Dopo che Mark portò a sé Nathan, quest'ultimo gli poggiò le mani sui fianchi e Mark cinse le sue braccia al collo di Nathan. Si stavano ancora baciando, come se non ci fosse un domani, senza pensieri... Mark pensava "Ma...sta succedendo sul serio?" Credeva fosse solo un sogno "Se è un sogno, non voglio svegliarmi"
Nathan era un tipo diretto, lo sapeva ma non pensava fosse così diretto.
Nathan era confuso, non era sicuro di ciò che stava facendo ma una cosa la sapeva, era felice. Mentre baciava Mark aveva la pelle d'oca, gli occhi umidi e il cuore gli batteva all'impazzata. Però allo stesso tempo, si chiedeva se fosse giusto.
Mark cercò di portare Nathan con la schiena al muro, e ci riuscì.
A un certo punto, Nathan si staccò, abbassò lo sguardo e cercò di tenere Mark lontano. - Che ti succede?-
- Non...credo sia giusto.-
- Giusto cosa?-
- Insomma...questo...noi due.-
- Ma che dici, è normale. E poi hai preso tu l'iniziativa Nathan.-
- Si, lo so. Sono confuso e dovevo togliermi questo....non lo so. Non so spiegartelo.-
- Ma Nathan...-
Detto ciò Nathan si staccò e se ne andò. Con lo sguardo basso dall'imbarazzo, e tornò a casa.
Mark non capiva, perché comportarsi così? Perché baciarlo per poi andarsene negando tutto?
Mark non lo sapeva, tornò a casa a sguardo basso, ma per non far vedere che piangeva.
"Ma che mi succede" pensò Nathan sotto la doccia.
Si sentiva in colpa, per aver illuso Mark, per ciò che provava, per tutto.
"Non devo pensarci" e girò la manopola per l'acqua fredda. Forse un po'troppo.
Si asciugò e si sedette sul divano a guardare la tv, ma non riusciva a non pensare all'accaduto. Doveva parlarne con qualcuno, ma con chi? Lo avrebbero giudicato, non doveva essere della squadra.
Ma conosceva qualcuno, Miles.
Prese il telefono e lo chiamò.
- Pronto? -
- Hey Miles, sono Nathan.-
- Nathan! Come mai mi chiami a quest'ora? Non che mi dispiaccia eh -
- Hai qualcosa da fare domani?-
- Mmmh...domani avevo in mente di andare a correre. Come mai?-
- Non ho nulla da fare, posso unirmi a te?-
- Ma certo, spero di riuscire a starti dietro.-
- Grazie Miles, a domani.-
E chiuse la telefonata.
Mark era distrutto, sembrava tutto così bello, così tranquillo. Ma la verità è che non capiva Nathan, di cosa aveva paura? Cosa non era giusto?
Era in cima alla torre della città, andava li quando aveva bisogno di schiarirsi le idee.
- Mark!- Era Silvia che lo chiamava, ma lui non sentiva.
- Eccoti qua, che ci fai qui da solo?-
- Silvia, ciao.-
- Sono ore che ti cerco, dov'eri finito?-
- In giro.-
Silvia corrugò la fronte, sapeva che qualcosa non andava, sennò non sarebbe salito fin lassù.
Gli poggiò una mano sulla spalla e si avvicinò. - Che è successo?-
- Nathan...-
- Cosa? Avete litigato? -
- Non proprio...- doveva dire la situazione a Silvia? Era la sua migliore amica e non voleva nasconderle nulla.
- È complicato-
" Mmmh... Non è che..." Pensò Silvia.
- Oh...aspetta. Tu e Nathan...-
- Si -
- Oh cavolo...-
- Ora mi giudicherai vero?-
Iniziò ad accarezzargli o capelli dolcemente.
- Ma no, certo che no.-
Diceva sul serio, non avrebbe mai giudicato il sentimento di Mark per Nathan.
- Che è successo?-
- Nathan e io...ci siamo baciati... ha iniziato lui....e lui si è staccato. Ha detto che non era giusto.-
Silvia rimase di stucco, non per schifo, ma per stupore. Sentir dire da un ragazzo di aver baciato un ragazzo è strano, ma sapere che Nathan aveva preso l'iniziativa lo era ancora di più.
- Magari è solo un po'confuso.-
Disse mentre gli accarezzava i capelli.
- Sai com'è fatto.-
Lo sapeva, ma nonostante ciò stava male.
- Dai Mark, vedrai che si sistemerà tutto. Ora andiamo a casa.-
E così fece.
Il giorno dopo...
- Sei pronto?- disse Miles
- Come sempre.-
- Ok. 3...2...1...Via .-
I due scattarono sulla pista d'atletica, erano due filmini. Erano pari, spalla contro spalla, ma Nathan vinse.
- Di nuovo...sei velocissimo.-
- Non esagerare.-
E scompigliò i capelli di Miles con la mano.
- Ascolta Miles, ti dovrei parlare di una cosa. Ma promettimi di non giudicarmi.-
- Perché dovrei? Dai. -
- Cosa ne pensi di una relazione tra maschi.-
- Bhe è una cosa abbastanza normale, ma aspetta...-
Nathan sorrise
- Stai tranquillo, non c'entri.-
- Ah ok, comunque non è una cosa sbagliata. Si è strana, ma è una cosa normale. Ma perché?-
- Ti ricordi di Mark?-
- Certo.-
- Ecco... l'ho baciato.-
Miles sgranò gli occhi
- Sul serio? E com'è....insomma-
- È strano, ma mi è piaciuto-
- E Mark?-
- Bhe...anche a lui. Il problema è che l'ho fatto soffrire. Mi sono staccato pensando fosse sbagliato.-
- Ecco perché sei qui.-
- Esatto. -
- Te lo dico. Torna da lui, non è sbagliato e anche se lo pensi vedrai che cambierai idea.-
- Ne sei sicuro?-
- Al 100%. Non fai mai niente di avventato e se lo hai fatto vuol dire che ci hai pensato.-
- Oh Miles, grazie. Hai ragione.-
- Figurati, dai ora voglio provare a batterti.-
- Prova finché vuoi ma non ci riuscirai-
- Vuoi scommettere?-
Corsero per tutto il pomeriggio, senza mai stancarsi. Nathan continuava a pensare alla situazione con Mark, ma era tutto più chiaro. Sapeva cosa doveva fare.
Mark passeggiava in camera sua, avanti e indietro, avanti e indietro, pensando a Nathan. Cosa poteva fare?
Parlargli? No, era confuso e non capiva più nulla. Non aveva toccato cibo tutto il giorno, se non le polpette di riso che gli aveva portato Silvia.
Si sdraiò sul letto e infilò la testa sotto il cuscino provando a dormire.
In sottofondo sentì la voce di sua madre - Mark, hai visite -
"Silvia?" Pensò.
Sentì la porta della sua camera aprirsi, e sentì dei passi.
- Hey Mark...-
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Mark e Nathan (Enkaze)
Fiksi PenggemarMark e Nathan provano qualcosa l'uno per l'altro. Inizialmente sembra una cosa passeggera, ma improvvisamente tra i due scoppia l'amore. Ma prima di poter stare insieme dovranno superare molte difficoltà, tra dubbi, incomprensioni, dolori e impedime...