capitolo 14: Coming out

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Mark e Nathan si girarono, che qualcuno lo avesse scoperti? Com'era possibile?
-Archer?- disse Mark con sorpresa
- Ciao Mark.-
- Che ci fai tu qui?- gli chiese Nathan mentre si staccava da Mark
- Avevo bisogno di fare una passeggiata, non sapevo che vi avrei disturbati.-
- Ecco, possiamo spiegarti....- disse Nathan
-Non serve, so già tutto e poi c'era da aspettarselo.- Mark e Nathan lo guardarono confusi
- Che vorresti dire?- chiese Mark
- Nel senso che un po'si vedeva che tra voi c'era qualcosa, anche quando non stavate insieme ed eravate solo amici.-
- Ma....tu non....- balbettò Nathan
- Non vi giudicherò, state tranquilli .-
- Ti ringrazio tanto Archer.-
- Non devi ringraziarmi, adesso vi lascio soli. Ci si vede.-
Prima che Mark e Nathan potessero dire qualcosa, Archer, era già andato via. Non se lo sarebbero mai aspettato da uno come lui , era sensibile e quasi come un fratello maggiore, ma rimasero comunque a bocca aperta.
- Sarà meglio tornare a casa, è tardi e i tuoi genitori ti staranno cercando.-
- Solo i miei? Vai da tua sorella che la trascuri come al solito.- disse Nathan dandogli una spintarella amichevole. Mark gli prese le braccia e lo tirò a sé per poi baciarlo. Ripresero a baciarsi e Mark cinse i fianchi di Nathan con il braccio,  lo spinse verso l'albero e lo bloccò.
- Che....che vuoi fare?- gli chiese Nathan
- Aspetta...- Mark prese Nathan per le cosce e lo tirò su cercando di non perdere l'equilibrio. Nathan gli portò le braccia al collo e gli cinse i fianchi con le gambe. Era ancora contro l'albero per permettere a Mark di tenere l'equilibrio.
-Nathan....dobbiamo andare....-
Mark lo mise giù senza smettere di baciarlo e quando provò a staccarsi, Nathan, non glielo permise.
- Hey, N...Nath....Nathan...dobbiamo andare.-
- Si, hai ragione.- gli diede un ultimo bacio e si incamminarono. 

-Mark...- 

-Si?-

-Intendi dire ai tuoi genitori la verità?- chiese Nathan preoccupato

-Non lo so, so già che non la prenderebbero bene.- Nathan abbassò lo sguardo, si fermarono quando Mark iniziò a tenersi la testa.

-Che hai?- Nathan era allarmato

.No niente, un capogiro. Dico sul serio.-

-Mmh...va bene, ma stai attento.-

Quando Mark tornò a casa sua notò che suo nonno era già arrivato.

-Nonno! Come mai sei già arrivato?- chiese Mark incredulo

-Si Mark, ho preso il treno è partito prima.- Era seduto al tavolo con sua sorella in braccio

-Mark vai a lavarti le mani, tra poco è pronto in tavola.-

-Si mamma....- Mark si tolse le scarpe e andò in bagno. Oltre a lavarsi le mani si buttò dell'acqua sulla faccia per rinfrescarsi le idee. Non poteva dire tutto alla sua famiglia, non ora. Tornò in cucina e si sedette al suo solito posto.

-Mark figliolo, raccontami qualcosa. Come stanno andando gli allenamenti?-

-Bene nonno, ho ultimato una nuova tecnica insieme ad Axel.-

-Bene, e di che si tratta?-

-Tornado di fuoco DD, due giocatori effettuano il tornado di fuoco assieme.-

-Mi sembra una tecnica formidabile.-

-Infatti lo è...-

-Voi due siete proprio uguali, per una volta potreste non parlare di calcio?- chiese sua madre

-S...si scusa mamma.-

-Spero solo che tua sorella non diventi come te.- disse guardando la piccola, lei girò la testa come segno di confusione.

-Il calcio ci va bene Mark, è solo che a volte è bello cambiare argomento.- intervenne il padre

- Si, hai ragione papà.-

-Si, avete ragione. Mark ha la passione per il calcio e abbiamo pochi argomenti di cui possiamo parlare. Ah si, dimmi Mark come sta Nelly?-

-Nelly? Sta bene, perchè me lo chiedi?-

-Beh, ho saputo che vi siete lasciati...-

Mark per poco non si strozzò con il cibo che stava ingoiando, come lo aveva saputo?

-C...come fai a saperlo?-

-Non sono così vecchio da non saper usare il telefono, mi ha chiamato per sapere come stavo e mi ha detto tutto.-

-Ah...- Mark rimase stupito

-Nelly è una brava ragazza, anche se fa un po' la altezzosa è un tesoro.- aggiunse sua madre

-Si...hai ragione...- 

-E dimmi, Mark, adesso?-

-Adesso cosa?-

-Non hai nessuna ragazza?-

Mark si stava chiedendo il perchè di quelle domande, non era tipico di suo nonno.

-No, perchè me lo chiedi?-

-Beh...per esserne sicuro.- Mark lo guardò confuso con un po' di preoccupazione, temeva che avesse visto qualcosa.

-Al parco, alla torre, ho visto delle cose che mi hanno fatto dubitare di ciò che stai dicendo.- i suoi genitori lo guardarono

-Ma che dici papà, Mark ha solo portato sua sorella al parco e Nathan lo ha accompagnato, c'era anche Axel con loro.-

-Nathan? Intendi quel ragazzo con i capelli azzurri?-

-Si, proprio lui.- confermò la madre

-Cosa c'è tra te e Nathan?- chiese

-T..tra me e ....Nathan?- rimase paralizzato, come aveva fatto? Come faceva a saperlo? Che li avesse visti? Non poteva saperlo o chiederlo perchè avrebbero dubitato di lui.

-Si figliolo.-

-N...niente nonno ma cosa vai a pensare.-

-Ne sei  proprio sicuro? Perchè i miei occhi, anche se vecchi, hanno visto ben altro.- I suoi genitori lo guardarono, lui rimase pietrificato. Cosa poteva fare? Respirò profondamente cercando di mantenere la calma, rimase in silenzio per un po'.

-Mark, devi dirci qualcosa?- chiese il padre

-Tesoro, cosa sucede?- chiese sua madre

-Eh va bene...- Mark si decise, si alzò in piedi e guardò i suoi genitori negli occhi.

-Mamma, papà, nonno, devo dirvi una cosa importante....-

.......

Mark e Nathan (Enkaze)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora