Capitolo 2: L'avvertimento

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Alice Evans si recò dal Grande Imperatore, cosa voleva da lei? Perchè l'aveva convocata? Era comprensibile che volesse vedere Jude, ma lei? Era meglio non fare domande e muoversi. Lui odiava aspettare. Entrò nell'edificio di dimensioni imponenti, con le pareti adornate e lampadari lussuosi. Sul pavimento erano distesi dei tappeti di colore rosso scuro. Alzò la testa e riuscì a malapena a scorgere il soffitto, le vennero i brividi. Preferiva di gran lunga la Royal Academy, malgrado quel luogo le avesse lasciato delle cicatrici profonde. Indossava la divisa della Royal, la divisa femminile era uguale a quella maschile ma di colore nero e al posto della gonna vi erano i pantaloni.

-Alice Evans, vedo che hai risposto alla chiamata.- disse un uomo vestito di nero e dai capelli rossi

-Non avrei dovuto? Perchè preferirei essere a casa o a scuola in questo momento.- rispose lei con arroganza

-Hai fatto benissimo dolcezza, adesso seguimi. Sai che il Grande Imperatore odia aspettare.- lo sapeva eccome. Odiava quando Sabel la chiamava dolcezza ma non disse niente, era tesa, il cuore batteva all'impazzata e tremava per la paura. Varcarono un portone gigantesco. Sopra una scalinata c'era una sedia su cui sedeva il Grande Imperatore. Alice si inchinò in segno di rispetto.

-Non serve che ti inchini, dopotutto ci conosciamo da anni.- disse il Grande Imperatore

-Mi scuso. Posso sapere perchè mi ha chiamata?- disse lei cercando di mantenere la calma. L'Imperatore non rispose subito, sorrise e basta guardandola con il suo sguardo penetrante e freddo. Quello sguardo avrebbe pietrificato chiunque, perfino Percival Travis.

-Ecco perchè ti stimo, vai sempre dritta al punto. Ho un compito da affidarti.- disse il Grande Imperatore sorridendo

-Che genere di compito?- chiese lei, il Grande Imperatore rise con un ghigno

-Durante la prossima partita devi distruggere i tuoi avversari, se non farai ciò che ti chiedo ci penserò io.- Distruggere? In che senso? Non capiva il senso della frase, ma sicuramente non voleva che vincessero e basta.

-In che senso distruggere?-

-Nel vero senso della parola, non mi accontento della vittoria.-

-Lo sa che la prossima partita è contro la Raimon?-

-Certo che si, è proprio per questo che te lo sto chiedendo.- era impazzito o cosa? Non si sarebbe mai aspettata una richiesta simile.

-Io non...non posso farlo. Puoi chiedermi di batterli ma non di distruggerli...-

-E invece lo farai, altrimenti affiderò il compito a qualcun altro. E adesso puoi andare.-

-No che non me ne vado, ho bisogno di spiegazioni...-

-Non le avrai, ti conviene andare. Sabel portala fuori.-

-Si mio signore, forza Evans andiamo.- Sabel accompagnò la ragazza fuori dalla porta, ancora confusa e spaventata da quella richiesta. Come mai il Grande Imperatore le stava facendo una richiesta simile? Temeva fosse a causa di Mark, ovvero l'allenatore. Mentre si dirigeva verso l'uscita incrociò un ragazzo, imperiale come lei. I due si guardarono con aria di sfida.

-Evans, cosa ci fai qui?- chiese lui

-Stavo per farti la stessa domanda, non dovresti essere agli allenamenti?-

-No, il Grande Imperatore mi ha chiesto di venire qui. Evidentemente non gli è piaciuta la mia condotta nell'ultima partita.- disse il ragazzo

-Se non sbaglio adesso giochi nella Raimon.-

-Si esatto, ma non mi hai ancora detto perchè sei qui?-

-Perchè questo ha a che fare anche con te Victor, il Grande Imperatore mi ha chiesto di distruggervi nella partita che giocherete contro la Royal. E sai che quando dice distruggere....intende distruggere.-

Mark e Nathan (Enkaze)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora