Capitolo 6: Rivali ieri, rivali oggi

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Il giorno della partita contro la Royal Academy era vicino, entrambe le squadre si allenavano senza sosta. Entrambe volevano vincere. Alla Royal tutti i giocatori si davano da fare, ma Jude volle convocare Alice prima di iniziare gli allenamenti. Era seduto alla scrivania, quella scrivania che una volta apparteneva al suo comandante: Ray Dark. Colui che aveva guidato la Royal Academy per 40 anni e che la fece vincere sempre. Jude temeva una cosa, temeva di ripetere gli stessi errori di Dark e non voleva. Lui era stato allenato da Dark, aveva assimilato i suoi insegnamenti e li aveva messi in pratica, ma non era come lui. Non voleva. Ma si accorse che, molte cose che stava facendo, erano le stesse di Dark.

-Non sono come lui...ma lo sto diventando.- disse sottovoce. Sentì la porta aprirsi

-Eccomi Jude, come mai mi hai chiamata?- chiese Alice entrando, era già pronta per gli allenamenti.

-Ho bisogno di parlarti...- disse Jude

-Ma certo.- Alice si piazzò al centro della stanza con posa da militare, pensava che Jude le avrebbe parlato della partita contro la Raimon.

-Cosa ne pensi del mio ruolo di allenatore?-

-Eh? Jude ma....sei serio?- cosa era preso a Jude? Che domanda era? Sapeva cosa pensava di lui

-Si Alice, rispondi con sincerità.-

-Sei un grande allenatore Jude, credo il migliore. E sia la prima sia la seconda squadra confermano. Ma che ti prende?-

-Io sto diventando come lui...-

-Come chi? Non vorrai dire che stai diventando come Dark vero?-

-è la mia paura. Ho ricevuto degli insegnamenti da lui e li sto mettendo in pratica, sto cercando di essere diverso. Ma temo che non sia possibile.- Jude temeva di essere come Dark

-Jude...-

-Non voglio ripetere i suoi stessi errori con voi, ma soprattutto non voglio commettere i suoi errori con te. Tu stai diventando ciò che io ero per Dark, io ero il suo capolavoro. Tu sei il mio capolavoro. Ma tutto ciò....mi terrorizza.- disse Jude tenendo lo sguardo basso. Jude aveva paura, era raro vederlo così. Di solito nascondeva le sue preoccupazioni, non ne parlava nemmeno con David o Joe.

-Jude, non dire così. Tu sei un grande allenatore e sono certa che tu non sia come Dark. Anche se sto diventando il tuo capolavoro non importa, ne sono più che onorata. So che non ripeterai gli stessi errori di Dark perchè tu non sei come lui, tu sei meglio di lui.-  Jude si tolse gli occhiali da sole, cosa che non aveva mai fatto. Per la seconda volta, Alice vide gli occhi di Jude. Posò gli occhiali  sulla scrivania, aprì un cassetto e prese qualcosa. Si alzò in piedi e si piazzò davanti a lei.

-Tieni, un piccolo prestito. Voglio vedere come ti sta.- disse con il sorriso porgendole un qualcosa di stoffa. Jude lo aprì...era il suo mantello. Quel mantello rosso con cui aveva guidato la Royal Academy prima di unirsi alla Raimon e che aveva usato anche nella Inazuma. Lo posò sulle spalle di Alice, a cui tremavano le gambe. Le stava alla perfezione, gli sembrò di vedere lui da ragazzo.

-Ma Jude...che significa?- disse lei guardando negli occhi il suo allenatore mentre le allacciava il mantello.

-Stai diventando il mio capolavoro giusto? Allora ti serve un marchio di fabbrica, e penso che questo sia quello giusto. Ovviamente quando giocherai in porta non lo potrai usare, è troppo scomodo.-

-Jude io....ti ringazio.- Jude si lasciò abbracciare, anche se solitamente avrebbe tenuto un po' più di formalità, decise di fare uno strappo alla regola. La conosceva da quando era solo una bambina, con lui si sentiva protetta.

Mark e Nathan (Enkaze)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora