Capitolo 9: il sogno

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Dopo che Mark finì a terra privo di sensi tutti corsero verso di lui preoccupati, non si muoveva e non dava accenni.  La più spaventata era sua sorella, che gli corse incontro e piangeva per la paura. Provava a scuoterlo e a parlargli.

-Fratellone, dai svegliati. Fratellone...- 

-Ragazze, prendetela e portatela lontano da qui, io chiamo un medico.- disse Jude preoccupato e corse a cercare aiuto.

-Dai vieni qui tesoro- disse Celia afferrando la bambina, ma lei non voleva andarsene, non voleva lasciare suo fratello. Afferrò la maglia del fratello provando a fare resistenza, ma non era abbastanza forte. Celia la prese in braccio e iniziò a coccolarla accarezzandole i capelli. Silvia le sussurrava parole dolci. Alice piangeva sulla spalla di Celia, non riuscivano a calmarla.

Nathan si era sbiancato,  andò verso Mark e provò a scuoterlo parlandogli.

-Mark, hey mi senti? Mark sono Nathan.- nessuna risposta

-Jude, dov'è il medico?- urlò Axel

-Sta arrivando un'ambulanza, ho avvertito l'allenatore Travis e Mister Hillman.-

-Bene, Kevin andiamo dal cancello ad aspettare l'ambulanza. Ragazze, portate Alice lontano da qui.- Axel si avvicinò alla bambina, piangeva e aveva il fiato affannoso. 

-Hey, stai tranquilla. Mark starà bene, i medici stanno arrivando.-

La piccola disse qualcosa, ma nessuno riuscì a capire. Si nascondeva il viso nella felpa di Celia che provava a calmarla. Nathan era ancora dal corpo di Mark, cercava invano di trattenere le lacrime, era molto preoccupato per Mark. Gli aveva stretto la mano fino all'arrivo dell'ambulanza e, malgrado non volesse lasciarla, dovette farlo. I medici caricarono Mark con la barella e partirono di corsa.

Un'ora dopo erano tutti in ospedale, aspettando notizie da parte dei medici. Travis e Hillman erano davanti alla stanza dove stava Mark, gli altri erano in una sala d'aspetto. Alice si era addormentata in braccio a Celia, per fortuna si era calmata. Celia continuava ad accarezzarle i capelli e a coccolarla, sapeva che i due fratelli avevano un forte legame. Anche se, spesso sembrava che Mark non tenesse molto alla sorella, in realtà, era diverso. Le voleva molto bene e avrebbe fatto qualunque cosa per lei, si capiva soprattutto quando provavano a giocare a calcio insieme.

intanto Nathan era assorto nei suoi pensieri, pensava a Mark. Era molto preoccupato, Mark avrebbe avuto ripercussioni ? Sperava di no, si sentiva anche responsabile per la sua sorellina. La guardò, stava dormendo in braccio a Celia quando iniziò ad agitarsi- Magari stava solo sognando, Celia la strinse a se cercando di tranquillizzarla sussurrandole:

-Hey tranquilla, è solo un sogno.- ma non si calmava.

E così non fosse? Gli incubi erano normali, ma non così agitati. Si ricordò che i suoi incubi erano fondati, poteva succedere qualcosa di brutto. Ma cosa? Nathan scosse la testa e scacciò via quei pensieri, cercava di rimanere tranquillo per evitare che qualcuno si facesse domande.  L'allenatore Travis e Hillman entrarono, tutti si alzarono in piedi e iniziarono a fare domande, Celia e Silvia rimasero sedute. 

-Mark sta bene, secondo i medici, non è nulla di grave.-

Per ora? In che senso per ora? Pensò Nathan....

- Ma mister, in che senso per ora?-  chiese Jude

- Ancora non possono dircelo...-

-Travis, dica la verità.- disse Hillman con tono serio

Travis fece un respiro profondo e poi iniziò a parlare.

-Ragazzi ascoltatemi bene, Mark non è in pericolo di vita, ma la sua memoria si. Quando è caduto a terra la sua testa ha subito un grande trauma che ha coinvolto l'area del cervello destinata alla memoria. Non sono sicuri che la perda, ma per qualche giorno potrebbe fare fatica a ricordarsi le cose. -

Mark e Nathan (Enkaze)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora