-è ora.- disse un uomo vestito di nero. Il ragazzo dai capelli azzurri si alzò dalla sua posizione, era in ginocchio davanti a una finestra colorata. Illuminato solo dalla luce del sole che entrava da esse immerse le mani in una ciotola di rame piena d'acqua per poi buttarsela in viso. Era fredda, ma gli tolse la sensazione di caldo. Alle orecchie portava degli orecchini verdi e viola. Aprì le braccia e lasciò che due uomini vestiti di nero gli infilassero una camicia di pura seta bianca. Percepì il tessuto sfiorargli la pelle e ciò gli diede una bella sensazione. Si abbottonò la camicia di seta per poi indossare un blazer rosso. Gli uomini vestiti di nero lo portarono in un'altra stanza ove in cima a una scalinata c'era una sedia intarsiata d'oro con dei cuscini rossi.
-Eccoti, hai completato il rito di purificazione?- chiese un uomo con una tunica nera, ul cappucio gli nascondeva il viso.
-Si.- rispose il giovane
-Bene, come sai devo avvertirti di alcune cose. Da questo momento perderai la tua identità, cambierai nome e seguirai esclusivamente i tuoi obbiettivi. Te la senti?-
-Si.-
-Ragazzo mio, io ti ho istruito per adempiere ai tuoi doveri come Grande Imperatore. Come sai il calcio è solo una questione di interessi.-
-Si, ricordo bene i suoi insegnamenti.-
-Bene. Adesso dimmi, cosa vuoi fare? Come mai proprio tu vuoi diventare Grande Imperatore?- il ragazzo non ci pensò a lungo, il suo obbiettivo era uno solo
-Io voglio dominare il calcio, lo voglio cambiare dalla radice.-
-Perfetto, adesso puoi sederti al tuo posto.-
Il ragazzo si alzò e si sedette sulla sedia in cima alla scalinata, non gli sembrò vero. Tutti quegli anni passati a studiare e finalmente poteva compiere i suoi obbiettivi. Era diventato Grande Imperatore, la persona con la carica massima del Quinto Settore. Tutti si sarebbero inchinati a lui. Non era più il ragazzo timido e sensibile che era una volta, era un adulto e avrebbe rinunciato alla sua identità. Ora lui era solo Anthon Twins.
Mark si svegliò di colpo sentendo dei lamenti provenienti dalla stanza di sua sorella, si precipitò in camera sua. Parlava nel sonno e si agitava, pensò che fosse uno dei suoi soliti incubi. Le accarezzò la fronte togliendole i capelli dal viso e le strinse la mano. Dopo qualche minuto si calmò e riprese a dormire tranquilla. Erano passati 10 anni e non era più una bambina, era cresciuta troppo in fretta per i suoi gusti. Tornò in camera sua cercando di dormire, ma rimanendo vigile. La mattina dopo, quando si alzò, vide sua sorella seduta al tavolo per fare colazione.
-Già sveglia sorellina?-
-Si, devo andare a scuola. Comunque buongiorno anche a te Mark.- lui le diede un bacio in testa e si sedette di fronte a lei
-Cosa hai sognato questa notte? Eri molto agitata.-
-Niente di che, i soliti incubi che non ricordo.- era comune che li avesse
-Eh va bene, questa sera vieni qui o torni da mamma e papà?-
-Non lo so, dopo chiamo la mamma e le parlo.- Mark e i suoi genitori si erano accordati: Alice sarebbe rimasta da Mark il weekend e qualche volta in settimana. Volevano mantenere il bel rapporto tra di loro.
-Oh cavolo si è fatto tardi, devo andare a scuola.- disse lei alzandosi
-Ci vediamo dopo, buona giornata.- i due fratelli di abbracciarono, poi lei uscì di casa dirigendosi a scuola. Non aveva scelto l'istituto Raimon, o almeno non la frequentava. Ottenne una borsa di studio per la prestigiosa Royal Academy e non potè rifiutare. Le dispiacque non frequentare la Raimon, ma l'insistenza di sua madre la fece cedere. Era riuscita a entrare nella squadra di calcio della Royal, con Jude Sharp come allenatore stava diventando imbattibile. Gli allenamenti erano duri e impegnativi, ma ne valeva la pena. Jude era l'allenatore principale della squadra, David Samford era il suo vice e Joseph King era l'allenatore dei portieri. Arrivata a scuola si diresse verso il suo armadietto. La Royal era prestigiosa e la squadra di calcio era temuta da molte scuole, ma quell'ambiente le metteva i brividi. Il soffitto era alto, come se fosse fatto apposta per dare la sensazione di inferiorità. A scuola c'erano poche ragazze, una o due per classe e lei era da sola. "Meglio così" pensò.
-Evans...- le disse un suo compagno
-Che c'è Rex?-
-Il comandante Sharp ti deve parlare.-
"Che vorrà Jude".
Si diresse verso l'ufficio di Jude e bussò alla porta.
-Avanti.- disse lui
-Comandante Sharp...- disse lei entrando
-Quante volte te lo devo dire, in privato puoi chiamarmi semplicemente Jude.- disse Jude in tono serio senza staccare lo sguardo dal computer. Nei suoi occhiali verdi di vedeva il riflesso dello schermo.
-Scusa, hai ragione. Come mai volevi parlarmi?-
-Siediti.- lei si sedette su una poltrona davanti alla scrivania di Jude
-Come prima cosa volevo dirti che ho intenzione di cambiare il capitano della squadra.-
-Cambiare? Per quale motivo? Rex mi sembra un buon capitano...-
-Si ma è una testa calda, penserò a chi dare la fascia. Anche se la decisione l'ho già presa. Come seconda cosa...- le porse una busta di colore rosso, c'era lo stampo del Quinto Settore
-Di che si tratta?-
-Il Grande Imperatore ti vuole vedere.-
-Per quale motivo?-
-Non ne ho idea, forse è per la prossima partita...-
-Intendi quella contro la Raimon?-
-Si e sai chi è l'allenatore.-
-Purtroppo si, non sarà facile.-
-Si è vero, ma so anche che saprai guidare la squadra a dovere.-
-Eh? In che senso?-
-Nel senso che tu sei il nuovo capitano della Royal Academy, l'avevo deciso dapprima di vedere le tue capacità in campo.- non ci credette, stava per diventare il capitano della Royal Academy. Era felice ma preoccupata allo stesso tempo.
-Ti ringrazio Jude ma, credi che sarò in grado?-
-Se non ci provi non puoi saperlo.-
-Si forse hai ragione Jude. Con permesso vorrei andare in classe.-
-Ma certo, ci vediamo ad allenamento.- lei si icnhinò come segno di rispetto nei confronti del suo allenatore. Jude parlava sul serio? Era lei il nuovo caitano della Royal? Trattenne la gioia mentre tornava in classe, come mai il Grande Imperatore voleva vederla? Era spaventata ma cercò di mantenere la calma.
Mark arrivò al posto di lavoro come allenatore della Raimon, la squadra che aveva sempre desiderato di allenare. I ragazzi dovevano arrivare e iniziò a visionare i filmati delle partite precedenti, tutto andava bene. Molti dei suoi ragazzi non volevano ribellarsi contro il Quinto Settore, ma altri erano d'accordo con lui. A breve ci sarebbe stata la partita contro la Royal Academy, una squadra temibile forse anche di più della squadra che era ai tempi di Ray Dark. Un motivo per cui era così temibile era l'allenatore, il suo vecchio amico Jude Sharp. Sua sorella era entrata alla Royal Academy grazie a una borsa di studio e non potè fermarla. Con gli allenamenti di Jude stava diventando una vera e propria macchina da guerra in campo. Mark si fece cupo nel vedere le immagini del Grande Imperatore, venne travolto da un senso di nostalgia e da una sensazione di vuoto come se gli mancasse qualcosa.
"Nathan, che ti è successo..." pensò.
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Mark e Nathan (Enkaze)
FanfictionMark e Nathan provano qualcosa l'uno per l'altro. Inizialmente sembra una cosa passeggera, ma improvvisamente tra i due scoppia l'amore. Ma prima di poter stare insieme dovranno superare molte difficoltà, tra dubbi, incomprensioni, dolori e impedime...