Capitolo 7: O la va o la spacca

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Mark rimase in piedi di fronte a Nelly, con i suoi capelli che si muovevano al vento e i suoi profondi, ma graziosi , occhi color ciliegia.
- Nelly, devo confessarti una cosa...-
- va bene Mark, di che si tratta?-
Non rispose, era troppo preoccupato. Cos' avrebbe pensato Nelly?
L'avrebbe giudicato? Deriso? Insultato? Gli avrebbe creduto?
Ma ormai era lì, doveva dirlo a Nelly, dopotutto era la manager della squadra e tutti le davano retta.
- Mark, ci sei?-
- Ehm si, scusami.-
- Di che mi devi parlare.- chiese Nelly, con la sua voce dolce e melodiosa, ma anche con un po'di serietà. Nelly non era stupida, capiva subito se una situazione era seria.
- Allora? -
- Ehm, ecco....ha a che fare con Nathan....-
- Oh, non avrete litigato spero.-
- N-No, non abbiamo litigato.-
-- Ah, e allora cosa c'è? Non vi sarete di certo messi insieme...-
Mark alzò la testa di scatto, con gli occhi sgranati e guardò Nelly. Come aveva fatto?
Nelly lo guardò, prima divertita, ma poi tornò seria.
- Oh....capisco.- disse
- Ma come hai fatto a capirlo?-
- Non lo sapevo, e sinceramente sono stupita.-
In realtà Nelly sapeva che Mark provava qualcosa per Nathan. L' aveva capito quando si erano lasciati qualche mese prima.
Non pensava che Nathan avrebbe accettato, evidentemente si sbagliava.
- Ora, mi giudicherai vero? Non mi parlerai più...- disse Mark, con le lacrime che gli tagliavano le guance.
- Oh Mark....- 
Nelly si avvicinò a Mark, con una mano gli prese il viso e con l'altra prese un fazzolettino dalla borsa e gli asciugò le lacrime.
- Non lo farei mai,  ti voglio bene e siamo amici. Sapevo che provavi qualcosa per lui.-
Mark tirò su col naso.
- D-Davvero?-
Nelly lo guardò con lo sguardo più dolce che potesse fare, e con due lacrime agli occhi.
- Ma certo, se sei felice anche io lo sono.-
Mark prese la mano di Nelly e la guardò dritta negli occhi.
- Grazie Nelly, dico davvero.-
- Figurati.-
In quel momento  il telefono di Mark squillò. "Nath"
- Rispondi, tranquillo.- disse Nelly
- ok.-
- Pronto Nath? Si, Sono al parco, te dove sei? Ehm...sei quasi qui? Va bene, a dopo.-
- Sta arrivando?-
- Si, penso che sappia che sono con te.  O almeno lo spero.-
- Vuoi che me ne vada?-
- No Nelly resta, deve sapere che possiamo fidarci di te.-
Nathan arrivò di corsa e vide Mark e Nelly seduti su una panchina.
"Che ci fa Mark con Nelly?"
- Vi disturbo? -
- Hey Nathan, finalmente sei qui.- disse Mark alzandosi.
- Ciao Nathan.-
- Ciao Nelly. Cosa ci fa lei qui?- chiese guardando Mark.
- Tranquillo, sa tutto.-
- Tutto cosa?-
- Bhe, noi due.-
Nathan guardò Mark incredulo.
Perché le aveva detto tutto? E senza dirgli nulla.
- Perché l'hai fatto?-
- Nathan...-
- Aspetta Mark, Nathan ascoltami. So che forse non ti fidi si me, ma stavolta fallo. Con me il vostro segreto è al sicuro. Quando vorrete dirlo agli altri io sarò dalla vostra parte. -
- Non so se posso fidarmi...-
- Eddai Nathan.-
- Uff, va bene. Ma ti tengo d'occhio sappilo. -
- Va bene Nathan. Ora vi lascio soli. Ho anche molte cose da sbrigare.-
Disse Nelly incamminandosi.
- Ad esempio? - chiese Mark
- Ad esempio iniziare ad organizzare la prossima partita.-
- Quale partita?- esclamarono Mark e Nathan in coro.
- La partita contro la Royal Academy, hanno reclutato nuovi giocatori e hanno sfidato la Raimon a una partita di allenamento.-
- Ah, mi sembra un'ottima idea.-
- Ah, un'altra cosa, vi chiedo di non portare i vostri problemi interpersonali in campo. Potreste fare qualche danno.-
- Va bene Nelly, grazie.- disse Nathan
Nelly se ne andò, il suono delle sue scarpe si sentiva in lontananza.
- Sicuro che possiamo fidarci di lei?-
- Ma certo, la conosco bene.-
- Fin troppo....-
- Che vorresti dire?-
- Niente.-
- Dai Nathan, cos'hai?-
- È per come di guarda, sembra quasi che tu le piaccia ancora e viceversa.-
Mark era incredulo, ma cosa stava dicendo? Sapeva che Nathan era geloso.
- Ma che dici, non provo più nulla per lei.-
- Sicuro?-
- Eh?....Ma certo che si. Ma che hai Nathan?-
- Non ho niente, te l'ho detto.-
- So che non ti fidi di Nelly per quelli che c'è stato tra me e lei, ma ti giuro che è tutto finito.-
-  Certo....-
- Stai tranquillo.- Mark provò a prendere la mano a Nathan, ma lui la tolse
- Nathan, che hai?-
- Lasciami stare, ho bisogno di stare un po'da solo.-
- Ma Nathan....-
Nathan se ne andò per tornare a casa.
Mark rimase lì, aveva il cuore a pezzi, sapeva che era geloso. Non avrebbe mai pensato che se la sarebbe presa così tanto nel vederlo con Nelly.
Tornò a casa anche lui, mangiò malvolentieri.
- Che hai tesoro?- gli chiese sua madre.
- Niente, sono solo stanco.-
- Mmh? C'è qualcosa che potrebbe tirarti su il morale....-
- Non ho niente mamma...-
- Non è una domanda, ma un'affermazione.-
- Cos'è?-
- Tuo padre sta tornando e con lui anche tua sorella.-
Mark ebbe un sobbalzo, seriamente stavano tornando?
- Dici davvero?-
- Si, anzi sono già qua. Potete entrare.-
La porta si aprì, entrò una bambina sui 5 anni, con dei capelli biondi tenuti assieme da un fiocco rosa e due occhioni azzurri.  Portava un paio di pantaloni bianchi e una felpa rosa col cappuccio. Poi entrò il papà di Mark.
- Èccoci qua, ciao Mark.-
- Ciao papà come....-
-  Fratellone!!-
La bambina corse incontro a Mark, lui si inginocchiò. Lei gli saltò addosso abbracciandolo.
- Sorellina, che belli vederti.-
- Mi sei mancato fratellone.-
-  Sapevo che ti sarebbe saltata addosso.-
- Ciao papà, com'è andato il viaggio?-
-  Bene dai,  tua sorella si è divertita. Alice vai a salutare la mamma.-
- Va bene papà.-
La bambina corse dalla madre che la prese in braccio e la riempì di baci.
Mark si risedette a tavola e finì di cenare.
La sera si chiuse in camera, sdraiato sul letto. Era molto stanco, stava per addormentarsi quando la porta si aprì ed entrò la sua sorellina.
- Fratellone?+ Disse con la sua vocina dolce e innocente, mentre spuntava dalla porta.
- Hey sorellina, che succede?- disse Mark mettendosi seduto.
- Non riesco a dormire.-
- Vieni qui.-
Mark la prese in braccio e la baciò in fronte.
Era a letto con lei, lei lo abbracciava, gli era mancato molto. I due avevano un rapporto molto solido, si volevano molto bene. I membri della squadra erano come dei fratelli maggiori per lei.
La piccola si era addormentata e Mark non era da meno.
Ricevette un messaggio, ma Mark dormiva già.
Il giorno dopo, andando a scuola, venne trascinato in un vicolo. Era Nathan.
- Nathan....che spavento.-
- Scusa, hai ragione. Ma dovevo parlarti in privato.-
- Di che si tratta?-
- Volevo chiederti scusa per ieri, la verità è che ho paura di perderti.-
Nathan tenne lo sguardo basso, era geloso e preoccupato. Aveva ragione.
Mark gli si avvicinò, lo prese per la vita e lo baciò spingendolo contro il muro.
Nathan ricambiò e portò le sue braccia attorno al collo di Mark.
Rimasero così per un po', quando Mark si ricordò di una cosa....






Mark e Nathan (Enkaze)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora