirò indietro portandola dietro di sé, i ragazzi della Royal Academy erano spaventati. Chi era quell'uomo? Cosa voleva? Come mai conosceva il loro capitano? Notando i suoi comportamenti capirono che non aveva bei ricordi di quell'uomo. 

-Chi è lei? Cosa è venuto a fare qui?- chiese Rex

-Il mio nome è Astero Black, da questo momento io sarò il vostro nuovo allenatore. Che voi lo vogliate oppure no.- Stava usando un falso nome? Per quale motivo? 

-Se lo scordi, il nostro allenatore è Jude Sharp.- sbottò Preston,  Black rise

-E quindi Jude Sharp è il vostro allenatore? Chissà quante scemenze vi avrà insegnato.- Alice si fece avanti scansando i suoi compagni, non poteva permettere che Jude venisse insultato così. 

-Non osare parlare così Dark, lo so che sei tu..Sharp è il miglior allenatore che possa esserci.-

-Alice, tu conosci quest'uomo?- le chiese Yale

-Com'è possibile?- chiese Rex

-Aspetta Alice, vorresti dire che lui è...- anche Preston impallidì

-..l'im..pera...tore oscuro...- balbettò Columbia, avevano sentito molte storie su Ray Dark ma non avrebbero mai immaginato che se lo sarebbero ritrovato davanti.

-Allora avete capito...- disse Dark con un ghigno

-Che hai in mente Dark! Non crederai che la Royal Academy si inginocchi ai tuoi piedi senza lottare, non ci piegheremo mai a uno come te.-disse lei e i suoi compagni annuirono

-Evans, Evans, Evans...sei cresciuta, sei più furba e di sicuro molto più intelligente di quello che penso, però sei molto ingenua a pensare che io voglia lottare...ormai dovresti conoscermi.- sorrise, che aveva in mente? Non capiva, c'era qualcosa che non andava. Sentì una risata sardonica da far venire la pelle d'oca a chiunque. Un uomo poco più basso di Dark, con la pelle bianca come un cadavere e senza capelli spuntò dalla porta del campo. Aveva lo sguardo da pazzoide, ma ad Alice parve di conoscerlo. 

-Ma guardali, sono così impauriti e soli senza il loro allenatore...- disse quell'uomo, nessuno dei ragazzi si mosse, erano bloccati

-Hai fatto ciò che ti ho chiesto Wiles?- Alice impallidì, com'era possibile?

-No...no! Non è possibile, dovresti essere in carcere a vita...- Rex la tenne, lei si ricordava di ciò che quel tizio aveva fatto a Nathan e agli altri ragazzi. Non glielo avrebbe mai perdonato.

-Alice Evans, ma guardati come sei cresciuta e devo notare che sei diventata anche molto carina...- lei fece un ghigno con i denti

-Com'è possibile!? Voi non...-

-Dolcezza i soldi possono fare tutto.- disse Wiles

-Cosa volete da noi?- Intervenne Yale

-Non osate torcere un capello al capitano oppure...- disse Prince

-State tranquilli, non farà male.- disse Dark, Wiles tirò fuori un cristallo violaceo che brillava molto. I ragazzi caddero a terra privi di sensi come se fossero stati ipnotizzati. Alice fu l'ultima a chiudere gli occhi.

Mark e Nathan (Enkaze)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora