Mark si trovava dalla torre dove andava da ragazzo, dove andava quando c'era qualcosa che non andava e dove lui e Nathan si erano lasciati. La sua testa era piena di domande, perchè voleva incontrarlo? Perchè ora? Perchè non prima? Erano passati tanti anni, Mark era l'allenatore della Raimon e Nathan era diventato il Grande Imperatore. Il fruscio delle foglie mosse dal vento non lo smosse da quei pensieri. Sentiva il cuore in gola e percepiva un senso di nausea, era felice di rivedere Nathan dopo tanti anni ma sapeva che non era più lo stesso. Sentì dei passi procedere verso di lui, il suo cuore accelerò.
-Mark Evans, da quanto tempo.- disse il Grande Imperatore, Mark si girò. Vedendo Nathan ebbe la tentazione di saltargli addosso, ma di trattenne. Era diverso, portava i capelli sciolti sulle spalle ed era bianco come un lenzuolo. I suoi occhi erano gli stessi ma più freddi, sul viso era stampato un sorrisetto.
-N...Nathan sei....sei veramente tu?- disse Mark
-Ero, ora non lo sono più.- disse Nathan con freddezza
-Ma cosa...Nathan ma cosa stai dicendo?- Mark era confuso, perchè stava dicendo quelle cose? Non capiva cosa gli fosse preso.
-Non sono più Nathan, caro Mark. Ho cambiato identità, ho cambiato modo di essere, ho cambiato tutto. Il mio nome ora è Anthon Twins.-
-Dimmi il perchè.-
-Perchè dovrei dare delle spiegazioni proprio a te?-
-Perchè....noi....- a Mark venne in mente la loro storia di dieci anni prima
-Intendi quella storiella tra noi due? O almeno, tra te e Nathan? Non te ne sei ancora dimenticato?- Mark sentì un forte dolore al cuore, come se qualcosa si fosse spezzato
-Nathan...- Mark trattenne le lacrime agli occhi. Il Grande Imperatore rise con un ghigno
-Andiamo, ormai dovresti averla superata da un bel pezzo.-
-Perchè Nathan...perchè lo stai facendo....- Mark non riconosceva più Nathan, cosa gli era successo? Perche proprio lui era diventato il Grande Imperatore? Nathan gli si avvicinò furtivamente come un felino si avvicina alla preda, facendo indietreggiare Mark fino a farlo appoggiare alla ringhiera. Nathan avvicinò il suo viso a quello di Mark guardandolo negli occhi, erano pieni di lacrime e di dolore. Erano pieni di emozioni negative, dolore, rabbia, delusione. Mark era attaccato alla ringhiera e aveva il viso di Nathan attaccato al suo, i suoi occhi lo scrutavano e gli leggevano i sentimenti. Era uno sguardo freddo e pietrificante. A Mark passò per la testa di prenderlo e tirarlo a sè per baciarlo, abbracciarlo come ai vecchi tempi. Ma qualcosa lo fece trattenere.
-Vedo che non ti sei dimenticato di niente, eh caro Mark?-
-Che...cosa vorresti dire?-
-Lo sai cosa intendo. Non vedo l'ora di vedere come hai allenato la tua Raimon per giocare contro la Royal.- detto questo, il Grande Imperatore, prese il colletto di Mark e lo fissò nuovamente negli occhi. Gli prese il viso con le mani e lo baciò. Le sue mani erano fredde ma a Mark erano mancate, gli erano mancate le labbra di Nathan e il profumo dei suoi capelli. Come mai lo stava facendo? Perchè lo stava baciando? Lo amava ancora? O era solo un modo per farlo soffrire ulteriormente? Nathan si staccò da lui e si allontanò ì, andando verso la sua auto. Mark rimase fermo cercando di capire cosa fosse successo. Erano dieci anni che Nathan e lui non si baciavano. Non aveva capito il motivo di quel gesto e ciò lo fece stare male. Quando tornò a casa si fece una doccia fredda, aveva bisogno di schiarirsi le idee. Pianse mentre l'acqua gli scorreva sul viso e i capelli si bagnavano. L'acqua gli scorreva sul corpo, il freddo gli dava una sensazione di piacere. Ma continuava a pensare a Nathan, a quello sguardo e al bacio che si erano dati. Uscì dalla doccia, si asciugò, si vestì e si buttò sul letto. Guardò l'orologio e si accorse che era ora di andare all'allenamento, senza di lui i ragazzi si sarebbero sentiti persi. Si fece forza e andò al lavoro. I ragazzi notarono subito che c'era qualcosa che non andava, di solito il loro allenatore era sorridente, ottimista....ma quel giorno era diverso. Era cupo e non sorrideva, si limitava a dare indicazioni ai ragazzi.
-Mark, va tutto bene?- gli chiese Celia, non lo vedeva così da tanto tempo. Da quando alla Fox Shore, Nathan e Tod, avevano lasciato la squadra.
-Ma certo, perchè me lo chiedi?-
-Beh vedi, sei diverso dal solito. Anche i ragazzi se ne sono accorti.-
-Sto bene, non preoccuparti.-
Ma Celia non volle fidarsi, si preoccupava per Mark. Prese il telefono e digitò un numero, era da tempo che non lo digitava ma era il caso di farlo.
I ragazzi della Royal Academy avevano finito l'allenamento e ora erano negli spogliatoi. All'interno dello spogliatoio vi era un separè per dividere la parte maschile da quella femminile, anche se nessuno si vergognava.
-Che succede Columbia? Non dirmi che sei stanco.- lo stuzzicò Rex
-Io? Stanco? Ma per favore, quello stanco sei tu. Alla fine non riuscivi nemmeno a reggerti in piedi.-
-Andiamo, cos'è tutta questa rivalità? Siamo tutti della stessa squadra no?- disse Preston
-Si è vero, ma ti ricordo che siamo imperiali.- disse Draco
-L'unica che non ha questo spirito di rivalità nei nostri confronti è il capitano.- dissse Rex
-Rex, guarda che ti ho sentito.- disse Alice da dietro il separè. Rex sorrise
-Non ti conviene prenderla troppo in giro, sai che per il Comandante Sharp è come una sorella.- gli disse Draco
-Si, forse hai ragione.-
-Io e il Comandante ci conosciamo da un sacco di anni, e vi stupite di questo?-
-Lasciali perdere, la loro è tutta invidia.- disse Preston ridendo
-Ha parlato l'altro.- disse Alice affacciandosi dal separè. Il suo telefono cominciò a squillare, lo tirò fuori dalla borsa e rispose.
-Pronto? C...Celia? Che succede? Mark? Cos'ha? Ok, arrivo subito.- si rivestì indossando la divisa della Royal Academy. Prese la borsa e uscì dal separè, i ragazzi erano mezzi vestiti ma a nessuno diede fastidio.
-Dove vai?- le chiese Preston
-Ho un impegno urgente. Famiglia.- disse lei. Uscì dalla Royal Academy e si incamminò verso la Raimon J.H.
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Mark e Nathan (Enkaze)
FanfictionMark e Nathan provano qualcosa l'uno per l'altro. Inizialmente sembra una cosa passeggera, ma improvvisamente tra i due scoppia l'amore. Ma prima di poter stare insieme dovranno superare molte difficoltà, tra dubbi, incomprensioni, dolori e impedime...